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Avere genitori dello stesso sesso "libertà negata ai figli? Ragionamento stupido e ipocrita"

Maria Sofia Federico e Claudia Dorelfi, ex concorrenti de "Il Collegio", discutono a distanza sul tema. Attacco diretto o scambio di opinioni?

di LAVINIA BENI E MAFALDA CHIOSTRI -
1 ottobre 2022
collegiali

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Omogenitorialità sì, omogenitorialità no. A discutere sui figli nati da una coppia di genitori dello stesso sesso, questa volta, sono state due vecchie – si fa per dire vista la loro giovanissima età – stelle de "Il Collegio" (docu-reality trasmesso da Rai 2 e giunto quest'anno alla settima edizione). Le protagoniste del dibattito a distanza sui social sono le 17enne Claudia Dorelfi, presente nella quarta edizione, e Maria Sofia Federico, della sesta.

"Normalizzare l'anormalità"

"Le sue affermazioni sono completamente sbagliate. Da ex collegiale come lei mi sono sentita chiamata in causa" inizia così lo sfogo di quest'ultima, che con espressione seria si rivolge ai suoi followers per commentare le affermazioni dell'altra. Sono parole "da grande", ben più adulte della sua età, allo stesso tempo consapevoli e arrabbiate quelle che pronuncia, con una voce che però lascia trasparire la sua giovane età. La 17enne, molto attiva sui social sopratutto per le tematiche di tipo sociale, contesta attraverso la sua pagina Instagram l'intervento di Claudia.

Claudia Dorelfi ha partecipato alla quarta edizione de "Il Collegio"

Tutto nasce da uno "stitch" da parte di Dorelfi su un video di TikTok pubblicato da una coppia omosessuale che, attraverso le immagini dei figli, espone i propri timori per la loro crescita e per come nella società odierna l'avere due padri venga ancora visto come qualcosa di sbagliato. "Non ho nulla contro le coppie omosessuali, non ho dubbio che diano tanto amore. Ma si sta normalizzando qualcosa che non sarebbe normale, in quanto un bambino dovrebbe stare con una madre e un padre per avere il diritto di scegliere." Questo il primo commento della ragazza.

La replica di Maria Sofia

 
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A controbattere quest'affermazione è Maria Sofia: "Se è per questo un bambino non sceglie di crescere in una coppia eterosessuale. Quindi buttarla sul piano della libertà negata è stupido e ipocrita." E ben sicura delle sue idee prosegue: "Lo standard di normalità di cui parla è stato smentito da decenni di studi scientifici. I figli delle famiglie arcobaleno vengono su esattamente come gli altri. Anche se siamo nati da un padre e da una madre, non significa che solo loro siano in grado di farci da genitori".

Adozioni e discriminazioni

Maria Sofia Federico

Maria Sofia Federico ha partecipato all'edizione numero 6 del "Collegio"

Altro problema, secondo Claudia, è che quando due uomini o due donne adottano un bambino, non pensano al fatto che, quando andrà a scuola, i compagni di classe lo prenderanno in giro per ignoranza. Non è della stessa opinione Maria Sofia, la quale ribatte: "Sono proprio convinzioni come queste a generare la situazione di cui si sta lamentando. Non è corretto sottolineare che le coppie "normali" hanno difficoltà ad adottare un bambino a causa  delle coppie omosessuali. Al posto di prendersela con la burocrazia italiana, se la prende con loro". Prosegue poi sottolineando che quella di Claudia non è un opinione, bensì una discriminazione: concordare con il pensiero di Dorelfi equivale a togliere a delle persone la possibilità di avere una famiglia. Nonostante i toni forti e duri utilizzati, Federico non vuole che i suoi follower a vadano a insultare l'altra 17enne, ma spiega che il suo stesso intervento non voleva essere un attacco ma un invito a riflettere: "Un'influencer con il suo potere mediatico non può permettersi di sparare stupidaggini simili e quindi ha bisogno immediatamente di essere ripresa. Credo sia fondamentale impedire con tutti i mezzi disponibili di alimentare un clima d'odio". Dai seggi politici a quelli di scuola, l'omogenitorialità interessa e agita anche i più giovani, che invece che in Parlamento ne parlano su TikTok e su Instagram. Ma si sa, i ragazzi comunicano sui social, riuscendo così forse meglio degli adulti ad ancorarsi alla realtà dei fatti.