In Italia c'è chi punta a incentivare i
matrimoni con i bonus (soprattutto quelli in Chiesa, ma questa è un'altra storia). In Indonesia, invece, il Parlamento mira a ribadirne la 'sacralità' attraverso le minacce. Nel nuovo codice penale, che sta per essere approvato, il
sesso al di fuori del matrimonio sarà punito con una pena
fino a un anno di carcere. Un modo per scongiurare l'adulterio, certo, ma forse un pelo esagerato nelle intenzioni. Tanto che, per rendere il divieto ancor più severo, sarà
proibita anche la convivenza prima del matrimonio. Come dichiarano i funzionari indonesiani, la revisione legislativa
vieterà poi di
insultare il presidente o le
istituzioni statali, e di esprimere opinioni contrarie all'ideologia di Stato.
Il conservatorismo crescente
Il presidente indonesiano Joko Widodo
Sono anni che, nel Paese del Sud-est asiatico, si lavora a questo nuovo codice penale. L'approvazione finale dovrebbe arrivare il 15 dicembre, come ha anticipato Bambang Wuryanto, uno dei legislatori coinvolti nella riforma. Il vice ministro della Giustizia indonesiano,
Edward Omar Sharif Hiariej, parlando alla Reuters, ha dichiarato: "Siamo orgogliosi di avere un codice penale in linea con i valori indonesiani". In effetti, in un Paese in cui il
conservatorismo è in netta crescita, la proposta di legge è appoggiata da molti gruppi islamici, mentre gli oppositori sostengono che segni un passo indietro rispetto alle riforme liberali varate dopo la caduta del regime autoritario di Suharto, nel 1998.
Le critiche alla riforma
Già 3 anni fa era stata presentata una bozza per un nuovo codice penale, ma la proposta aveva scatenato proteste in tutto il Paese: decine di migliaia di persone scesero in piazza per manifestare contro tutta una serie di leggi, in particolare quelle che regolano la moralità e la
libertà di espressione, che secondo loro avrebbero
limitato il godimento dei diritti civili. Secondo i critici, però, da allora sono state apportate modifiche minime al codice, anche se negli ultimi mesi il governo ha tenuto consultazioni pubbliche in tutto il Paese per informare la cittadinanza sui cambiamenti. Le modifiche al codice sarebbero un "enorme
passo indietro per la democrazia indonesiana", commenta Andreas Harsono di Human Rights Watch.
Cosa prevede il nuovo codice penale
In Indonesia a livello reginale ci sono leggi discriminatorie nei confronti di donne, minoranze religiose e comunità Lgbtq+
Se, da un lato, la modifica del codice penale indonesiano include anche una disposizione che potrebbe consentire la
commutazione della pena di morte in ergastolo, dopo 10 anni di buona condotta, dall'altra però rimangono inalterate le norme che prevedono la
criminalizzazione dell'aborto, con l'eccezione delle
vittime di stupro, e la
detenzione per "magia nera". Secondo l'ultima bozza, diffusa il 24 novembre e visionata dalla Reuters, chi fa sesso fuori dal vincolo matrimoniale potrà essere denunciato solo da soggetti limitati, ad esempio i parenti stretti. La pena stabilita per questo reato è fino a un anno di carcere. La denuncia per l'accusa di insulto al presidente, invece, potrà essere avanzata solo dallo stesso e prevede un massimo di tre anni di reclusione. L'Indonesia, Stato sede della più grande comunità musulmana al mondo, ha centinaia di regolamenti che, a livello locale,
discriminano le donne, le minoranze religiose e le persone Lgbtq+. Il vice ministro della Giustizia, in una nota, ha voluto respingere le critiche, affermando che la versione finale della bozza garantirà l'aderenza delle leggi regionali alla legislazione nazionale, e che il nuovo codice non andrà a intaccare le libertà democratiche.