“Abbia compassione del popolo del nostro Paese”. Si rivolge direttamente a Donald Trump perché abbia pietà della comunità Lgbtq+ e dei lavoratori migranti senza documenti.
Durante il servizio di preghiera inaugurale, la reverenda Mariann Budde, vescova episcopale di Washington, ha tenuto un sermone molto particolare, che il presidente, parlando con la stampa dopo la messa, ha ammesso di non aver apprezzato ma anzi definendolo “non un buon servizio".
Il sermone di Mariann Budde: “Pietà per migranti e Lgbtq”
Un appello diretto affinché nel nuovo mandato Trump abbia un occhio di riguardo per le comunità di tutto il Paese prese di mira dalle politiche restrittive e discriminatorie della nuova amministrazione. “Ci sono bambini gay, lesbiche e transgender in famiglie democratiche, repubblicane e indipendenti, alcuni dei quali temono per la propria vita" ha detto dal pulpito della Cattedrale Nazionale di Washington la reverenda Budde, mentre il presidente sedeva impassibile in prima fila, accanto alla moglie Melania e al suo vice JD Vance.
Il sermone faceva parte di un servizio interreligioso più ampio, una tradizione del giorno successivo al giuramento alla Casa Bianca, a cui partecipano indifferentemente i presidenti repubblicani e democratici all'inizio del loro mandato. Nel servizio di martedì 21 gennaio, come di consueto, i presenti sono stati invitati a pregare per la nuova amministrazione, ma la funzione ha preso una piega più decisa e politica quando la vescova è salito sul pulpito per pronunciare l'omelia.
“Avete sentito la mano provvidenziale di un Dio amorevole e in nome di questo, il nostro Dio, vi chiedo di avere pietà del popolo del nostro Paese che ora è spaventato”, ha aggiunto Budde, facendo così cenno al discorso inaugurale di lunedì 20 gennaio, in cui il tycoon aveva ribadito che era stato per volere divino che si era salvato dal proiettile di un assassino (in riferimento al tentativo di attentato del 13 luglio, ndr) per “rendere di nuovo grande l'America”.
“La stragrande maggioranza degli immigrati non sono criminali” ha detto Budde in riferimento a uno dei cavalli di battaglia della politica di Trump, che già nel giorno di insediamento ha firmato una valanga di ordini esecutivi che, ad esempio, gettavano le basi per mantenere la sua promessa di deportazioni di massa dei migranti irregolari e dei richiedenti asilo. “Pagano le tasse, e sono buoni vicini. Sono membri fedeli delle nostre chiese, moschee e sinagoghe, dei gurdwara e dei templi. Il nostro Dio ci insegna che dobbiamo essere misericordiosi verso lo straniero, poiché anche noi una volta eravamo stranieri in questa terra”.
La reazione di Trump: “Estremista di sinistra e odiatrice”
Quando la reverenda ha terminato il suo sermone, Trump si è voltato e ha detto qualcosa a Vance, che ha risposto scuotendo la testa. Quando i giornalisti lo hanno intercettato all’uscita dalla cattedrale, alla domanda sul sermone – di fatto una critica pubblica al nuovo presidente – il tycoon ha detto di che non lo aveva trovato "troppo emozionante". "Non credo sia stato un buon servizio, no” ha proseguito mentre entrava alla Casa Bianca. "Potevano fare molto meglio”.
Questa mattina (italiana, ancora notte negli Usa) ha rincarato la dose, scrivendo sulla sua piattaforma Truth Social: "La cosiddetta vescova che ha parlato al Servizio di Preghiera Nazionale martedì mattina era una radicale di sinistra estremista e una mia odiatrice. È stata cattiva nel tono, e non convincente né intelligente... Lei e la sua chiesa devono delle scuse al pubblico!”.
Mariann Budde si è già scontrata con Donald Trump in passato, durante il suo primo mandato. Nel 2020, ha espresso indignazione per l'apparizione dell’allora 45° presidente davanti alla chiesa episcopale di St. John a Washington, dove aveva sollevato una Bibbia in difesa degli agenti federali avevano usato la forza per disperdere manifestanti pacifici, che protestavano per la morte di
George Floyd. Gli alleati del tycoon hanno già iniziato ad attaccare la religiosa per le parole usate nell’omelia. Il deputato della Georgia Mike Collins ha affermato che Budde, cittadina statunitense, "dovrebbe essere aggiunta alla lista delle deportazioni" per le sue critiche. Trump ha promesso come presidente di proteggere la libertà di parola degli americani.