Kate Cox è di nuovo incinta: l’annuncio dalla convention di Chicago

Diventata un simbolo della battaglia per l’aborto negli Stati Uniti, era stata costretta a lasciare il Texas quando le era stata negata la procedura nonostante fosse in pericolo di vita e aveva fatto causa al suo Stato

di CAMILLA PRATO -
21 agosto 2024
Kate Cox (Center of Reproductive Rights)

Kate Cox (Center of Reproductive Rights)

Kate Cox, la donna che l’anno scorso era stata costretta a lasciare il Texas per abortire, dopo che la Corte suprema dello Stato le aveva il negato il diritto nonostante fosse in pericolo di vita, ha annunciato alla convention democratica in corso a Chicago di essere di nuovo incinta.

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La 31enne ha fatto causa al suo Stato quando le è stato negato l'aborto: già madre di due figli, Cox ha rischiato di morire o di non poter più concepire figli per via di una grave patologia del feto, la trisomia 18 – conosciuta anche come sindrome di Edwards –, spesso fatale prima del parto o nel primo anno di vita del neonato. A dicembre 2023 era stata costretta a lasciare il Texas per poter abortire, visto che lì vige il divieto di interruzione di gravidanza a meno che la vita della madre o una sua funzione corporea fondamentale non siano a rischio, e i giudici avevano stabilito all’epoca che il suo caso non rientrava in questa stringente eccezione. 

La sentenza della Corte Suprema era arrivata dopo il ricorso dell’attorney general Ken Paxton, un repubblicano estremista. La donna e i suoi avvocati avevano sostenuto in tribunale che la sua fertilità futura era a rischio se avesse portato a termine la gravidanza: “Se deve essere indotta, c'è il rischio di rottura dell'utero – aveva dichiarato alla NPR la legale Molly Duane –. Se deve ripetere il parto cesareo, c'è il rischio, ancora una volta, di rottura dell'utero e di isterectomia e non sarà in grado di riprovare ad avere altri figli in futuro, cosa che desidera disperatamente”.

La donna è diventata un simbolo di quello che le donne stanno vivendo negli Stati Uniti in termini di diritti riproduttivi e della battaglia per ripristinare l’aborto a livello nazionale ed era anche stata invitata da Joe Biden al discorso per lo Stato dell'Unione. “Quando sono rimasta incinta, i medici ci hanno detto che il nostro bambino non sarebbe mai sopravvissuto e che se non avessi abortito avrei messo a rischio una futura gravidanza”, ha detto martedì Kate Cox durante l’appello dei delegati democratici. “Ma a Trump non importava e a causa dei suoi divieti sull’aborto sono dovuta fuggire da casa mia. Oggi, dato che nonostante tutto allora ho trovato un modo per accedere alle cure abortive, sono di nuovo incinta – ha aggiunto –. E il mio bambino nascerà a gennaio, giusto in tempo per vedere Kamala Harris giurare come presidente degli Stati Uniti”.

I medici texani ammettono di essere in difficoltà nell’interpretazione delle limitate eccezioni al divieto dello Stato e di rischiare multe, la perdita della licenza medica o il carcere se prendono la decisione sbagliata.