Cos’è l’ormone “delle coccole”. Un alleato per affrontare la depressione post-partum

Lo studio dell’Università di Cambridge e del Baylor College of Medicine in Texas mette al centro il potenziale dell’ossitocina nel trattamento della salute psicologica delle madri

di CAMILLA PRATO -
9 luglio 2024
Una mamma abbraccia il proprio neonato

Una mamma abbraccia il proprio neonato

A volte farsi una ‘dose’ può davvero contribuire a stare meglio. Non siamo impazzite né vogliamo invogliare a fare uso di droghe, ma ci riferiamo ad una dose di ossitocina, nota come ormone “delle coccole”, che potrebbe essere la chiave per affrontare la depressione post-partum e rimettersi in forma dopo la gravidanza. Una volta sdoganata la questione – e ci stiamo ancora lavorando, per abbattere tabù e vergogna – è arrivato il momento di pensare anche a una soluzione. 

Una donna "coccola" il suo pancione
Una donna "coccola" il suo pancione

Stiamo parlando di quegli stati di profondo disagio psichico che si possono manifestare durante la gravidanza (e quindi si parla di Baby Blues), il parto e dopo la nascita del/della figlio/a. Secondo i dati del ministero della Saluta, il 10-15% delle puerpere va incontro ad un vero e proprio stato depressivo che non tende a scomparire spontaneamente come il “baby blues” e addirittura se si guarda alle madri non trattate, il 50% risulta di loro ancora depressa dopo 6 mesi e il 25% ancora dopo 1 anno. E ne parliamo senza giudicare chi si trova a vivere questa condizione, in modo che una comunicazione più attenta e meno moralista porti ad una consapevolezza più ampia del fenomeno e, di conseguenza, a prendersi cura in modo più efficace di chi ne soffre, senza che questa si senta in difetto o sbagliata o si vergogni anche solo ad ammettere le proprie difficoltà.  

La ricerca degli scienziati britannici e americani 

A fare la scoperta che potrebbe portare ad un’importantissima svolta nella vita di tante madri, anche future, è stato un gruppo di ricercatori, guidato da scienziati dell’Università di Cambridge e del Baylor College of Medicine in Texas, che hanno esaminato i geni di due ragazzi provenienti da famiglie diverse: pubblicati sulla rivista Cell, i risultati gettano le basi per un potenziale trattamento per la depressione postnatale. Finora gli esperti non sapevano esattamente cosa la scatenasse, nonostante una donna su dieci ne sia ‘affetta’ prima o dopo il parto. Ma, i ricercatori statunitensi e britannici hanno scoperto che le donne colpite potrebbero essere prive dei geni che consentono all’organismo di produrre l’ormone ossitocina.

L'ossitocina è chiamata anche "ormone delle coccole" e viene rilasciata anche durante gli abbracci
L'ossitocina è chiamata anche "ormone delle coccole" e viene rilasciata anche durante gli abbracci

“Questa ricerca ci ricorda che molti comportamenti che riteniamo interamente sotto il nostro controllo hanno una forte base biologica”, ha spiegato Sadaf Farooqi dell'Istituto di Scienze Metaboliche dell'Università di Cambridge. Entrambi i ragazzi presi in esame per lo studio erano affetti da obesità grave e soffrivano anche di ansia, avevano una diagnosi autismo e problemi comportamentali. Gli scienziati hanno scoperto che a ciascuno di loro mancava un singolo gene, noto come TRPC5. Anche alle loro madri mancava il gene, erano obese e avevano sofferto di depressione post-partum. Esaminando il gene mancante in studi sui topi, gli scienziati hanno poi scoperto che gli esemplari maschi con una forma difettosa del gene mostravano gli stessi problemi e le femmine mostravano comportamenti simili: quando sono diventate madri, hanno mostrato un comportamento simile alla depressione e una "compromissione della cura della prole", secondo quanto riportato dagli esperti. 

Cos’è l’ossitocina 

L'ossitocina viene prodotta nell'ipotalamo del cervello e secreta nel sangue dall'ipofisi. Alcuni studi hanno dimostrato che può avere anche proprietà ansiolitiche, cioè può aiutare a ridurre l'ansia. Precedenti ricercatori hanno anche scoperto che questo ormone, somministrato a persone con autismo tramite uno spray nasale, incentivava la socievolezza. Per quanto riguarda le donne in gravidanza l’ossitocina viene rilasciata durante il parto, l'allattamento e in risposta agli abbracci, contribuendo a stimolare il senso di attaccamento col figlio. Ed è utilizzata anche per l’induzione al parto. 

La depressione postnatale

Depressione post partum
Depressione post partum

In mancanza di quantità sufficienti, le neomamme possono faticare a legare con il proprio bambino, sperimentando intensi sentimenti di tristezza, ansia e stanchezza che di solito iniziano due o tre giorni dopo il parto e possono durare mesi. Altri sintomi includono insonnia, perdita di appetito, intensa irritabilità. In rari casi, si può sviluppare un disturbo estremo chiamato psicosi post-partum. I trattamenti esistenti comprendono la terapia del dialogo o gli antidepressivi tradizionali, che però possono impiegare settimane per fare effetto.

Ora gli esperti suggeriscono che lo sviluppo di nuovi farmaci a base di ossitocina potrebbe essere un modo per aiutare a combattere questi sintomi. “Abbiamo fatto un passo avanti nella comprensione della depressione postnatale, un grave problema di salute su cui si sa molto poco nonostante molti decenni di ricerca”, ha concluso la scienzata. “E, cosa molto importante, potrebbe indicare l'ossitocina come possibile trattamento per alcune madri affette da questa patologia”.