
Festa della Mamma 2023, il mito della madre perfetta
Festa della Mamma 2023, ma siamo sicuri che sia poi sempre una festa? Sei al lavoro e ti senti in colpa perché dovresti/vorresti essere a casa. Sei in coda ai colloqui con i professori e friggi perché ti aspettano in ufficio. Il bambino è in carne? Gli dai troppo da mangiare. E' magro? Lo nutri poco. Se fa i capricci è perché gli trasmetti la tua ansia.
Quando a scuola lo prendono in giro perché fa la pipì seduto, e colpa tua, in quanto non gli hai insegnato a farla in piedi, "come i maschi". Già... ma in fondo - ti assolvi - tu non sei un maschio, e la pipì la fai a sedere, "come le femmine". Non occorre scomodare temi altissimi per sottolineare - con un pizzico di ironia - quante piccole/immense difficoltà si trovi ad affrontare una donna-mamma lavoratrice. Un tema caldo, trattato perfino da Papa Francesco e dalla premier Giorgia Meloni che nei giorni scorsi hanno chiuso gli Stati generali della Natalità dal palco dell’Auditorium della Conciliazione di Roma, kermesse finalizzata in particolare a individuare misure di contrasto al drastico e ormai costante calo demografico in atto nel nostro Paese. Per questo - attenzione - anche il "non fare figli" può trasformarsi in una colpa. Ed ecco che, se sei accompagnato da oltre un minuto e mezzo, si alza il coro di gente che chiede ammiccando, "ma quando lo fare un bambino?".
Due ruoli difficili, dicevamo, quelli di mamma e lavoratrice, che talvolta sembrano addirittura inconciliabili. Tanto che sempre più donne si rivolgono a professionisti del benessere mentale per affrontare le sfide della maternità. Lo conferma Claudia Campisi, psicologa del lavoro e career coach che collabora con TherapyChat, dà la sua visione sui sensi di colpa legati all'avere figli, approfondendo in particolare i fattori che li innescano, le forme di disagio con cui questi si manifestano.
Sono tante le paure che le donne affrontano quando decidono di generare una vita ed è importante riconoscerle: il timore che non sia il momento giusto per avere un figlio legato spesso ai bisogni di autorealizzazione di una donna, le preoccupazioni economiche dovute a precarietà professionale, la convinzione di non avere le capacità e abbastanza tempo. In poche parole: “la paura di non farcela”. Anche la decisione di intraprendere questo percorso tardivamente procura molte ansie, tra le più comuni quelle di incorrere in problemi di infertilità o maggiori rischi durante la gravidanza. Tra le forme di disagio legate ai sensi di colpa ci sono i sentimenti di inadeguatezza e la paura di non riuscire a gestire efficacemente i ruoli ricoperti dalle madri all’interno dei differenti contesti di vita. Ed ecco che insorgono giudizi severi frutto di autovalutazione che si amplificano nelle persone più fragili al punto da provare di vergogna. Molte richieste di aiuto e di terapia online, infatti, nascono dal bisogno di iniziare un lavoro personale su di sé per contrastare le sensazioni di insicurezza che portano la persona con il tempo a credere di non essere mai all’altezza. Una percezione fortemente ancorata alla paura di essere costantemente sotto una lente immaginaria di valutazione. A proposito di questi temi, dal team di TherapyChat, una delle principali piattaforme di psicologia online in Italia, arrivano 5 consigli a beneficio della salute mentale e del benessere emotivo delle madri

Festa della Mamma 2023, sempre più donne si rivolgono a professionisti del benessere mentale per affrontare le sfide della maternità

Natalità, il Papa e Giorgia Meloni: “Donne al bivio tra maternità e lavoro”
L’immagine idealizzata della “madre perfetta”
Hai sentito la pressione sociale per non essere “perfetta”? Ti sei sentita in colpa per non aver fatto ciò che ci si aspettava da te? Sei stata giudicata per le tue scelte genitoriali? Hai nascosto le tue emozioni sulla maternità per paura di ciò che avrebbe detto la gente? Ti sei mai lasciata condizionare da questo stereotipo?Sarò all'altezza?

Una mamma allatta al seno il suo bambino
I 5 consigli per superare i sensi di colpa
- 1 Cercare supporto sociale di amici e famigliari, parlare dei propri sentimenti e chiedere aiuto a uno psicologo quando si ha bisogno di cambiare il modo di affrontare le situazioni e di acquisire risorse psicologiche per gestirle
- 2 Dedicarsi del tempo
- 3 Ricavarsi piccoli spazi per esercizio fisico o meditazione è fondamentale
- 4 Cercare gruppi di supporto: avere un confronto alla pari con chi sta vivendo esperienze simili aiuta ad affrontare l’isolamento e la solitudine
- 5 Essere gentili e comprensive con se stesse e creare aspettative realistiche: nessuno è perfetto e ogni famiglia è unica, commettere errori e avere limiti è parte del processo di apprendimento

Il rialzo dei prezzi rappresenta la principale fonte di angoscia peri 7 mamme su 10