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Le aziende a sostegno delle madri perché "Dare alla luce non ci faccia rimanere in ombra"

A Milano, durante "Mom Empowerment Day", organizzato dalla start up fiorentina Me First, si è parlato anche della difficoltà delle donne a conciliare famiglia e impegni lavorativi

di CAMILLA PRATO -
29 ottobre 2022
foto gruppo MeFirst

foto gruppo MeFirst

"Le imprese italiane continuano a perdere ogni anno migliaia di donne preparate e competenti per la difficoltà di conciliare vita e lavoro". Il campanello d'allarme suona, per l'ennesima volta, sulla questione del difficilissimo tra vita privata e attività lavorativa delle donne, o meglio, delle madri. "Per invertire il trend, la maternità dovrebbe essere accompagnata da programmi di training e supporto psicologico adeguati anche in azienda". Un obiettivo che si pone in prima persona Cristina Di Loreto, psicologa, psicoterapeuta (e mamma), fondatrice della start up fiorentina Me First che ieri, 28 ottobre, a Milano ha organizzato la prima edizione del Mom Empowerment Day.

L'importanza del "Mom empowerment" nel contesto della genitorialità

Cristina di Loreto, fondatrice di Me First

Secondo Me First – e non solo – i numeri che parlano della maternità in azienda sono sempre più preoccupanti. Nel 2019 in Italia circa 37.611 neo mamme hanno rassegnato le loro dimissioni dichiarando, in circa 21mila casi, che il motivo era l’impossibilità di conciliare la vita lavorativa con quella familiare. Nell’anno della pandemia sono state 96mila. Tra queste 4 su 5 hanno figli con meno di 5 anni. Ma il discorso su cosa voglia dire oggi essere madri non può prescindere da una riflessione più generale sull'essere genitori, sul ruolo anche del papà e quanto sia importante la sua figura come sostegno alla mamma e al suo benessere. "L’importanza del Mom empowerment in azienda si respira dai documenti che parlano del closing the gap e dalla necessità di agire sul mindset di ognuno di noi - dichiara ancora la fondatrice di Me First -. Il Global Gender Gap Report 2022 stima da 100 a 132 anni il tempo necessario a ridimensionare il gender gap nel mondo: siamo disposti ad attendere? O possiamo iniziare ad agire sulle nostre potenzialità e visioni? Come dico spesso 'Dare alla luce non dovrebbe mai farci rimanere in ombra', oggi invece ancora molte, troppe madri in Italia vivono i loro desideri al buio. Oggi abbiamo acceso un faro: esistono aziende che non lasciano le madri in ombra e le accompagnano in questo viaggio. E noi siamo onorati di poterlo fare insieme a loro". 

Le aziende virtuose che sostengono le mamme

Mom Empowerment Day

A Milano il primo " Mom Empowerment Day" organizzato dalla start up fiorentina Me First

"BIP si prende cura della genitorialità delle proprie persone – afferma Francesca Nava, HR senior specialist people caring & culture di BIP –. La collaborazione con i professionisti di Me First ci permette di aiutare concretamente i genitori a vivere meglio la propria vita e a sviluppare le proprie potenzialità attraverso strumenti efficaci applicabili nella quotidianità". "La maternità è un momento di apprendimento di competenze trasversali preziose” – dichiara invece Andrea Laudadio, head of TIM Academy e development -. In TIM siamo in una fase di cambiamento generazionale e puntiamo sull’ascolto delle nostre persone per individuare bisogni e opportunità. Per valorizzare le neomamme e il loro bagaglio personale di skill servono policy adeguate, azioni mirate di sviluppo e mentoring, e soprattutto azioni di cura, in parallelo con quelle che loro mettono in atto nella vita familiare, affinché possano coltivare il senso di appartenenza e il legame con l’azienda". Arianna Visentini, CEO della Società Variazioni Srl, esperta di change management e flessibilità organizzativa evidenzia poi che secondo il loro ufficio studi "sono le donne (con il 64%) ad avere una maggiore necessità di conciliazione in ottica work-life balance. E le donne fanno bene alle organizzazioni: studi dimostrano che più alta è la rappresentazione femminile nella fascia dirigenziale, maggiore è la probabilità di sovraperformance a livello di risultati e fatturato (McKinsey, 2020)". Fondamentale "Agire sulla cultura e il linguaggio, per accogliere tutti i momenti della nostra vita, compresa la genitorialità, valorizzando gli insegnamenti e le abilità acquisite" per Marco Gallo, managing director di HRC Community. "I genitori di oggi stanno crescendo gli adulti di domani – aggiunge Fabiana Festa group HR director Bialetti -. È responsabilità di tutti, aziende e istituzioni, favorire un ambiente in cui professionalità e genitorialità possano coesistere senza rinunce". Elena Cortesi, IT SR manager Barilla-GD&BT customers development commenta: "Da diversi anni Gruppo Barilla è impegnato nella diffusione di una cultura comune della genitorialità: con Winparenting offriamo alle nostre persone un supporto concreto nelle fasi di pre-congedo, congedo e rientro al lavoro con programmi di valorizzazione delle nuove competenze e di counseling individuali e di gruppo . Abbiamo pertanto aderito con entusiasmo a questa bellissima e importante iniziativa". "La visione di LinkedIn – interviene infine Marcello Albergoni, country manager-Linkedin italy - è quella di creare un’opportunità economica per ogni professionista nel mondo. Il programma di Cristina Di Loreto che sostiene e promuove le carriere al femminile, soprattutto nel momento della maternità, è in linea con la nostra filosofia di inclusione e valorizzazione delle professioniste nel nostro network".