Er Brasiliano, la fidanzata: “Non ho subito violenza”. Minnocci bullizzato in carcere

La 21enne che ha denunciato Massimiliano Minnocci, finito in carcere qualche giorno fa per lesioni aggravate, ritratta ai microfoni de La Zanzara e dice di essere stata costretta a deporre contro di lui dai genitori. “Il braccio me lo sono rotto cadendo dalle scale”

di Redazione Luce!
11 dicembre 2024
Massimiliano Minnocci, in arte Er Brasiliano

Massimiliano Minnocci, in arte Er Brasiliano

Non ho subito alcuna violenza da Massimiliano Minnocci e non mi ha colpito con un bastone” ma “Eravamo solo alterati da alcol e sostanze stupefacenti”. E ancora: “Il braccio rotto? Sono caduta dalle scale due volte…”. 

Sono le frasi che pronuncia ai microfoni de La Zanzara, su Radio24, la compagna 21enne di Minnocci, ritrattando le accuse mosse e la denuncia contro “Er Brasiliano”, nome con cui è meglio conosciuto l’influencer e imprenditore romano, 45 anni, finito in carcere per la presunt aggressione nei suoi confronti. Una smentita clamorosa, visti i segni sul corpo di quella violenza: l’uomo l’avrebbe colpita con un bastone, arrivando a romperle il braccio destro. Ma Eva Luna nega quell’aggressione e si becca una denuncia per calunnia. 

Il passo indietro della compagna del “Brasiliano”

Per paura di una ritorsione? Perché ci crede davvero? Perché non riesce ad uscire dal loop dei sensi di colpa? Non conosciamo i motivi di queste affermazioni, ma conosciamo la decisione del Gip di Roma che ha disposto la custodia cautelare in carcere del “Brasiliano” perché il rischio di una recidiva è concreto. Eppure lei, Eva Luna, ritratta tutto e anzi punta il dito contro i familiari che l’avrebbero costretta a denunciare. “I miei genitori? Mi hanno costretto a firmare la deposizione contro Massimiliano…voglio che torni a stare con me”.

La 21enne rompe il silenzio dopo i recenti fatti che hanno portato all’arresto qualche giorno fa di Minnocci, in arte “Il Brasiliano”, rinchiuso in carcere al Regina Coeli: “Stiamo da insieme da circa 6 mesi e conviviamo da qualche settimana. Non mi ha colpito con alcun bastone, eravamo solo alterati a causa di alcol e sostanze stupefacenti. Il braccio me lo sono rotto cadendo dalle scale entrambe le volte sia il 30 ottobre, sia in quello del 23 novembre. Non conoscevo bene casa sua e sono inciampata, può capitare”, racconta.

Parole che somigliano però a tante altre già sentite milioni di volte, per giustificare le violenze, per nascondere gli abusi subiti tra le mura di casa. “Massimiliano non mi ha mai picchiato – insiste però Eva Luna – spesso litighiamo quando stiamo alterati e a quel punto possono insorgere delle paranoie, ansie o paure magari legate al fatto che io possa stare con un altro o che gli nasconda qualcosa e finiamo per discutere. In un caso lui ha inviato a mia nonna in video porno che avevamo girato con il mio consenso, avevamo litigato ma lo capisco".

Le accuse ritrattate e la denuncia per calunnia 

La giovane parla poi di chi l’avrebbe costretta a sporgere denuncia: “Mio padre ha da subito accusato il Brasiliano di avermi picchiato e lo ha detto alla polizia. Sono stata praticamente obbligata a firmare la deposizione, ci sono le riprese in cui i miei familiari mi strattonano fuori dal commissariato per andare a firmare quella deposizione”. E quindi: “Ho parlato con il magistrato e ho ritrattato le accuse con la conseguenza che mi hanno dato una denuncia per calunnia ma la verità è quella che dico io. I miei genitori hanno smosso tutto quanto ma io non voglio denunciare Massimiliano né per il video porno né per le percosse con il bastone. I segni e i lividi sul mio corpo ci sono a causa della caduta dalle scale dove ho anche sbattuto sul sopracciglio”.

Il video porno alla nonna e il bullismo in carcere 

Torna poi sulla storia del video porno inviato alla nonna: “Lo abbiamo girato con il mio consenso, poi Massimiliano lo ha mandato a mia nonna perché stava incazzato con me”. Poi conclude: “Voglio Massimiliano libero, voglio che ritorni da me, sto solo aspettando che esca. I legali dicono che ci dovrebbe essere un’udienza tra pochi giorni per capire se esce. In carcere lo bullizzano – racconta  dispiaciuta (ma è difficile crederle) – gli fanno i cori e gli danno fastidio perché entrare in carcere con un’accusa di violenza sulle donne non è il massimo. Ai miei genitori - conclude Eva Luna – dico di lasciarmi perdere, voglio continuare a stare con Massimiliano. Ora sono in cura da uno psicologo per via della mia dipendenza affettiva, anche Massimiliano avrebbe dovuto cominciare un percorso per sistemarsi insieme ma lo hanno arrestato”.