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omofobia
La Corte Suprema del Brasile ha stabilito che gli insulti omofobi d'ora in poi potranno essere puniti anche con il carcere. La sentenza, emessa martedì 22 agosto, dopo il voto favorevole (9 sì e un no) è stata applaudita dai sostenitori e dagli attivisti per i diritti, visto il dilagare nel Paese Sudamericano della violenza contro la comunità Lgbtq+. Migliaia di cittadini, euforici dopo l'annuncio, sui social media hanno espresso la loro gioia per quella che ritengono una conquista di civiltà.
L'Associazione brasiliana di lesbiche, gay, bisessuali, 'travestiti', transgender e intersessuali (Abglt) ha intentato la causa perché venissero ulteriormente estese le tutele legali e ora esulta definendo la decisione "un risultato storico per la nostra comunità". È una "Vittoria contro la LGBT-fobia", ha scritto sui social la deputata transgender Erika Hilton.
Un terzo lo ritiene "Un risultato importante" ma anche "un segno di quanto sia arretrato il Brasile. La Corte Suprema ha dovuto equiparare la LGBTfobia agli insulti razziali/razzismo perché il Congresso si rifiuta di legiferare su questo argomento. La legge brasiliana semplicemente non punisce direttamente gli LBGTfobici!!!".
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Gli insulti contro la comunità Lgbtq+ sono ora equiparati ai discorsi d'odio di matrice razzista
Pari tutela di legge: omofobia punita col carcere
Una decisione storica, che pone i discorsi d'odio contro le persone omosessuali, lesbiche, trans*, bisex sullo stesso piano legale delle frasi razziste, che in Brasile erano già punibili con il carcere. Il giudice Edson Fachin, principale magistrato nel caso, ha dichiarato che la sentenza è un "imperativo costituzionale" per dare ai cittadini Lgbtq+ pari tutela dalla legge. Lo stesso tribunale aveva stabilito, già nel 2019, che l'omofobia è un reato, ma la sentenza precedente si riferiva solo agli insulti contro la comunità arcobaleno in generale e non ai singoli individui. Nello Stato i discorsi d'odio sono infatti punibili con pene detentive da due a cinque anni.
Già nel 2019 era stata approvata una misura che puniva l'omofobia in generale, non nei singoli casi
I crimini d'odio contro la comunità Lgbtq+
L'anno scorso i gruppi per i diritti hanno registrato 228 omicidi di appartenenti alla comunità nel Paese, più di 242, invece, secondo il Grupo Gay da Bahia, uno dei più alti tassi di morti violente al mondo. Il Brasile, che conta 214 milioni di abitanti, è il più letale al mondo per le persone transgender, secondo l'organizzazione Transgender Europe, con 1.741 persone trans assassinate dal 2008 al 2022. "Dobbiamo festeggiare, sì! È una vittoria contro la LGBTfobia", ha detto un utente sui social commentando la sentenza, mentre un altro ha aggiunto: "Ho vissuto finora per assistere a una decisione del genere. Il nostro popolo non si ferma".
Il Brasile ha uno dei tassi di omicidio di persone della comunità Lgbtq+ più alti al mondo