Disturbi alimentari, parte una raccolta fondi per combattere questa "pandemia silenziosa"

E se, dopo la decisione del Governo di azzerare i fondi contro i Dca, il presidente Niccolai ha parlato di schiaffo verso le persone affette da questi problemi, la dottoressa Franco ha lanciato una vera e propria petizione

di EDOARDO MARTINI
12 gennaio 2024
Dopo la decisione del governo di azzerare i fondi per la lotta ai disturbi alimentari, molti hanno fatto sentire la propria voce come forma di protesta (Instagram)

Dopo la decisione del governo di azzerare i fondi per la lotta ai disturbi alimentari, molti hanno fatto sentire la propria voce come forma di protesta (Instagram)

E così dopo che i vip e le tante associazioni hanno voluto dire la loro in merito alla decisione del governo, guidato da Giorgia Meloni, di non rinnovare lo stanziamento dei 25mila euro per il biennio 2024/2025 per la lotta ai disturbi alimentari, anche molti altri vicini all'argomento hanno voluto far sentire la propria voce.
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Il consigliere regionale Pd e presidente della commissione Aree interne, Marco Niccolai (Instagram)

La richiesta del politico

In primis il consigliere regionale Pd e presidente della commissione Aree interne, Marco Niccolai, che si è mosso subito con una richiesta: "La giunta regionale si attivi nei confronti del Governo affinché si proceda celermente allo stanziamento delle risorse costituenti il Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (DNA) previsti dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234. Quest'ultime non rinnovate dalla recente manovra di bilancio servono per garantire un'adeguata assistenza alle persone con DNA, sia in termini di efficacia clinica che organizzativa". Proprio su questo tema, l'uomo ha presentato una mozione, sottoscritta anche dal presidente della commissione Sanità, Enrico Sostegni e dalla consigliera Elena Rosignoli, che sarà all'ordine del giorno nella prossima seduta d'aula. Poi ha proseguito: "Nella scorsa legislatura con la legge finanziaria del 2021, il Parlamento aveva istituito un Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione con dotazione pari a 25 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023. Una misura che l'attuale maggioranza di governo ha deciso di non prevedere per i prossimi anni, privando di fatto le famiglie e gli ammalati di risorse grazie alle quali sono stati coinvolti professionisti specializzati dedicati tra i quali psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, infermieri, dietisti e nutrizionisti. Tutto ciò potrebbe produrre effetti negativi in termini di tempestività della diagnosi e della presa in carico dei pazienti affetti da patologie correlate ai disturbi alimentari, comportando conseguentemente un potenziale aggravamento di tali patologie e il rischio di un aumento dei tassi di mortalità".

"Azzerare i fondi è uno schiaffo verso le persone che soffrono di questi problemi"

E continua: "Due anni fa il Consiglio regionale, su nostra proposta, approvò una risoluzione che ha impegnato la giunta toscana, per quanto di propria competenza, a porre in essere politiche regionali volte a garantire ai soggetti con DCA precocità di diagnosi, omogeneità di presa in carico sul territorio regionale. Ma anche continuità assistenziale, equità di accesso, appropriatezza e qualità delle cure nell'ambito di una rete integrata che operi secondo un modello multidimensionale e multiprofessionale". Infine ha concluso: "Sono tutte cose importanti per centinaia di persone in Toscana che, senza il fondo nazionale, risulteranno più difficili da attuare. Nella passata legislatura la nostra parlamentare Caterina Bini si è molto impegnata per l'istituzione di questo fondo, proprio perché nel nostro territorio abbiamo varie realtà che svolgono un'importante azione di supporto ai crescenti bisogni dei giovani e delle loro famiglie. Azzerare questo fondo è uno schiaffo verso queste persone. Per questo spero che il governo di ci ripensi e decida di ripristinare le risorse nazionali".
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"Facciamo sentire le nostre voci, firmate questa petizione!", l'appello della dottoressa Franco (Instagram)

La petizione lanciata dalla dottoressa Franco

Ma la richiesta per reperire i fondi è arrivata anche da Joara Franco, psicologa psicoterapeuta, che oltre a lanciare una petizione, ha messo in evidenza i rischi di questa "pandemia silenziosa": "Ogni giorno incontro adulti e ragazzi in difficoltà con il cibo e li aiuto a stare meglio. La loro lotta è anche la mia, la loro lotta è anche la vostra! Sono i nostri figli, i nostri vicini di casa, i nostri amici. I disturbi alimentari purtroppo sono una pandemia silenziosa che colpisce milioni di persone. Secondo un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 1 persona su 20 soffre di un disturbo alimentare nel corso della vita. Questi numeri sono allarmanti. Poi conclude: "E' necessario incrementare i fondi per prevenire e curare questi problemi perché di DCA si muore! Il tasso di mortalità per chi soffre dei Disturbi del Comportamento Alimentare è tra le più alte tra tutte le malattie mentali secondo uno studio pubblicato sul "Journal of Psychiatric Research". Chiediamo quindi un maggiore impegno da parte delle istituzioni nell'assegnazione dei fondi per combattere questa pandemia silenziosa ma devastante. Facciamo sentire le nostre voci, firmate questa petizione!" Questo il link per firmare la petizione:
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L'anoressia è uno dei fenomeni di Dca più frequente (Instagram)

Quali sono i disturbi alimentari

Stiamo parlando di bulimia, anoressia, binge eating, disturbo di ruminazione, alimentazione incontrollata, disturbo della nutrizione o dell'alimentazione con specificazione, disturbo della nutrizione o dell'alimentazione senza specificazione. Stiamo parlando di cose serie. Senza una diagnosi tempestiva e senza un adeguato trattamento disturbi come quelli elencati poco sopra possono degenerare fino a diventare anche letali.