Nelly Cheboi è l’eroe dell’anno 2022 della Cnn. La donna che nel 2019 ha lasciato un redditizio lavoro di ingegneria di software a Chicago per creare laboratori informatici per gli scolari kenioti, è stata selezionata dagli elettori online tra i 10 migliori eroi della Cnn di quest’anno e ha ricevuto il premio per questo motivo: l’organizzazione no profit di Cheboi, “TechLit Africa”, ha fornito a migliaia di studenti nelle zone rurali del Kenya l’accesso a computer donati e riciclati e, quindi, la possibilità di un futuro migliore.
Come “Cnn Hero of the Year”, Cheboi riceverà 100.000 dollari per espandere il suo lavoro, inoltre a tutti i dieci migliori eroi sarà dato un premio in denaro di 10mila dollari e, per la prima volta, sovvenzioni aggiuntive, formazione organizzativa e supporto da “The Elevate Prize Foundation” attraverso una nuova collaborazione con Cnn Heroes. Cheboi sarà anche nominata vincitrice dell’Elevate Prize, che include una sovvenzione di 300.000 dollari e un supporto aggiuntivo del valore di 200.000 dollari per la sua organizzazione no profit.
Cheboi, oggi 29enne, è cresciuta in povertà a Mogotio, una cittadina rurale del Kenya. “Conosco il dolore della povertà” dice durante il gala di premiazione a cui ha partecipato insieme alla madre. “Non ho mai dimenticato com’era con il mio stomaco che si agitava a causa della fame durante la notte” confessa la donna. E aggiunge: “Guardando la povertà in casa, guardando la comunità e la sofferenza, è diventato subito chiaro che dovevo fare qualcosa”. Cheboi, da bambina, infatti, vedeva la madre single, che aveva appena completato la quinta elementare, lavorare instancabilmente in modo che lei e le sue tre sorelle potessero frequentare la scuola.
Cheboi ha frequentato il college con una borsa di studio negli Stati Uniti, ha svolto lavori saltuari per mantenere la sua famiglia e ha scoperto la sua passione per l’informatica. Secondo lei, l’alfabetizzazione informatica le permette di fare un lavoro che le piace e di aiutare gli altri. “Quando ho scoperto l’informatica, me ne sono innamorata. Sapevo che questo è qualcosa che volevo fare come carriera e portarlo anche nella mia comunità” dice.
Oggi, infatti, offre a 4.000 bambini la possibilità di un futuro migliore attraverso la sua organizzazione no profit, “TechLit Africa”. L’organizzazione, il cui nome è l’abbreviazione di “Technologically Literate Africa”, utilizza computer riciclati per creare laboratori tecnologici nelle scuole del Kenya rurale. “Mi sento così soddisfatta nel vedere bambini di 7 anni che digitano la tastiera del pc, sapendo che io ho imparato meno di cinque anni fa” dichiara la donna che ha fatto breccia nelle aziende del settore e nel 2018 ha cominciato ad accettare computer riciclati. Ha iniziato in piccolo, portando le macchine in Kenya in bagagli da stiva e gestendo lei stessa le tasse e le tasse doganali. “A un certo punto, stavo portando 44 computer e ho pagato più per il bagaglio che per il biglietto aereo” ricorda.
“TechLit Africa” ora collabora con compagnie di trasporto e spedizioni per trasportare i computer donati. L’hardware donato viene cancellato, rinnovato e distribuito alle scuole partner nel Kenya rurale, dove gli studenti dai 4 ai 12 anni ricevono lezioni quotidiane e frequenti opportunità di imparare da professionisti e acquisire competenze che aiuteranno a migliorare la loro istruzione e prepararli per futuri lavori. L’organizzazione attualmente serve 10 scuole e, all’inizio del prossimo anno, Cheboi spera di collaborare con altre 100. “La mia speranza è che quando i primi ragazzi di TechLit si diplomeranno al liceo, saranno in grado di trovare un lavoro online perché sapranno programmare, sapranno fare graphic design, sapranno fare marketing” dice Cheboi. E aggiunge: “Il mondo è la tua ostrica quando sei istruito. Portando le risorse, portando queste competenze, stiamo aprendo a questi bambini il mondo”.