
Andrea e Mirco Tomassini
"Io e Andrea portiamo avanti una battaglia di civiltà non solo per noi ma per tanti che sono nella nostra stessa situazione. Vogliamo che partano i tavoli istituzionali già previsti, con progetti di inclusione sociale e autonomia”. A parlare è Mirco Tomassini, papà di un giovane umbro – anzi perugino doc – di 19 anni, talentuoso musicista nonostante su di lui, quando non era ancora nato, si sia abbattuta una disgrazia: era ancora in pancia quando è stato colpito da ischemia prenatale.
Fin dall’inizio sono stati esclusi deficit intellettivi, perché l’ischemia era avvenuta negli ultimi mesi di gravidanza, andando quindi a colpire più l’aspettò motorio. Se il corpo di Andrea era costretto tra tutori e immobilità, la sua mente era ed è tutt’altro che ferma. "A 2 anni fu sottoposto a un test dell’intelligenza in cui ottenne 100 su 100 di risultato. A due anni e mezzo ha iniziato a leggere, le lettere dell’alfabeto e le note – prosegue Tomassini –. Gli era stata regalata una piccola tastiera e lui da quel momento ha iniziato a scoprire la musica, la passione più grande".
“Con questa canzone ho voluto trasmettere la forza di volontà, la determinazione che metto nell’affrontare i problemi della vita – racconta il 19enne perugino –. Con questa è arrivato un bel successo, non mi conoscevano più solo a Perugia ma in tutta Italia, grazie anche alla stampa che si è interessata alla mia storia”. In questo brano si scopre l’anima immensa, nobile, solidale di Andrea, che ha voluto trasmettere un incitamento, ha voluto fare di forza agli altri in un momento di difficoltà per tutti. Il secondo singolo si intitola Il tempo di un secondo. Attraverso la musica il ragazzo racconta la sua vita, come concepisce l’esistenza interiore ed esteriore, è uno strumento di cui si avvale per la sua passione ma anche per trasmettere messaggi importanti.
La sua famiglia, invece, deve pagare personalmente un operatore sociale che, tre ore alla settimana, lo porta in giro. Perché del diritto ad una vita in autonomia ma anche all’indipendenza – compreso il ‘dopo di noi' – il 19enne e tanti altri come lui non possono godere. "C’è una deliberazione regionale che risale al 2022 - rincara papà Tomassini -. È stato previsto un tavolo istituzionale che si occupi di queste cose ma ancora non si è mai riunito!". Suo figlio è considerato un simbolo della città ed è amico di molti rappresentanti politici, compresa la stessa governatrice Tesei. "Ma oltre alla facciata c’è un lavoro da fare, per lui e per i ragazzi come Andrea. E siamo motivati a fare pressione per questo".
L’angelo di Perugia
"Da credenti è come se Dio ci avesse dato una missione, attraverso la vita di nostro figlio – sottolinea Tomassini senior –. La fede ci aiuta tantissimo ad affrontare le molte difficoltà della vita".L’ischemia prenatale: "Sembrava una punizione ingiusta"
"All’inizio l’abbiamo presa male, l’abbiamo sentita come una punizione ingiusta, non tanto nei confronti miei o di mia moglie – spiega Mirco ripercorrendo il momento della scoperta dell’ischemia prenatale – quanto in quelli di nostro figlio. Non pensavamo fosse giusto che un’anima innocente dovesse venire al mondo già con queste difficoltà". La diagnosi è arrivata verso il 7° mese. La terribile notizia piove giù come una frana sui coniugi Tomassini, tre giorni dopo la nascita, "nel giorno di Sant’Andrea (il 30 novembre 2003, ndr)" aggiunge emozionato il papà. "L’indice di Apgar era fermo a 6 e per scrupolo fu fatta una nuova ecografia celebrale che evidenziò l’ematoma. I medici ci dissero che i ‘danni’ di questo blackout si sarebbero visti col tempo, cosa avrebbe comportato lo avremmo scoperto nel corso della crescita".
Il giovane Tomassini a 17 anni è stato iscritto nell'Albo d'Oro della città di Perugia. Qui la premiazione per mano del sindaco Romizi
La passione per la musica e i due singoli
Dalla pianola da bambini al pianoforte è stato breve il passo, e a 4 anni Andrea ha iniziato a saltare su quei tasti bianchi e neri come nella vita reale non riusciva a fare. Ma lì, tra le note dello spartito, poteva nuotare o danzare leggero, scoprendo uno spazio di libertà dove niente e nessuno poteva incatenarlo. O fermare i suoi sogni, che sono tanti, grandi, come qualsiasi ragazzo della sua età. A 8 anni compone il primo singolo musicale, e a 16, durante il lockdown per il Covid, inizia a scrivere anche i testi delle canzoni. Mai Mollare, la prima canzone, arriva dopo l’ultima operazione al Bambin Gesù di Roma, nel 2020.
Il 19enne perugino al pianoforte. In autunno dovrebbe uscire il suo terzo singolo
La richiesta alle istituzioni
Andrea si è diplomato al liceo delle Scienze Umane di Perugia con voto 100 e lode e ha iniziato Lettere Moderne all’UniPg. "Voglio frequentare", ha detto ai genitori. Ed è così che è stato avviato per la prima volta con l’ateneo un trasporto per disabili, che sono stati messi in moto altri servizi, anche per l’accompagnamento e il tutorato agli studenti. "Ma quello che volgiamo, e ho recentemente incontrato il garante regionale per i disabili, è far partire un tavolo istituzionale che pensi a questi ragazzi, a progetti di vita indipendenti, di inclusione sociale. Che non c’è - afferma il padre -. Dopo i 18 anni c’è una specie di abbandono. Perché sono diventati maggiorenni pensano che i problemi siano scomparsi?". Per aiutarli ad avere una vita il più possibile normale, "per permetterci di andare a prendere un gelato quando vogliamo, con gli amici, in libertà" c’è bisogno di servizi che invece non ci sono. "Chiedo alle Istituzioni del mio territorio di ascoltarci, di darci la possibilità di realizzare i nostri sogni" afferma Andrea.
Andrea Tomassini con mamma e papà