Maternità surrogata "reato universale": oggi alla Camera inizia il dibattito. E le premesse dicono che sarà infuocato. In una settimana già complessa sul piano parlamentare, con l'informativa della ministra Daniela Santanché, gli
epiteti sessisti del sottosegretario Vittorio Sgarbi e il voto sul rinvio del Mes, si inserisce un altro
tema complicato.
Una coppia di donne con il figlio
Oggi, 4 luglio, a Montecitorio riprende l'esame della proposta di legge di Fratelli sulla maternità surrogata come reato universale. Il testo (
già passato in Commissione Giustizia) prevede che la “gestazione per altri” venga considerata
reato universale e, quindi, punibile in Italia anche se commessa all’estero. Le opposizioni si preparano a dare battaglia. A partire, intanto, da
due pregiudiziali di costituzionalità depositate per l'Aula e che puntano a dimostrare come l'ipotesi di perseguire un reato commesso in uno Stato estero (dove quella fattispecie è lecita) sia contrario ai principi della Carta. Una pregiudiziale è stata presentata da +Europa e un'altra dal Pd.
L'episodio con due mamme del celebre cartone "Peppe Pig"
Difficile pensare che le pregiudiziali possano avere qualche minima chance (se passassero si bloccherebbe l'iter del provvedimento) ma si profila, comunque,
un braccio di ferro tra maggioranza e opposizione.
Mamme gay, il pensiero di Giuliano Amato
Intanto, dopo che a Padova sono stati impugnati
una serie di atti di nascita di alcune mamme gay, a far discutere sono le parole del presidente emerito della Corte Costituzionale,
Giuliano Amato in una intervista a “Repubblica”. “Là dove
non c'è maternità surrogata - sottolinea - nelle coppie omosessuali femminili non vedo ostacoli al riconoscimento della genitorialità piena anche della madre non biologica. Nel diritto, in sostanza, dovrebbero poterci essere due mamme”.
Giuliano Amato nel 2022 con le insegne di presidente della Corte costituzionale (Foto: Wikipedia)
Non
due papà, visto che nel loro caso ci sarebbe il ricorso alla surrogazione gestazionale, vietata in Italia e che il centrodestra mira, appunto, a far diventare reato universale. “Questa è una conseguenza inevitabile”, sottolinea Amato anche perché nel caso della Gpa “secondo la stessa Corte Costituzionale il genitore intenzionale
può solo adottare, non riconoscere. Solo, così, rimane quel disvalore che gli ha dato l'ordinamento riconoscendola come reato”. Ma, intanto, contro
l'apertura al riconoscimento di due mamme si schiera il centrodestra. “Amato - attacca il senatore azzurro Maurizio Gasparri - pensa sempre di essere il capo sostanziale dell'Italia. Detta la linea alla Corte Costituzionale e vorrebbe imporre il
riconoscimento di figli di due madri, una linea che contrasta con il diritto naturale e con i principi fondamentali della Costituzione”.
Fratelli d'Italia propone di rendere la maternità surrogata reato universale
Anche associazioni come
Pro Vita vanno all'attacco: “Le parole di Amato sono gravissime e distorcono la realtà”. Bene la presa di posizione dell'ex presidente della Consulta, invece, per la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera,
Luana Zanella. “Il presidente Amato - sottolinea - pone una questione ormai ineludibile. La sua autorevolezza è
una sponda importante per chi si muove su questo solco”. E spiega: “C'è una distinzione fondamentale tra le coppie di donne che fanno ricorso alla
fecondazione eterologa e le coppie eterosessuali o gay che utilizzano la
Gpa. Le prime non infrangono l'ordine pubblico costituzionale e non sono punibili”.
La capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella (Facebook)
Ad andare all'attacco di Amato è, invece, il senatore di Azione-Iv
Ivan Scalfarotto: “Il pensiero che i bambini possano avere
diritti e posizioni giuridiche diverse sulla base del modo in cui sono stati concepiti è e resta un pensiero aberrante”.
Maternità surrogata, iniziativa della Lega a Bruxelles
Mentre nell'
Aula di Montecitorio inizia il dibattito, il tema della maternità surrogata arriva anche all’Europarlamento. “
Fermiamo il mercato dei figli” è il nome dell’evento di Pro Vita Famiglia in programma oggi 4 luglio a Bruxelles. L'obiettivo è discutere e proporre come passare dalla proposta di un
Regolamento europeo per il riconoscimento transfrontaliero della genitorialità a una vera e propria abolizione universale europea della maternità surrogata.
Una pratica che, spiega all'AdnKronos l'Eurodeputata della Lega
Alessandra Basso, “finirà per colpire nello specifico le donne, soprattutto quelle economicamente più deboli”. E prosegue: “Abbiamo deciso di organizzare questo evento al Parlamento perché ci sembra la sede più forte. Di queste cose bisogna discuterne in Europa, e noi lo faremo parlando soprattutto dei
rischi che sussistono dal
punto di vista etico e scientifico”. L'intento, prosegue Basso, è tenere alta l'attenzione sul tema della
maternità surrogata, “una compravendita di bambini che, da soggetto di diritto quali dovrebbero essere, si trasformano in mero oggetto”. Chiunque, conclude l'eurodeputata, “potrà recarsi al supermercato
a scegliersi l'incubatrice umana che gli permetterà di avere un figlio. Proprio come in un negozio”.