Kevin Spacey in lacrime dopo le molestie: “Ho debiti per milioni di dollari, non so dove andrò a vivere”

Due volte premio Oscar, adesso i debiti milionari per pagare gli avvocati difensori. L’attore è sempre più nella bufera, e venerdì 14 giugno uscirà un nuovo documentario con ulteriori accuse

di MARCO PILI
12 giugno 2024
Kevin Spacey racconta le accuse di molestia in una nuova intervista (ANSA)

Kevin Spacey racconta le accuse di molestia in una nuova intervista (ANSA)

In una recente intervista condotta da Piers Morgan, controverso anchorman e giornalista britannico, Kevin Spacey non è riuscito a trattenere le lacrime.

Nei novanta minuti di conversazione, trasmetti sul canale YouTube del saggista inglese “Piers Morgan Uncensored”, il due volte premio Oscar ha discusso delle accuse di molestie che lo hanno colpito, nonché delle difficoltà finanziarie che sta affrontando in seguito alle spese legali che si è trovato costretto a sostenere.

Le spese legali e la casa pignorata 

In particolare l’attore 64enne ha rivelato di aver perso la sua casa a Baltimora, pignorata e venduta all’asta per inadempienza proprio questa settimana: “Dovrò tornare lì e mettere tutte le mie cose in un magazzino. Non so dove andrò a vivere”, ha rivelato in lacrime.

L’abitazione, dove abitava dal 2012 durante le riprese di “House of Cards”, serie tv nella quale ha interpretato il deputato Frank Underwood, è solo uno dei numerosi beni che ha dovuto sacrificare a causa delle ingenti spese legali. Quando Morgan ha chiesto spiegazioni sulle sue difficoltà finanziarie, Spacey ha spiegato che, nonostante sia riuscito a evitare la bancarotta, è ancora gravato da debiti per molti milioni di dollari. Ma Spacey ha ancora un barlume di speranza. “Cercherò di tornare in pista”, ha dichiarato, esprimendo la sua rabbia verso un sistema che, in seguito all’avvio dei processi, non gli ha lasciato scampo. Ad oggi, infatti, Spacey non è stato giudicato colpevole in nessuno dei processi che ha dovuto affrontare per le denunce che gli sono state rivolte da alcuni dei numerosi attori coi quali ha collaborato.

Il caso Anthony Rapp, dalla denuncia all’assoluzione

La carriera della star americana ha subito una brusca frenata già nel 2017, quando Anthony Rapp ha denunciato di essere stato aggredito dall’attore all’età di 14 anni. Anche se Spacey è stato successivamente dichiarato non colpevole dal tribunale di New York, altri 50 accusatori si sono fatti avanti, contribuendo al suo declino professionale.

In seguito alle accuse, il due volte premio Oscar ha affermato di aver vissuto “un momento molto, molto buio” quando lo scandalo è scoppiato, ma ha sempre negato le versioni di Anthony Rapp e di coloro che lo hanno accusati. Nel luglio dello scorso anno, inoltre, Spacey è stato assolto a Londra dall’accusa di aver aggredito sessualmente altri quattro uomini, ma nuove accuse continuano a susseguirsi e a pesare sul suo percorso giudiziario e cinematografico.

“Spacey Unmasked”, le nuove accuse in un documentario

Il 14 giugno, infatti, verrà rilasciato su Discovery+ il documentario "Spacey Unmasked", contenente le testimonianze di ulteriori dieci uomini che lo accusano di aggressione sessuale, ma anche l’intervista al fratello dell’attore, Randall Fowler, nella quale verrà esplicitato uno spaccato della loro difficile infanzia. Inoltre, Katherine Haywood, la produttrice del documentario, ha incluso nel girato le testimonianze di giovani attori dell'Old Vic Theatre di Londra e di alcune comparse di Hollywood.

A proposito dei suoi primi anni di vita, Spacey ha ammesso nel corso dell’intervista con Morgan di aver evitato per anni di parlare della sua vita privata e della sua sessualità, accusando la madre di non averlo difeso dalle vessazioni di carattere neo-nazista del padre.

In conclusione, nonostante le assoluzioni la carriera di Spacey ha subito un duro colpo. Dopo essere stato licenziato dal ruolo di Frank Underwood in "House of Cards", il celebre attore è stato sostituito da Christopher Plummer nel film di Ridley Scott "Tutti i soldi del mondo", per il quale si era guadagnato un ruolo da protagonista. La sua reputazione, ad oggi, rimane fortemente compromessa, impedendogli - in attesa di nuove sentenze e di nuovi processi - di riabilitare non solo la sua carriera, ma anche la sua via privata.