Molestie sul lavoro, l’Umbria è seconda in Italia. E fuori le subisce più di una donna su 10

Dai dati Istat resi noti dalla Camera di Commercio emerge che nella Regione sono 33mila le vittime di almeno un’aggressione nella loro vita lavorativa

di Redazione Luce!
23 novembre 2024
Molestie sul lavoro

Molestie sul lavoro

Perugia, 23 novembre 2024 - In Umbria 33mila donne, tra i 15 e 70 anni, hanno subito almeno una molestia sul posto di lavoro durante la loro vita. Dati che mettono la Regione – recentemente al voto con il passaggio di testimone da Donatella Tesei a Stefania Proietti – al secondo posto nella classifica italiana.  

E primeggia a livello nazionale per quanto riguarda le molestie fuori dal posto di lavoro, con il 10,5% (circa 13 mila donne). Insomma oltre una donna su 10, in Umbria, subisce aggressioni fuori dal posto di lavoro. A presentare i dati è la Camera di Commercio in base al rapporto dell'Istat a livello nazionale e regionale.

Spesso parlando di violenza di genere, argomento caldo di questi giorni visto l’avvicinarsi della Giornata internazionale del 25 novembre, si fa riferimento agli abusi, agli stupri, ai femminicidi che avvengono in ambito domestico e familiare. Ma non dimentichiamoci che le donne hanno anche una vita al di fuori della casa, del compito di cura dei figli e della casa che troppo spesso viene loro ancora riconosciuto esclusivamente o quasi. Spostando l’attenzione all’ambito lavorativo, però, le cose non vanno certo meglio, come visto: anche in ufficio o in qualsiasi posto si svolga la loro occupazione, le lavoratrici sono molestate, sintomo di una cultura della violenza pervasiva di ogni ambiente sociale.  

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Le molestie sul lavoro in Italia e in Umbria

Secondo il report dell’Istat in Italia sono 1,8 milioni le donne tra 15 e 70 anni che hanno subito almeno una molestia sul lavoro nel corso della vita, mentre gli uomini sono stati 422 mila, per un totale di 2,322 milioni di persone. Per quanto riguarda l'Umbria, l’Istituto nell'ultima rilevazione non riporta, cosa che invece aveva fatto nella rilevazione precedente, la percentuale a livello di regioni di donne molestate negli ultimi tre anni. Comunque, secondo la Camera di commercio è presumibile che la situazione sia migliorata notevolmente rispetto al 14,7% dei tre anni precedenti (la rilevazione 2015-2016).

Ma resta comunque grave e l’impegno non deve venire meno fino a quando il fenomeno non verrà estirpato completamente.  

Riguardo alle molestie verbali, a livello nazionale le hanno subite 1,63 milioni di donne tra 15 e 70. Ma anche su questo fronte la situazione è in netto miglioramento. La stima per l’Umbria parla in questo caso di circa 15mila donne che le hanno subite nei tre anni precedenti il biennio 2022-2023, in netto miglioramento rispetto oltre 24mila del biennio precedente l'indagine 2015-2016. Le offese (sguardi inappropriati che mettono a disagio, la proposta di immagini o foto dal contenuto esplicitamente sessuale che offendono, umiliano o intimidiscono, scherzi osceni di natura sessuale o commenti offensivi sul corpo o sulla vita privata, avances inappropriate, umilianti oppure offensive sui social, o messaggi sessualmente espliciti e inappropriati), sono le forme maggioritarie di molestie sul posto di lavoro.

Mencaroni: “Prosegue la sensibilizzazione”

"I​​​​​​l fenomeno delle molestie – di qualsiasi tipo esse siano – contro le donne sul posto di lavoro purtroppo vede l'Umbria non posizionata bene a livello nazionale nel rapporto dell'Istat, con cifre più alte della media, anche se si evidenzia un netto miglioramento della situazione, in Italia come anche nella nostra regione", evidenzia il presidente della Camera di commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroni. “Vorrei centrare l'attenzione proprio su questo miglioramento, che dimostra come l'azione di sensibilizzazione tra le imprese e i lavoratori portata avanti dalle forze economiche e sociali, tra cui la Camera di Commercio dell'Umbria, sia stata e sia molto utile”, aggiunge. E ricorda che “L'ente camerale è impegnato nella battaglia di sensibilizzazione contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, che si vince con la formazione di imprenditori e lavoratori, su cui siamo molto attivi. Si tratta di un tema che ci sta a cuore, come emerso anche pochi giorni fa con il Laboratorio 'Parole oltre… gli stereotipi e la discriminazione', che abbiamo organizzato in collaborazione con il comitato per l'imprenditoria femminile e il comitato unico di garanzia”.