Iran, arrestate due ragazze: “Ballavano e indossavano abiti inappropriati”

Le giovani sono state fermate dalla polizia morale perchè accusate di non aver rispettato la sacralità del luogo e di non essersi attenute al codice di abbigliamento previsto dalla Repubblica islamica

di Redazione Luce!
1 febbraio 2025
Un manifestante regge una fotografia di Mahsa Amini durante una delle proteste in suo onore.

Un manifestante regge una fotografia di Mahsa Amini durante una delle proteste in suo onore.

Questa settimana la polizia morale iraniana ha arrestato due giovani donne. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Tasnim, la polizia ha dichiarato che le due ragazze avevano pubblicato un video in cui ballavano al “Monumento ai martiri ignoti della sacra difesa” a Teheran, “ignorando la sacralità del luogo e indossando abiti inappropriati”. Sono dunque state accusate di non rispettare il rigido codice di abbigliamento previsto dalla Repubblica islamica. 

L'iniziativa “ha causato forti proteste pubbliche, soprattutto da parte delle famiglie dei martiri e le due sono state arrestate dalla polizia e consegnate alle autorità giudiziarie”, ha aggiunto la polizia. In base alle regole imposte dopo la Rivoluzione islamica del 1979, le donne devono coprire i capelli e il collo e indossare abiti larghi in pubblico. Inoltre, non è consentito loro di ballare in luoghi pubblici.

Dopo le massicce proteste seguite alla morte di Mahsa Amini in custodia della polizia morale nel settembre 2022, molte donne di ogni eta' stanno scegliendo di non indossare il velo, soprattutto nelle grandi città, sfidando la legge. Nel video, che è diventato rapidamente virale, le ragazze ballano con i capelli scoperti, indossando jeans e maglioni: sia i loro abiti che il ballo in pubblico sono stati ritenuti una violazione del rigido codice di abbigliamento islamico e delle leggi sulla modestia pubblica dell'Iran.

Dopo l’arresto, gli account Instagram delle due ragazze sono stati bloccati e ora devono affrontare accuse di “reati di abbigliamento” e comportamento immorale. Secondo l'articolo 637 del codice penale iraniano, il ballo in pubblico, considerato un “crimine contro la modestia pubblica”, può comportare punizioni come la fustigazione, con pene fino a 99 frustate. Non è ancora chiaro quali sanzioni dovranno affrontare le due donne.

Questo atto di sfida alle rigide leggi del paese evidenzia la natura oppressiva del regime iraniano e la necessità di un sostegno globale per coloro che si oppongono a tali leggi.