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Home » Attualità » Simone Cristicchi per la Pace: serata evento ad Arezzo con i giovani di Rondine e Oida

Simone Cristicchi per la Pace: serata evento ad Arezzo con i giovani di Rondine e Oida

Il concerto evento “Abbi cura di me”, con la musica dell’Orchestra Instabile di Arezzo e la partecipazione straordinaria degli studenti, alle 21.15 al Teatro Petrarca con ingresso gratuito su prenotazione

Maurizio Costanzo
21 Settembre 2022
Giornata della Pace Arezzo concerto
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Sarà Simone Cristicchi il protagonista sul palco del Teatro Petrarca, il 21 settembre, della serata evento con cui Arezzo celebra la Giornata Internazionale per la Pace promossa dalle Nazioni Unite. Dalle 21.15 la musica di Cristicchi e le testimonianze dei ragazzi di Rondine si alterneranno per far volare dalla Toscana la colomba della Pace.

“Abbi cura di me”: Cristicchi e la ricerca dell’umanità

Il manifesto della serata evento ad Arezzo in occasione della Giornata Internazionale della Pace

Il concerto “Abbi cura di me” live sarà in una versione straordinaria: un percorso intimo e profondo alla scoperta dell’umano, contrappuntato dalle testimonianze dei giovani studenti italiani e internazionali di Rondine e dalla musica di Oida-Orchestra Instabile di Arezzo. Simone Cristicchi è un artista poliedrico e appassionato che ha spesso portato sul palco e nelle sue canzoni temi di profonda attualità. Come un cartografo che ha viaggiato a lungo in diversi paesi lontani, Cristicchi apre al pubblico la sua valigia di “Ricercautore”: storie raccolte in 16 anni di intensa attività musicale, teatrale e di scrittore. Con il tour “Abbi cura di me” l’istrionico e imprevedibile cantante ripercorrere le tappe salienti del suo affascinante percorso artistico. Le canzoni di Cristicchi risuoneranno dunque nella splendida cornice di Oida-Orchestra instabile di Arezzo, che riunisce le migliori realtà associative territoriali in ambito musicale e culturale con i migliori professionisti della musica sinfonica. Per questa occasione l’orchestra avrà diversi elementi under 35, coinvolgendo anche alcuni giovani musicisti talentuosi del Liceo Musicale F. Petrarca di Arezzo. Il concerto vedrà la direzione del Maestro Valter Sivilotti, storico collaboratore di Cristicchi e profondo conoscitore di Oida.

Un dialogo all’insegna della Pace

Nella serata aretina i brani di Cristicchi dialogheranno con le testimonianze dei giovani di Rondine, storie vere di chi ogni giorno sceglie di confrontarsi con il “nemico” nella Cittadella della Pace di Arezzo e di costruire instancabilmente relazioni capaci di andare oltre le ragioni dell’odio. Giovani che non si arrendono alla logica della guerra e che lavorano per cambiare la società, invitando ognuno di noi a fare il passo possibile per imparare a vivere i conflitti quotidiani, permettendo alle differenze di arricchirci e di non diventare armi e violenza. Uno spettacolo che si presenterà con una rinnovata forza, delicata ma ostinata al tempo stesso, attraverso messaggi semplici ma potenti, che dalle piccole cose e dall’impegno di ciascuno portano a costruire e cercare processi di pace in ogni aspetto della nostra vita.

Giornata della Pace Arezzo concerto
La conferenza stampa di presentazione della serata evento ad Arezzo in occasione della Giornata della Pace, con il concerto di Simone Cristicchi e le testimonianze dei ragazzi di Rondine

Il concerto è sostenuto e finanziato dal Consiglio Regionale della Toscana, e organizzato con Rondine Cittadella della Pace e Oida Orchestra Instabile di Arezzo. La prenotazione è obbligatoria e si può già farla su www.discoverarezzo.com. La serata evento, resa possibile anche grazie alla collaborazione del Comune di Arezzo e della Fondazione Guido d’Arezzo, sarà condotta dal giornalista e scrittore Massimo Orlandi ed è stata presentata durante una conferenza stampa al Media Center Sassoli in Palazzo del Pegaso. Il Consiglio regionale toscano, attraverso il presidente dell’Assemblea legislativa toscana Antonio Mazzeo, il 21 settembre vuole lanciare un messaggio di Pace, di costruzione di ponti fra culture differenti. E lo fa con il linguaggio universale della musica. Rondine, ha spiegato, è la nostra risposta alla guerra e una missione per il futuro. Da qui si deve far partire un messaggio: è possibile costruire un mondo di pace e fratellanza.

Franco Vaccari presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace ha espresso tutta la soddisfazione per la collaborazione con il Consiglio regionale: “Una scelta che ci onora, quella di costruire insieme un evento per la Giornata Internazionale per la Pace. Sappiamo quanto sia urgente questo tema e quanto c’è bisogno di tenere desta una coscienza e la scelta di Rondine vuol dire che la pace non può entrare in una retorica di parole, ma in una concretezza di azioni. Rondine forma giovani leader che non si arrendono alla logica della guerra. Presto arriveranno giovani ucraini e giovani russi e questo è il segno della concretezza di come andare oltre la guerra e affermare la cultura della pace”.

Erano presenti alla conferenza stampa anche i giovani protagonisti di Rondine e Julijana, studentessa serba della World House, ha portato la sua testimonianza: “Per noi giovani che proveniamo dai Paesi che hanno conflitti presenti o passati, non c’è motivo più grande di festeggiare come la pace. Inoltre, speriamo che questa giornata possa essere per tutti un modo riflettere sulla nostra umanità, sulle nostre diversità ma anche provare nel quotidiano a costruire relazioni che vadano oltre l’odio e l’indifferenza”. Anche Giacomo, studente del quarto anno tornato ora a Prato, ha raccontato la sua esperienza e il suo impegno per far proseguire questo percorso sul territorio. Parteciperanno alla serata anche i ragazzi del Parlamento regionale degli studenti della Toscana rappresentati durante la presentazione dell’evento da Maria Vittoria d’Annunzio: “Nel contesto storico in cui viviamo la guerra è ancora più vicina e per questo ci siamo sentiti di collaborare con i ragazzi di Rondine. Ringraziamo poi il Consiglio regionale della Toscana che ha portato avanti questo progetto che siamo riusciti a realizzare”.

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Instagram

  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
  • La second hand, ossia l’oggetto di seconda mano, è una moda che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’abitudine dei consumatori. Accumulare roba negli armadi, nei cassetti, in cantina, non è più un disagio che riguarda soltanto chi soffre di disposofobia, ossia di chi è affetto da sindrome dell’accumulatore compulsivo. Se l’acquisto è l’unica azione che rende felice l’uomo moderno, non riuscire a liberarsene è la condanna di molti.

Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Second-hand Economy 2021, realizzato da BVA Doxa per Subito.it, sono 23 milioni gli italiani che, nel 2021, hanno fatto ricorso alla compravendita di oggetti usati grazie alle piattaforme online. Il 52% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, tra questi il 15% lo ha fatto per la prima volta. L’esperienza di compravendita online di second hand è quella preferita, quasi il 50% degli affari si conclude online anche perché il sistema di vendita è simile a un comune eCommerce: internet è il canale più veloce per quasi la metà dei rispondenti (49%), inoltre offre una scelta più ampia (43%) e si può gestire comodamente da casa (41%). Comprare second hand diventa una sana abitudine che attrae ogni anno nuove persone, è al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più messi in atto dagli italiani (52%) – preceduto sempre dalla raccolta differenziata (94%) e l’acquisto di lampadine a LED (71%) –, con picchi ancora più alti di adozione nel 2021 da parte dei laureati (68%), di chi appartiene alla generazione Z (66%), di chi ha 35-44 anni (70%) e delle famiglie con bambini (68%). 

Ma perché concretamente si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono: il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020), l’essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%) e la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia e che rende molti oggetti più accessibili (43%). 

✍E tu? Hai mai comprato accessori oppure oggetti di seconda mano? Cosa ne pensi?

#lucenews #lucelanazione #secondhand #vintage
  • È iniziata come una sorta di sfida personale, come spesso accade tra i ragazzi della sua età, per testare le proprie capacità e resistenza in modo divertente. Poi però, per Isaac Ortman, adolescente del Minnesota, dormire nel cortile della sua casa è diventata una missione. 

“Non credo che la cosa finisca presto, potrei anche continuare fino all’università – ha detto il 14enne di Duluth -. È molto divertente e non sono pronto a smettere”. 

Tanto che ormai ha trascorso oltre 1.000 notti sotto le stelle. Il giovane, che fa il boy scout, come una specie di moderno Barone Rampante ha scoperto per caso il piacere di trascorrere le ore di sonno fuori dalle mura di casa, persino quando la temperatura è scesa a quadi 40 gradi sotto lo zero. Tutto è iniziato circa tre anni fa, nella baita della sua famiglia a 30 miglia da casa, diventando ben presto una routine notturna. Il giovane Ortman ricorda bene il giorno in cui ha abbandonato la sua camera da letto per un’amaca e un sacco a pelo, il 17 aprile 2020, quando era appena in prima media: “Stavo dormendo fuori dalla nostra baita e ho pensato: ‘Wow, potrei provare a dormire all’aperto per una settimana’. Così ho fatto e ho deciso di continuare”. 

“Non si stanca mai: ogni notte è una nuova avventura“, ha detto il padre Andrew Ortman, 48 anni e capo del suo gruppo scout. 

Sua mamma Melissa era un po’ preoccupata quella notte, lei e il padre gli hanno permesso di continuare la sua routine. “Sa che deve entrare in casa se qualcosa non va bene. Dopo 1.000 notti, ha la nostra fiducia. Da quando ha iniziato a farlo, è cresciuto sotto molti aspetti, e non solo in termini di statura”, dice orgogliosa. 

“Non lo sto facendo per nessun record o per una causa, mi sto solo divertendo. Ma con il ragazzo che dorme in Inghilterra, credo si possa dire che si tratta di una gara non ufficiale”, ha detto Isaac riferendosi all’adolescente inglese Max Woosey, che ha iniziato la sua maratona di sonno all’aperto il 29 marzo 2020, con l’obiettivo di raccogliere fondi per un ospedale che cura un suo anziano amico.

#lucenews #isaacortman #minnesota #boyscout
Sarà Simone Cristicchi il protagonista sul palco del Teatro Petrarca, il 21 settembre, della serata evento con cui Arezzo celebra la Giornata Internazionale per la Pace promossa dalle Nazioni Unite. Dalle 21.15 la musica di Cristicchi e le testimonianze dei ragazzi di Rondine si alterneranno per far volare dalla Toscana la colomba della Pace.

"Abbi cura di me": Cristicchi e la ricerca dell'umanità

Il manifesto della serata evento ad Arezzo in occasione della Giornata Internazionale della Pace
Il concerto "Abbi cura di me" live sarà in una versione straordinaria: un percorso intimo e profondo alla scoperta dell’umano, contrappuntato dalle testimonianze dei giovani studenti italiani e internazionali di Rondine e dalla musica di Oida-Orchestra Instabile di Arezzo. Simone Cristicchi è un artista poliedrico e appassionato che ha spesso portato sul palco e nelle sue canzoni temi di profonda attualità. Come un cartografo che ha viaggiato a lungo in diversi paesi lontani, Cristicchi apre al pubblico la sua valigia di "Ricercautore": storie raccolte in 16 anni di intensa attività musicale, teatrale e di scrittore. Con il tour “Abbi cura di me” l’istrionico e imprevedibile cantante ripercorrere le tappe salienti del suo affascinante percorso artistico. Le canzoni di Cristicchi risuoneranno dunque nella splendida cornice di Oida-Orchestra instabile di Arezzo, che riunisce le migliori realtà associative territoriali in ambito musicale e culturale con i migliori professionisti della musica sinfonica. Per questa occasione l’orchestra avrà diversi elementi under 35, coinvolgendo anche alcuni giovani musicisti talentuosi del Liceo Musicale F. Petrarca di Arezzo. Il concerto vedrà la direzione del Maestro Valter Sivilotti, storico collaboratore di Cristicchi e profondo conoscitore di Oida.

Un dialogo all'insegna della Pace

Nella serata aretina i brani di Cristicchi dialogheranno con le testimonianze dei giovani di Rondine, storie vere di chi ogni giorno sceglie di confrontarsi con il "nemico" nella Cittadella della Pace di Arezzo e di costruire instancabilmente relazioni capaci di andare oltre le ragioni dell’odio. Giovani che non si arrendono alla logica della guerra e che lavorano per cambiare la società, invitando ognuno di noi a fare il passo possibile per imparare a vivere i conflitti quotidiani, permettendo alle differenze di arricchirci e di non diventare armi e violenza. Uno spettacolo che si presenterà con una rinnovata forza, delicata ma ostinata al tempo stesso, attraverso messaggi semplici ma potenti, che dalle piccole cose e dall’impegno di ciascuno portano a costruire e cercare processi di pace in ogni aspetto della nostra vita.
Giornata della Pace Arezzo concerto
La conferenza stampa di presentazione della serata evento ad Arezzo in occasione della Giornata della Pace, con il concerto di Simone Cristicchi e le testimonianze dei ragazzi di Rondine
Il concerto è sostenuto e finanziato dal Consiglio Regionale della Toscana, e organizzato con Rondine Cittadella della Pace e Oida Orchestra Instabile di Arezzo. La prenotazione è obbligatoria e si può già farla su www.discoverarezzo.com. La serata evento, resa possibile anche grazie alla collaborazione del Comune di Arezzo e della Fondazione Guido d'Arezzo, sarà condotta dal giornalista e scrittore Massimo Orlandi ed è stata presentata durante una conferenza stampa al Media Center Sassoli in Palazzo del Pegaso. Il Consiglio regionale toscano, attraverso il presidente dell’Assemblea legislativa toscana Antonio Mazzeo, il 21 settembre vuole lanciare un messaggio di Pace, di costruzione di ponti fra culture differenti. E lo fa con il linguaggio universale della musica. Rondine, ha spiegato, è la nostra risposta alla guerra e una missione per il futuro. Da qui si deve far partire un messaggio: è possibile costruire un mondo di pace e fratellanza. Franco Vaccari presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace ha espresso tutta la soddisfazione per la collaborazione con il Consiglio regionale: "Una scelta che ci onora, quella di costruire insieme un evento per la Giornata Internazionale per la Pace. Sappiamo quanto sia urgente questo tema e quanto c’è bisogno di tenere desta una coscienza e la scelta di Rondine vuol dire che la pace non può entrare in una retorica di parole, ma in una concretezza di azioni. Rondine forma giovani leader che non si arrendono alla logica della guerra. Presto arriveranno giovani ucraini e giovani russi e questo è il segno della concretezza di come andare oltre la guerra e affermare la cultura della pace”. Erano presenti alla conferenza stampa anche i giovani protagonisti di Rondine e Julijana, studentessa serba della World House, ha portato la sua testimonianza: “Per noi giovani che proveniamo dai Paesi che hanno conflitti presenti o passati, non c’è motivo più grande di festeggiare come la pace. Inoltre, speriamo che questa giornata possa essere per tutti un modo riflettere sulla nostra umanità, sulle nostre diversità ma anche provare nel quotidiano a costruire relazioni che vadano oltre l'odio e l'indifferenza”. Anche Giacomo, studente del quarto anno tornato ora a Prato, ha raccontato la sua esperienza e il suo impegno per far proseguire questo percorso sul territorio. Parteciperanno alla serata anche i ragazzi del Parlamento regionale degli studenti della Toscana rappresentati durante la presentazione dell’evento da Maria Vittoria d’Annunzio: “Nel contesto storico in cui viviamo la guerra è ancora più vicina e per questo ci siamo sentiti di collaborare con i ragazzi di Rondine. Ringraziamo poi il Consiglio regionale della Toscana che ha portato avanti questo progetto che siamo riusciti a realizzare".
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