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Home » Attualità » Federica Pellegrini, lo sfogo sui social: “Figli? Se non arriveranno mi dovrei sentire meno realizzata?”

Federica Pellegrini, lo sfogo sui social: “Figli? Se non arriveranno mi dovrei sentire meno realizzata?”

In un video su Instagram rispondendo ai followers l'ex campionessa di nuoto si dice stanca di sentirsi chiedere continuamente quando diventerà mamma: "È pesante"

Marianna Grazi
6 Febbraio 2023
Federica Pellegrini

Federica Pellegrini

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Non è la prima, non sarà l’ultima. Ma come altri personaggi noti che condividono la loro vita e i loro legami amorosi sui social, anche Federica Pellegrini è bersagliata da fan, seguaci e semplici curiosi e curiose che le domandano se e quando avrà dei figli. Soprattutto dopo il matrimonio con il suo ex allenatore di nuoto, Matteo Giunta, celebrato ad agosto a Venezia. Sono tante, tantissime le richieste del tipo: “Quando fai figli?”, “Quando diventi mamma?”, “Quando allargherete la famiglia?” che la 34enne veneta, ospite nell’ultima puntata di “C’è posta per Te” insieme al marito, si è sentita fare più e più volte in particolare sui social, da dove l’ex campionessa ha scelto però questa volta di replicare.

Federica Pellegrini con il marito Matteo Giunta in viaggio di nozze

“Questa è una cosa che mi viene richiesta spesso e in maniera molto assidua. E la sto cominciando a trovare un po’ pesante“, dice la Pellegrini che in questi giorni è a Livigno al fianco del marito, che sta svolgendo un collegiale in altura con i nuotatori della sua squadra. La campionessa olimpica e plurimedagliata mondiale, la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi e oggi membro del Cio e del Coni, si sfoga in risposta all’ennesima domanda sul tema “maternità” che le arriva da una box su Insatgram. “Non tanto – continua nelle stories – perché la bellezza di avere figli credo che sia una cosa ineguagliabile nella vita, però sembra quasi che se non venissero, se non ci fossero, io mi debba sentire meno realizzata di quella che sono. No, assolutamente no” replica decisa. “Quindi se Dio vorrà arriveranno, se non arriveranno, ciccia! Ma la mia vita andrà avanti comunque“.

Un quesito che può risultare gradito magari in privato e soprattutto a piccole dosi, in modo disinteressato davvero, ma che se ripetuto quasi come un mantra, quasi come se dovesse essere un obbligo diventare madre, può diventare particolarmente indigesto. Per lei, che ormai da circa un anno ha terminato la sua lunga e gloriosa carriera nel nuoto, ma anche per tutte coloro – si veda ad esempio Camilla Boniardi in arte Camihawke che ne ha fatto quasi un perno delle sue battaglie sociali sui social – che si sentono aggredite da questa domanda fatta da perfetti estranei. Una domanda invasiva, personale, che non tiene conto innanzitutto della dignità della donna in quanto tale e non solo quando diventa “mamma”, delle sue possibili scelte di vita né dei suoi eventuali problemi o trascorsi di salute.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Federica Pellegrini (@kikkafede88)

Nel caso di Federica Pellegrini, inoltre, la presa di posizione sembrerebbe un evidente risposta al recente gossip rilanciato dal settimanale DiPiù, che dalle sue pagine aveva lanciato l’ipotesi di una presunta gravidanza per la 34enne veneta. I look casalinghi, comodi, con felpe, tute e maglioni oversize, che secondo il rotocalco sarebbe solita indossare quando si mostra sui social, soprattutto nell’ultimo periodo, e le sempre più rare apparizioni in pubblico, sarebbero stati la dimostrazione di un cambiamento nella vita dell’ex campionessa, facendo pensare che fosse in dolce attesa. La (non) risposta con un sorriso accennato alla domanda di Matteo Giunta aveva fatto sognare più di un fan, ma la storia e la risposta al “question box” della Pellegrini sembrano escludere definitivamente l’ipotesi. almeno per ora (si veda quanto sono andate avanti le insinuazioni nei confronti di Aurora Ramazzotti) e almeno finché non sarà lei, se e quando vorrà, a darne notizia.

 

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Non è la prima, non sarà l'ultima. Ma come altri personaggi noti che condividono la loro vita e i loro legami amorosi sui social, anche Federica Pellegrini è bersagliata da fan, seguaci e semplici curiosi e curiose che le domandano se e quando avrà dei figli. Soprattutto dopo il matrimonio con il suo ex allenatore di nuoto, Matteo Giunta, celebrato ad agosto a Venezia. Sono tante, tantissime le richieste del tipo: "Quando fai figli?", "Quando diventi mamma?", "Quando allargherete la famiglia?" che la 34enne veneta, ospite nell'ultima puntata di "C'è posta per Te" insieme al marito, si è sentita fare più e più volte in particolare sui social, da dove l'ex campionessa ha scelto però questa volta di replicare.
Federica Pellegrini con il marito Matteo Giunta in viaggio di nozze
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Un post condiviso da Federica Pellegrini (@kikkafede88)

Nel caso di Federica Pellegrini, inoltre, la presa di posizione sembrerebbe un evidente risposta al recente gossip rilanciato dal settimanale DiPiù, che dalle sue pagine aveva lanciato l'ipotesi di una presunta gravidanza per la 34enne veneta. I look casalinghi, comodi, con felpe, tute e maglioni oversize, che secondo il rotocalco sarebbe solita indossare quando si mostra sui social, soprattutto nell'ultimo periodo, e le sempre più rare apparizioni in pubblico, sarebbero stati la dimostrazione di un cambiamento nella vita dell'ex campionessa, facendo pensare che fosse in dolce attesa. La (non) risposta con un sorriso accennato alla domanda di Matteo Giunta aveva fatto sognare più di un fan, ma la storia e la risposta al "question box" della Pellegrini sembrano escludere definitivamente l'ipotesi. almeno per ora (si veda quanto sono andate avanti le insinuazioni nei confronti di Aurora Ramazzotti) e almeno finché non sarà lei, se e quando vorrà, a darne notizia.  
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