Un mese fa ha giurato, al Dipartimento di Polizia di Bellaire, in Texas, come nuovo agente onorario, aggiungendo anche quella città alle centinaia in cui è stato insignito di questo stesso titolo. Ora Devarjaye 'dj' Daniel, però, può contare anche di un riconoscimento estero: il cancro allo stadio terminale, infatti, non ha impedito al 12enne americano di venire in Italia ed essere ospite dell'Arma dei Carabinieri nel nostro Paese.
Dopo aver ricevuto la tessera di socio ad honorem dal presidente dell'associazione nazionale Carabinieri, Libero Lo Sardo, il ragazzo, diventato ormai una piccola star per la caparbietà con cui affronta la malattia non rinunciando a inseguire i suoi sogni, ha visitato le scuderie del quarto reggimento carabinieri a cavallo. Successivamente ha avuto modo di osservare da vicino gli equipaggiamenti e i mezzi militari dell'ottavo reggimento carabinieri Lazio, per poi recarsi in visita al Raggruppamento investigazioni scientifiche dove ha ricevuto il diploma di investigatore scientifico.
Negli Usa Daniel ha prestato giuramento in più di 800 agenzie di polizia in tutto il Paese, ma il suo obiettivo è arrivare a 1.000 per entrare nel Guinness dei primati. Dopo aver vissuto in prima persona l’uragano Harvey nel 2017, l’adolescente è stato ispirato dalle forze dell'ordine che hanno accolto a braccia aperte e sostenuto in ogni momento coloro che erano stati colpiti dal ciclone.
A Devarjaye 'dj' Daniel è stato diagnosticato un tumore al cervello al terzo stadio quando aveva appena 6 anni. Pur piccolissimo, il bambino non ha perso tempo e, con l’aiuto dei suoi genitori, ha iniziato a percorrere in lungo e in largo il Paese, cercando di realizzare il suo desiderio di giurare come agente di polizia in tutti gli Stati Uniti. “È sempre stato un sogno da quando avevo sei anni e mezzo. E, ad essere sincero, ogni volta che giuro mi fa sentire benissimo – ha raccontato dopo la cerimonia a Bossier City a fine maggio –. Durante il mio undicesimo intervento al cervello, mi sono svegliato su una nuvola. Dio mi ha detto che sono uno dei suoi angeli e che sto facendo il suo lavoro”. Il 12enne spiega che continuerà a viaggiare per il Paese per raggiungere il suo obiettivo personale.