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Home » Attualità » J.K. Rowling: è polemica per il nuovo libro “The Ink Black Heart”, fra transfobia e odio in rete

J.K. Rowling: è polemica per il nuovo libro “The Ink Black Heart”, fra transfobia e odio in rete

Le posizioni della protagonista del romanzo ricordano quelle dell’autrice, Twitter non la prende bene e le critiche tornano a piovere sulla mamma del maghetto più famoso al mondo

Ileana Dugato
5 Settembre 2022
JK-Rowling
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L’enorme esercito di fan che aveva proclamato J.K. Rowling come la nuova regina del fantasy – quando i libri della saga di Harry Potter collezionavano file di lettori fuori dalle librerie molto prima degli Apple Store –, negli anni, si è andato affievolendo finché non è stato rimpiazzato da un susseguirsi di polemiche. Dopo la fine dell’amata (e fortunata) serie di romanzi di magia, l’autrice inglese ha infatti preso a utilizzare le piattaforme social per rendere pubbliche le sue posizioni sui diritti delle persone transessuali e sulla questione del genere binario.
Discutibili, senza dubbio, le sue uscite, che di tanto in tanto rianimano Twitter, finendo in tendenza con milioni di utenti ad additarla come una persona transfobica che utilizza la sua posizione privilegiata per ostacolare le battaglie della comunità Lgbtq+. Non stupisce, quindi, che lo stesso destino sia stato riservato al suo nuovo libro, pubblicato con lo pseudonimo di Robert Galbraith. “The Ink Black Heart“, questo il titolo, è il sesto libro della saga thriller che J.K. Rowling ha realizzato dietro un altro nome. A differenza degli altri cinque, però, sembra aver oltrepassato il limite.

Il nuovo libro riaccende le polemiche

La storia segue Edie Ledwell, la creatrice di un cartone animato diventato famoso su YouTube, perseguitata da una misteriosa persona che si nasconde dietro l’anonimato del web. Edie vede all’improvviso troll di Internet e i suoi stessi fan rivoltarsi contro di lei quando il suo cartone viene accusato di essere abilista, razzista e transfobico. Ci è voluto poco perché online si scatenassero battute varie su come l’arte, spesso, imiti la vita. In questo caso quella della stessa Rowling che, forse in un impeto di autocelebrazione, ha voluto trasformare le proprie peripezie online in un caso letterario.

Jk Rowling ha pubblicato il nuovo libro “The Ink Black Hole” sotto pseudonimo. Sui social però viene indicata come ispiratrice della vicenda raccontata, che ha attirato non poche critiche

J.K. Rowling ha affermato, durante un’intervista con Graham Norton, che il libro non è basato sulla sua esperienza personale, anche se tutto sembra indicare il contrario. Lei stessa ha confessato lo scorso novembre di aver ricevuto minacce di morte tramite i social e ha accusato pubblicamente tre attivisti di doxxing, cioè di aver diffuso informazioni personali e private concernenti lei e il marito. La storia di “The Ink Black Heart” vorrebbe mettere al centro gli attacchi molesti che Edie subisce sulle piattaforme social, ma utenti e recensori letterari si sono concentrati più sul fatto che, anche all’interno dello stesso libro, alcuni rimandi e commenti alle minoranze, tra cui persone disabili e transgender, sono ben poco delicati. L’autrice ha cercato di commentare per smorzare le polemiche, ma evidentemente non è bastato.

Su Twitter si sono sfidati a duello, per diverse ore, gli hashtag #IStandWithJKRowling e #ICantStandJKRowling, mentre le prime recensioni ufficiali del libro lo descrivono come esilarante e ai limiti della parodia. Tuttavia la comunità Lgbtq+, che per molto tempo ha formato una buona parte del seguito dedicato a Harry Potter, è rimasta perplessa dalla vicenda. Lark Malakai Grey, autrice del podcast queer dedicato a “Harry Potter The Gayly Prophet”, ha dichiarato a NPR: “Ha pubblicato una fanfiction di mille pagine in cui è lei la vittima: è il tipo di comportamento che ti aspetteresti da un adolescente petulante, non da un adulto con immensa ricchezza e potere. Non ho idea di cosa si aspettasse, ma vedere Internet pieno di battute sul libro è stata una gioia assoluta dopo tutto il danno che ha causato alla mia comunità negli ultimi anni”.
I libri di Robert Galbraith sono editi in Italia da Salani. The Ink Black Heart è per ora disponibile solo nella versione inglese per Mulholland Books, non è ancora prevista una data di pubblicazione in italiano.

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🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
L’enorme esercito di fan che aveva proclamato J.K. Rowling come la nuova regina del fantasy – quando i libri della saga di Harry Potter collezionavano file di lettori fuori dalle librerie molto prima degli Apple Store –, negli anni, si è andato affievolendo finché non è stato rimpiazzato da un susseguirsi di polemiche. Dopo la fine dell’amata (e fortunata) serie di romanzi di magia, l’autrice inglese ha infatti preso a utilizzare le piattaforme social per rendere pubbliche le sue posizioni sui diritti delle persone transessuali e sulla questione del genere binario. Discutibili, senza dubbio, le sue uscite, che di tanto in tanto rianimano Twitter, finendo in tendenza con milioni di utenti ad additarla come una persona transfobica che utilizza la sua posizione privilegiata per ostacolare le battaglie della comunità Lgbtq+. Non stupisce, quindi, che lo stesso destino sia stato riservato al suo nuovo libro, pubblicato con lo pseudonimo di Robert Galbraith. "The Ink Black Heart", questo il titolo, è il sesto libro della saga thriller che J.K. Rowling ha realizzato dietro un altro nome. A differenza degli altri cinque, però, sembra aver oltrepassato il limite.

Il nuovo libro riaccende le polemiche

La storia segue Edie Ledwell, la creatrice di un cartone animato diventato famoso su YouTube, perseguitata da una misteriosa persona che si nasconde dietro l’anonimato del web. Edie vede all’improvviso troll di Internet e i suoi stessi fan rivoltarsi contro di lei quando il suo cartone viene accusato di essere abilista, razzista e transfobico. Ci è voluto poco perché online si scatenassero battute varie su come l’arte, spesso, imiti la vita. In questo caso quella della stessa Rowling che, forse in un impeto di autocelebrazione, ha voluto trasformare le proprie peripezie online in un caso letterario.
Jk Rowling ha pubblicato il nuovo libro "The Ink Black Hole" sotto pseudonimo. Sui social però viene indicata come ispiratrice della vicenda raccontata, che ha attirato non poche critiche
J.K. Rowling ha affermato, durante un’intervista con Graham Norton, che il libro non è basato sulla sua esperienza personale, anche se tutto sembra indicare il contrario. Lei stessa ha confessato lo scorso novembre di aver ricevuto minacce di morte tramite i social e ha accusato pubblicamente tre attivisti di doxxing, cioè di aver diffuso informazioni personali e private concernenti lei e il marito. La storia di "The Ink Black Heart" vorrebbe mettere al centro gli attacchi molesti che Edie subisce sulle piattaforme social, ma utenti e recensori letterari si sono concentrati più sul fatto che, anche all’interno dello stesso libro, alcuni rimandi e commenti alle minoranze, tra cui persone disabili e transgender, sono ben poco delicati. L’autrice ha cercato di commentare per smorzare le polemiche, ma evidentemente non è bastato. Su Twitter si sono sfidati a duello, per diverse ore, gli hashtag #IStandWithJKRowling e #ICantStandJKRowling, mentre le prime recensioni ufficiali del libro lo descrivono come esilarante e ai limiti della parodia. Tuttavia la comunità Lgbtq+, che per molto tempo ha formato una buona parte del seguito dedicato a Harry Potter, è rimasta perplessa dalla vicenda. Lark Malakai Grey, autrice del podcast queer dedicato a "Harry Potter The Gayly Prophet", ha dichiarato a NPR: "Ha pubblicato una fanfiction di mille pagine in cui è lei la vittima: è il tipo di comportamento che ti aspetteresti da un adolescente petulante, non da un adulto con immensa ricchezza e potere. Non ho idea di cosa si aspettasse, ma vedere Internet pieno di battute sul libro è stata una gioia assoluta dopo tutto il danno che ha causato alla mia comunità negli ultimi anni". I libri di Robert Galbraith sono editi in Italia da Salani. The Ink Black Heart è per ora disponibile solo nella versione inglese per Mulholland Books, non è ancora prevista una data di pubblicazione in italiano.
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