Giulia Lamarca, 13 anni fa l’incidente: “Una data che porta con sé incubi e pensieri, ma oggi sono grata della mia vita”

“Avevo pensato di tatuarmi un piedino per ogni mese che non tornavo a camminare, col tempo ho capito che non era una buona idea”. Giulia Lamarca ricorda l’anniversario dell’incidente che le ha cambiato la vita, quel 6 ottobre 2011

7 ottobre 2024
giulia lamarca

Giulia Lamarca, travel blogger e influencer

Sono passati 13 anni da quando la sua vita è cambiata drasticamente, in una manciata di secondi. Era il 6 ottobre 2011 quando Giulia Lamarca, nota influencer e travel blogger, cade da uno scooter e si rompe la schiena, da allora vive in carrozzina. Con essa, grazie all’aiuto del compagno, viaggia per il mondo non senza le difficoltà e i limiti che le si presentano a causa delle barriere architettoniche e culturali che sono dure da abbattere. Dei suoi viaggi e delle difficoltà ne parla molto con i suoi follower, per sensibilizzare sul tema e combattere quelle battaglie che la toccano in prima persona. 

Ieri, 6 ottobre, è stato l’anniversario dell’incidente e Giulia Lamarca ha voluto ricordarlo con un video ironico e parole piene di forza, che guardano al futuro senza dimenticare ciò che è stato.

“Questo è un tatuaggio all’henné che avevo provato a farmi – racconta nel video mostrando alle spalle una serie di impronte di piedi disegnate sul suo corpo – perché all’inizio ci credevo così tanto che sarei tornata in piedi, che ho pensato di tatuarmi un piedino per ogni mese che non tornavo a camminare. Poi sono passati tanti mesi e ho capito che era una ca***ta”. 

A quest’ora, fa notare lei stessa, avrebbe 156 piedini tatuati sul corpo se avesse continuato.

"Sarò sincera – scrive sui social – questa volta non avevo voglia di fare un video strappalacrime dove vi dico come la mia vita è cambiata e cosa ho imparato. Ma allo stesso tempo, la verità è che tutta questa settimana, come ogni anno, ho avuto incubi e pensieri più negativi finché ieri ho detto: “già sta per arrivare domani”.  Sono felice nella mia vita, sto bene, sono grata per quello che ho… Ma il 6 ottobre rimarrà per sempre quella data che porta quel sapore che non so descrivervi, del “già è successo oggi”. Il passato ormai neanche più lo ricordo, il rancore e la rabbia del “perché a me” non esistono più, c’è solo quella consapevolezza/tristezza che la vita è così: ti dà e ti toglie… sta a te capire che fare con quello che rimane! Attualmente direi che la vita mi sta dando molto, vorrei fare un elenco lunghissimo di persone a cui sono grata, ma è troppo intimo cercare di spiegarvi il perché di tutto. Ma devo dire che sono grata di come la mia vita si sia di nuovo costruita da quel giorno in poi”.