Er Brasiliano, Michelle Comi: “La droga cambia le persone”. Ma è così semplice?

La onlyfanser ha risposto su Instagram a chi le chiedeva se fosse lei la fidanzata di Massimiliano Minnotti: “Con me rispettoso, ma ha sbagliato”. I genitori della vittima: “Non riesce ad ammettere che le ha fatto del male, avevamo paura potesse ucciderla”

di Redazione Luce!
6 dicembre 2024
Er Brasiliano e Michelle Comi

Er Brasiliano e Michelle Comi

“Non sono io la ragazza del ‘Brasiliano’”. Michelle Comi, 29enne influencer e onlyfanser da migliaia di followers (quasi 500mila su Instagram) risponde a un domanda che le è stata posta nella box aperta sulle sue storie giovedì 5 dicembre, in cui un suo fan le chiedeva se fosse lei la fidanzata di Massimiliano Minnotti, nome d’arte “Er Brasiliano”, imprenditore e influencer romano, arrestato per violenza sulla compagna, a cui ha rotto un braccio con un bastone mentre era sotto effetto di alcol e droga.

L’arresto del “Brasiliano”, Michelle Comi: “Con me rispettoso”

La Gip ha disposto per il 45enne la custodia cautelare in carcere, dopo aver raccolto la denuncia della ragazza, che ha più di 20 anni meno di lui. In passato l’uomo era stato legato anche alla stessa Comi, come testimoniano scatti e video pubblicati sui social, e da qui la domanda all’influencer, visto che per questioni di sicurezza non è stata resa nota l’identità della vittima. 

La 29enne ha deciso di creare un reel per rispondere, essendo in molti ad averle fatto quella richiesta. “Me lo state chiedendo tutti: non sono io. Io e Massimiliano ci siamo frequentati per un brevissimo periodo, barra conosciuti, e anche in maniera lavorativa e per quanto mi riguarda nei miei confronti è sempre stato super rispettoso e non si è mai permesso di fare nulla del genere”, dice Michelle Comi. 

“L’uso di sostanze trasforma le persone”

Che poi continua affermando decisa che il Brasiliano “ha sbagliato, ha fatto una ca**ata imperdonabile e quindi è giusto che paghi”, ma lei è comunque dispiaciuta perché sostiene di aver conosciuto un lato di Minnotti molto buono e non si sarebbe mai aspettata certi comportamenti nei confronti di una donna. A questo punto avanza la sua tesi: “Purtroppo sappiamo che le sostanze possono cambiare le persone radicalmente, quindi ragazzi state veramente lontani da questa m*rda”.

Le botte, gli insulti, l’aggressione alla compagna, sono colpa della cocaina quindi. È stata la cocaina a far diventare il 45enne violento? Secondo Comi sì.“Perché anche la persona più buona” – e non è certo il caso del Brasiliano che “non è uno stinco di santo” ammette – se usa sostanze stupefacenti “si può veramente trasformare”. 

Ora, è indubbio che l’uso di droghe alteri la mente delle persone, ne condizioni le azioni e i pensieri. Ma che questo giustifichi una violenza così brutale e che, sappiamo dalle testimonianze e dalle carte in mano agli inquirenti, ripetuta nel tempo fino alla denuncia, quello permetteteci di dubitarne. Massimiliano Minotti è una persona violenta, che non ha rispetto per le donne (in generale per chi non la pensa come lui, visti i trascorsi, ma quella è un’altra storia).

Non è stato un caso isolato, non è stata la droga a trasformarlo all’improvviso. Per quanto magari Michelle Comi non abbia mai subito aggressioni, se anche con lei fosse stato il migliore dei fidanzati, questo non cambia il suo essere violento.

Una relazione tossica e il rischio recidiva

Nelle pagine del Messaggero, che ricostruisce il preambolo della notizia dell’arresto, emerge il vero carattere dell’uomo, la sua gelosia morbosa, la paura che incuteva alla compagna costretta anche a confessare tradimenti inesistenti pur di evitare il peggio. Che significa evitare di essere ammazzata, come invece minacciava “Er Brasiliano”. Arrivato persino a rivelarle il progetto che aveva in mente: “Ti uccido e poi mi vado a costituire”.

Quella che emerge è "una relazione violenta e, chiaramente, tossica”, come scrive nell’ordinanza la Gip Paola Della Monica. Non un episodio legato solo alla droga. Per questo oggi “Er Brasiliano” è dietro le sbarre, e ci resta per ora per l’alto rischio di recidiva specifica. 

Er Brasiliano
Er Brasiliano

Mentre la sua fidanzata non riesce ad uscire da quel rapporto malato e ha rifiutato il ricovero per l’intervento al braccio rotto. È sua madre a raccontarlo: “Non riesce a capire che lui le fa del male e il fatto che lui comunque la chiama, la invita a casa e ha dei comportamenti inizialmente normali, la fanno passare sopra alle violenze”. Un atteggiamento comune, purtroppo, a molte vittime di violenza, succubi della paura e del giudizio di una società che tende a minimizzare, quando non giustificare, gli abusi. È stato il padre ad avvisare le forze dell’ordine, ammettendo: “Ho paura che il Minnocci possa arrivare anche ad ucciderla, anche considerato il fatto che fa uso di stupefacenti e così come confidato da mia figlia”. Poi le pressioni perché almeno sporgesse denuncia. E speriamo che serva.