Bisogna prima di tutto ricordare che l'abuso domestico include l'abuso fisico, verbale, sessuale, finanziario, psicologico ed emotivo e designa, inoltre, tutti i comportamenti coercitivi e di controllo, stalking e molestie online.
Le nuove policy di Kellanova
L'obiettivo della compagnia, che in Italia si attesta tra le prime aziende ad adottare questa misura non ancora codificata dal diritto del lavoro, è quello di promuovere un ambiente lavorativo sempre più inclusivo e sicuro per tutti i dipendenti.
Inoltre Kellanova supporta i propri dipendenti vittime o sopravvissuti alla violenza domestica garantendo fino a dieci giorni di permesso retribuito aggiuntivo e una maggiore flessibilità lavorativa, condizioni essenziali per chi si trova ad esempio nella situazione di dover partecipare ad un appuntamento con un avvocato e la ricerca di un alloggio alternativo o prendersi cura dei propri figli in una circostanza così delicata.
I giorni di congedo sono gestiti in maniera confidenziale, senza la necessità da parte del dipendente di dover fornire una giustificazione dettagliata per l'assenza.
Ma non è tutto qui. Il programma di assistenza aziendale prevede anche la possibilità di usufruire di un servizio di consulenza confidenziale che offre counselling e sostegno specialistico in modo gratuito, a cui si può accedere online o telefonicamente 24 ore su 24, sette giorni su sette.
A questo si aggiunge il supporto legale, con il pagamento della prima ora di assistenza forense, e il supporto finanziario grazie ad un contributo una tantum per sostenere eventuali spese per aprire un nuovo conto bancario o qualsiasi altra attività che possa garantire sicurezza finanziaria al dipendente.
L'unione fa la forza!
Sulla nuova policy è intervenuta anche la HR Business Partner Italy di Kellanova, Vittoria Mazzanti: "In Kellanova ci impegniamo a creare un posto a tavola per tutti e sosteniamo, nel rispetto della confidenzialità, i dipendenti che hanno subito o stanno subendo abusi domestici. Agiamo in maniera intenzionale per creare un ambiente di lavoro sicuro e protetto, consapevoli che chiunque può essere vittima di violenza, a prescindere dalle differenze di genere, di età o dal contesto socioeconomico e culturale, e che questo ha un grave impatto sulla fiducia, l'autostima e le capacità lavorative di una persona". E ha aggiunto: "Continuiamo a rafforzare la nostra leadership in ambito di equità, diversità e inclusione con l'obiettivo di fare la differenza a favore non solo dei nostri dipendenti, ma della società in generale". La stessa HR ha poi voluto sottolineare come l'unione faccia davvero la forza: "Abbiamo unito le forze con l'organizzazione WeWorld supportando il progetto "Spazio Donna WeWorld" che promuove l'empowerment femminile e aiuta le donne vittime di violenza e in situazioni di difficoltà. Insieme abbiamo supportato circa 20 beneficiarie nell'area di Milano in percorsi di reinserimento lavorativo.La lotta alle discriminazioni e alla violenza di genere ci riguarda tutti e unendo le forze con tutti gli attori coinvolti - istituzioni, enti del terzo settore, aziende peers e società civile - possiamo fare la differenza a favore di una società più inclusiva".
La collaborazione con WeWorld
I dati sulla violenza domestica sono allarmanti e confermano che essa avviene statisticamente più frequentemente contro le donne. Basti pensare che in Italia una donna su tre subisce violenza almeno una volta nella vita e solo poco più dell'11% delle vittime denuncia, mentre quasi il 40% non parla con nessuno di quello che ha subito.
In questo contesto drammatico, oltre alle nuove policy adottate a favore dei dipendenti, Kellanova in Italia ha collaborato con WeWorld, organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni con progetti di cooperazione allo sviluppo di aiuto umanitario attiva in 27 paesi compresa l'Italia, unendosi al progetto "Spazio Donna WeWorld".
L'obiettivo è quello di aumentare l'empowerment femminile e aiutare le donne vittime di violenza di genere. In questo primo anno, la compagnia ha contribuito a supportare circa 20 beneficiarie nell'area di Milano in percorsi di empowerment occupazionale e reinserimento lavorativo, garantendo a ciascuna di loro un ciclo di cinque incontri formativi della durata di due ore.