Conor McGregor accusato aggressione sessuale a Miami. Chi è il lottatore di Mma

Star televisiva e social delle arti marziali miste, l’irlandese è stato citato in giudizio alla corte federale Usa da una donna che dice di essere stata sua vittima in occasione di una partita di Nba in Florida nel 2023

di Redazione Luce!
16 gennaio 2025
Conor McGregor (Instagram)

Conor McGregor (Instagram)

Conor McGregor, star irlandese di arti marziali miste (Mma), è stato citato in giudizio da una  donna, che lo accusa di averla aggredita sessualmente a Miami nel giugno 2023 durante una partita dell'Nba, davanti alla corte civile federale degli Stati Uniti.

Inizialmente il caso era stato gestito dall'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Miami-Dade, che comprende l'area metropolitana della Florida: alla fine si era deciso di non procedere contro il 36enne McGregor, perché le prove erano insufficienti per l’incriminazione. Dopo questa decisione “la procedura civile è l'unica via legale in questo caso”, ha spiegato l'avvocato della presunta vittima James Dunn.

I fatti e la nuova citazione in giudizio 

Nell'atto di citazione a giudizio, depositato martedì 14 gennaio 2025, la donna accusa l'atleta,  di averla aggredita sessualmente in un bagno del Kaseya Center, lo stadio della squadra di basket professionistica dei Miami Heat. “Dopo un'indagine approfondita, all'epoca, il pubblico ministero concluse che non c'erano prove sufficienti” per perseguire il campione di arti marziali –  non nuovo a controversie legali fuori dal ring –, ha ricordato l'avvocato della star irlandese Barbara Llanes. “Quasi due anni dopo, e dopo tre avvocati, il querelante ha una nuova versione falsa”, ha sostenuto la legale. “Siamo fiduciosi che anche questa azione verrà respinta".

La presunta vittima, che aveva inizialmente sporto denuncia due giorni dopo i presunti eventi, ha anche citato in giudizio il gestore del Kaseya Center, accusandolo di negligenza.

Chi è Conor McGregor

Conor McGregor, nato a Dublino nel 1988, è uno dei nomi più importanti della lega professionistica di Mma, l'Ultimate Fighting Championship (Ufc). Da giovane si interessa prima al calcio, passione che non lo ha mai abbandonato e in cui tuttora ogni tanto si cimenta, e successivamente agli sport da combattimento, spinto dal bisogno di trovare metodi di difea personali. A sedici anni incomincia a lavorare come idraulico, impiego che lascia poco dopo per cercare di intraprendere una carriera professionistica nelle MMA.

Tifoso del Celtic e del Manchester United, dichiaratamente cattolico ma allo stesso tempo favorevole al matrimonio egualitario tra persone dello stesso sesso, ha quattro figli avuti con la storica compagna, Dee Devlin. Atleta di arti marziali miste e pugile irlandese, combatte per la federazione statunitense, nella quale è stato campione dei pesi leggeri e dei pesi piuma, e in precedenza è stato campione in entrambe le categorie anche nell'organizzazione britannica Cage Warriors. Nel 2020, secondo la rivista Forbes, è stato l'atleta professionista con i guadagni più alti, con 180 milioni di dollari. 

Sulla sua vita e la sua carriera sono stati girati due documentari: il primo nel 2017, Conor McGregor: Notorious, ripercorre la sua ascesa nelle arti marziali miste fino all'incontro di boxe con Floyd Mayweather; il secondo documentario uscito su Netflix nel 2023, in quattro episodi, intitolato McGregor Forever, che ripercorre invece la vita dell'irlandese dalla sconfitta con Khabib Nurmagomedov fino all'infortunio alla caviglia rimediato nel terzo incontro con Dustin Poirier. Il 36enne compare anche nel film di Doug Liman “Road House” (2024).

Problemi con la legge 

McGregor è noto anche per numerosi episodi e comportamenti controversi, che spesso gli hanno procurato problemi con la legge. Tra aggressioni sul ring e nei locali (compresa quella del 2017 in un pub di Dublino ai danni di un uomo legato al potente trafficante Graham Whelan, per la quale il lottatore avrebbe dovuto pagare alla mafia irlandese circa 900mila euro per risolvere la faccenda), arresti e accuse di violenza sessuale (nel 2020 e poi nel novembre 2024 condannato a risarcire di 248.603 euro una donna di 35 anni che lo aveva citato in giudizio per averla "brutalmente violentata e picchiata"), McGregor è noto al pubblico italiano anche per la denuncia di Francesco Facchinetti nel 2021. Il cantante italiano, a ottobre di quell’anno, sul suo profilo Instagram ha dichiarato di essere stato aggredito a Roma all'hotel St Regis senza motivo con un pugno al volto dall’irlandese mentre era in compagnia della moglie e stavano tutti conversando tranquillamente.