Brasile, la svolta del calcio contro il razzismo: club penalizzati con punti in meno in classifica

Sarà il primo Paese ad adottare questo regolamento. Esulta il presidente Rodrigues: "Qualsiasi atto di discriminazione dovrà essere punito anche dalla legge"

di EDOARDO MARTINI
16 febbraio 2023
Nazionale brasiliana di calcio

Nazionale brasiliana di calcio

Un calcio al razzismo. È questa la decisione della Confederazione calcistica brasiliana che ha deciso di sanzionare, togliendo punti in classifica, le squadre che commetteranno azioni discriminatorie. Sarà quindi il Brasile il primo Paese al mondo ad adottare nel proprio regolamento generale delle competizioni questa possibilità, con la speranza che altre federazioni seguano l'esempio verde-oro.

"Qualsiasi atto di razzismo o di discriminazione deve essere punito anche dalla legge"

In una nota la Federazione brasiliana ha comunicato ufficialmente che questi episodi avranno una ripercussione a livello sportivo già dalla fine di questo mese. "È la prima al mondo che scelto di punire un club sportivo in caso di razzismo: la novità entrerà in vigore già nella Coppa del Brasile, il prossimo 22 febbraio". Come recita il nuovo Regolamento Generale delle Competizioni, "è considerato estremamente grave l'atto discriminatorio praticato da dirigenti, rappresentati e professionisti di club, atleti, allenatori, membri dello staff tecnico, tifosi e squadre arbitrali nelle competizioni della CBF". Una volta segnalato il caso di razzismo, questo "verrà analizzato dal Giudice Sportivo" che deciderà in merito all'applicazione della perdita di punti al club incriminato". E non poteva mancare il commento del presidente della lega Ednaldo Rodrigues, che ha dichiarato: "Abbiamo deciso di andare oltre nelle sanzioni, togliendo punti a un club in una delle nostre competizioni. Oltre alle penalizzazioni sportive, bisogna fare in modo che qualsiasi atto di razzismo o di discriminazione non muoia solo in questo ambito, ma che i trasgressori siano anche puniti dalla legge".

La Federazione calcio del Brasile: al centro il presidente Ednaldo Rodrigues (Cbf)

La lotta precedente della Federazione verdeoro

Da sempre la Federazione brasiliana lotta contro il razzismo. Non a caso dopo un gravissimo episodio durante l'amichevole tra Brasile e Tunisia del 27 settembre scorso, attraverso un tweet, la lega verdeoro si espresse così: "Dopo il secondo gol del Brasile, una banana è stata lanciata verso Richarlison. La CBF rafforza la sua posizione contro la discriminazione e ripudia con veemenza l'ennesimo episodio di razzismo nel calcio". Anche in quell'occasione ci fu l'intervento a gamba tesa del presidente: "Ancora una volta, vengo pubblicamente per esprimere il mio rigetto. Questa volta l'ho visto con i miei occhi. Questo ci sconvolge. Dobbiamo sempre ricordare che siamo tutti uguali, indipendentemente dal colore, dalla razza o dalla religione. La lotta al razzismo non è una causa, ma un cambiamento fondamentale per cancellare questo tipo di criminalità dal pianeta. Insisto nel dire che le punizioni devono essere più severe".

La banana lanciata a Richarlison durante Brasile-Tunisia del 27 settembre 2022 (Marca)