Lorena Piras, assunta a tempo indeterminato dopo l'annuncio della terza gravidanza

La 31enne di Macomer, saputo di essere incinta, aveva temuto di perdere il lavoro. Invece l'azienda le ha fatto "un bel regalo in vista del Natale. "

di MARIANNA GRAZI -
13 gennaio 2023
lorena piras

lorena piras

Quando ha scoperto di essere incinta per la terza volta, Lorena Piras, 31enne di Macomer (Nuoro), è stata per un attimo la donna più felice al mondo. La gioia immensa per la nuova maternità, però, dopo il momento iniziale, è stata offuscata da un pensiero: come l'avrebbe presa il suo datore di lavoro? Avrebbe potuto mantenere il suo impiego o sarebbe stata licenziata? Un timore, purtroppo, ancora molto comune tra le donne italiane, costrette troppe volte a scegliere tra carriera e famiglia. Piras però non si aspettava certo la risposta ricevuta dall'azienda. Tra pochi giorni darà alla luce il suo primo maschietto che arriva dopo due bambine, di 11 e 7 anni. Ma questa felicità è diventata ancora più grande quando alla lieta notizia se ne è aggiunta un'altra: il 22 dicembre, quando la 31enne era andata da poco in maternità, la Sardafuoco, piccola impresa di manutenzione e vendita di impianti a legna e pellet dove lavora come segretaria, le ha recapitato a casa un dono a dir poco inaspettato ma assolutamente gradito: un contratto a tempo indeterminato, al posto del precedente precario. "È stato un bel regalo in vista del Natale e dell'anno nuovo che stava arrivando - spiega all'ANSA Lorena -: quasi non potevo crederci essendomi fatta mille problemi per annunciare la mia gravidanza al titolare dell'azienda (Mirko Manca di 33 anni, ndr), anche se ho capito subito che non mi avrebbe ostacolata: quando gli ho parlato della mia gravidanza ha avuto una reazione di gioia e ho capito che il timore che avevo era solo un film che mi ero fatta io".

Lorena Piras è rimasta incinta per la terza volta, ma aveva paura di comunicare la bella notizia al suo datore di lavoro. Invece l'azienda le ha trasformato  il suo contratto precario in uno a tempo indeterminato (Ansa)

Una vicenda a lieto fine, anzi, a lieto inizio, che fa notizia in un momento in cui, invece, la gravidanza resta ancora un fattore discriminante, di rischio per le donne che, oltre a diventare madri, vorrebbero anche iniziare o proseguire la loro carriera di lavoro. "Spero che quello che è successo a me serva per aprire altre porte - aggiunge Lorena -, che imprenditori e donne nella mia condizione si incontrino in questo modo superando i pregiudizi verso le donne che fanno figli". Una speranza che si incontra, comunque, nella consapevolezza "purtroppo di essere una mosca bianca. La mia storia con il lavoro è nata a gennaio 2022, quando dopo anni che non lavoravo ho mandato il curriculum alla Sardafuoco: il mio sogno era diventare segretaria. Non ci speravo tanto a dire il vero, invece dopo una settimana mi hanno chiamata e assunto a tempo determinato con vari rinnovi fino al 22 dicembre, quando ho firmato il contratto a tempo indeterminato". L'arrivo del bambino, la sicurezza di avere ancora il suo posto alla Sardafuoco, fanno sì che la donna ora guardi con occhi nuovi al suo futuro, che appare positivo e radioso, pieno di soddisfazioni ancora da raggiungere, supportata dalla sua famiglia e dall'azienda. Ma Lorena, dal suo angolo di paradiso, vuole mandare un messaggio alle altre donne: "Io devo ringraziare Mirko, il mio titolare, che mette al primo posto il valore delle persone e ci tiene che chi lavora con lui possa realizzare i propri progetti di vita - sottolinea la 31enne sarda -. Mi sento di dire alle altre donne di non temere a comunicare al proprio datore di lavoro una gravidanza che non deve rimanere un sogno. Bisogna capire e far capire che si può conciliare lavoro e maternità, non dobbiamo aver paura di vivere a pieno la nostra vita". E chissà, magari la sua storia, come quella di Eleonora Sepe (assunta nell'azioenda toscana guidata da Simone Terreni al nono mese di gravidanza), potrebbe essere una piccola ma potente scintilla che dà il via al cambiamento, tornando a far sperare le donne nel 2023. "Si tratta una notizia bellissima per la Sardegna, ma purtroppo le cose non stanno cambiando. Si tratta piuttosto, e lo dico dal mio osservatorio privilegiato, di un fatto eccezionale - rimarca la Consigliera regionale di parità Tiziana Putzolu -. La storia di Lorena è bella perché siamo in presenza di una pluripara assunta a tempo indeterminato pur essendo di nuovo incinta, categoria vessata e discriminata sia nel pubblico che nel privato, e sottolineo il pubblico, che dovrebbe garantire i nostri diritti e invece non fa eccezione. A Macomer abbiamo avuto un piccolo imprenditore illuminato e spero che possa essere di esempio a tanti suoi colleghi. Mi auguro che la notizia di Lorena così ben amplificata dai media possa rappresentare un modello che potrebbe essere emulato e assorbito col passare degli anni".