Caduta Assad, Yusra Mardini: "Ora spero di tornare a Damasco"

L’ex nuotatrice olimpica siriana era stata costretta a scappare dal suo Paese nel 2015, insieme alla sorella Sarah. La sua storia nel 2022 è diventata un film

di GIULIA DE IESO
9 dicembre 2024
Yusra Mardini, rifugiata siriana

Yusra Mardini, rifugiata siriana

La caduta del regime di Assad, in Siria, ha fatto il giro del mondo: a commentare la notizia, nelle ultime ore, è stata anche la nuotatrice olimpica Yusra Mardini. Siriana classe 1998, Mardini è stata costretta a fuggire dal suo paese nel 2015: “Non avrei mai pensato che in vita mia mi sarebbe stato possibile tornare a casa a Damasco, ma ora posso sperarlo", ha scritto la nuotatrice postando una storia sul suo profilo Instagram.

Sempre sui social, la nuotatrice ha lanciato un appello, chiedendo di non dimenticare "i più di 7 milioni di bambini che, in Siria, necessitano di aiuti umanitari". "Speriamo che le ultime scene che abbiamo visto - continua - significhino la fine di quasi 14 anni di bombardamenti, guerra e tirannia".

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La storia di Yusra Mardini

Nata a Damasco nel marzo 1998, Yusra Mardini ha iniziato a nuotare all'età di tre anni, insieme alla sorella maggiore Sarah. Dopo lo scoppio della guerra civile in Siria, Mardini in primis è entrata a contatto con una serie di spiacevoli avvenimenti che ha portato la sua famiglia a scappare dal paese: sia la piscina in cui la nuotatrice si allenava che la sua casa è stata distrutta dai bombardamenti. C'è stato però un evento chiave” che ha convinto definitivamente la famiglia Mardini a fuggire: mentre Yusra e Sarah stavano nuotando in una piscina, una bomba ha sfondato il tetto dell'edificio, cadendo in acqua ma non esplodendo, grazie a un difetto di fabbricazione. Nell'estate 2015 è iniziato così il lungo e difficile viaggio delle due sorelle per raggiungere l'Europa.

L'ex nuotatrice olimpica Yusra Mardini ai Giochi di Parigi 2024
L'ex nuotatrice olimpica Yusra Mardini ai Giochi di Parigi 2024 (Instagram)

Per raggiungere l'isola greca di Lesbo, Mardini si gettò in mare dal barcone in panne su cui viaggiava insieme a sua sorella, nuotando entrambe per far sì che il mezzo mantenesse l'equilibrio. Dopo oltre tre ore, il gruppo di profughi è riuscito a raggiungere la costa e a mettersi in salvo. Le due sorelle hanno trovato accoglienza in Germania, a Berlino, ricevendo anche la cittadinanza tedesca. Là Yusra ha iniziato di nuovo ad allenarsi, tanto da riuscire a partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016 nella squadra degli Atleti Olimpici Rifugiati, di cui è stata portabandiera anche alle Olimpiadi di Tokyo. 

La storia della fuga di Yusra e sua sorella Sarah nel 2022 è diventato un film, "Le nuotatrici", disponibile su Netflix.