Per diritto all’oblio oncologico Carolina Marconi va fino in Parlamento. L’attrice e showgirl, nota per la sua partecipazione al reality show Grande Fratello, da tempo porta avanti una battaglia a cui tiene tantissimo: il riconoscimento del diritto all’oblio oncologico.
La 45enne, come tante altre donne italiane, è un'ex paziente guarita dal cancro. Ha affrontato e vinto la battaglia contro il tumore al seno, sempre con il sorriso, condividendo i momenti difficili con i tanti fan (oltre 350mila su Instagram) e potendo contare sull’appoggio del compagno Alessandro Tulli e della famiglia. Proprio Tulli l’ha accompagnata in Parlamento per quello che la showgirl definisce “un giorno significativo” per la sua vita. E per quella di tante persone: "Siamo moltissimi, più di un milione guarite in Italia e credo di non sbagliare a dire che tutti noi desideriamo solo guardare avanti”.
Da vera guerriera, l’ex gieffina dice: “Abbiamo sconfitto un tumore - e vi assicuro che non è una passeggiata - vogliamo solo vivere il nostro dopo. Credo che ci meritiamo di avere indietro la nostra vita, dopo quello che abbiamo passato”. Secondo la showgirl, gli ex pazienti oncologici devono avere gli stessi diritti delle altre persone. “Meritiamo di poter comprare una casa in cui vivere, proteggerci come tutti dagli imprevisti e sì, anche diventare genitori” sottolinea.
Quindi precisa: “Io capisco le ragioni dietro all’obbligo di dichiarare la malattia, ma la medicina ha fatto enormi passi avanti e il tumore non è più una condanna a morte. C’è un dopo. E lo Stato italiano dovrebbe consentirci di viverlo”. Marconi, con queste premesse, il 21 giugno, accompagnata dal compagno, è stata in Parlamento. Per l’esattezza alla Camera di Deputati per presentare la proposta di legge sul diritto all’oblio oncologico.
“Credo che in questi casi così delicati non debba esserci un colore politico ma la compattezza di squadra e l’essere uniti verso un unico obiettivo” sostiene la showgirl. E aggiunge: “E’ importante per noi italiani e per il nostro futuro, confido nel mio paese, l’Italia, e sono convinta che seguirà presto l’esempio degli altri Stati che hanno già aderito a questa norma: basta discriminazioni”.
Oblio oncologico, la proposta di legge
Si tratta di una proposta di legge bipartisan per tutelare i diritti di chi ha sconfitto il cancro ma è costretto a dichiarare di essere stato malato per avere accesso ad alcuni servizi, tra cui quelli assicurativi, creditizi, e bancari. La norma sull'oblio oncologico, adottata già in altri paesi europei e sollecitata dall'Unione europea, abolirebbe l'obbligo degli ex-malati di patologie di natura oncologica di fare menzione della malattia nella compilazione dei moduli per fare richiesta di alcuni servizi o prestazioni.Alla Camera di deputati il testo è stato presentato dalla prima firmataria Maria Elena Boschi di Italia Viva che ci ha lavorato con Vanessa Cattoi della Lega e il Pdl (in cinque articoli). La proposta è già in una fase avanzata dell'iter, visto che nei prossimi giorni sarà depositato il testo unico e dovrebbe approdare in aula a luglio. “Chi è guarito si merita un futuro, un prestito, un mutuo, o di poter adottare. C’è una pressione che arriva dalle associazioni dei malati e dal mondo della scienza” dichiara Boschi. E aggiunge: “Abbiamo voluto fin dall'inizio che fosse una proposta bipartisan, perché crediamo sia importante raggiungere il risultato e non rivendicare una bandierina di partito. Siamo incoraggiati dal supporto che il governo ha detto di voler dare alla proposta e mi auguro che ci sia un voto all'unanimità”. Per l’onorevole Boschi, quindi, si tratta di una discriminazione “che esiste e si deve superare”. Pensiero simile della collega deputata leghista. “Su certe battaglie dobbiamo essere uniti. Dobbiamo dare la possibilità al malato di dichiararsi guarito. Hanno già avuto la forza di vincere la malattia e non possono avere accesso limitato a dei servizi” sostiene Cattoi. Poi prosegue: “Come coordinatrice dell'intergruppo parlamentare ‘Insieme per un impegno contro il cancro’ ritengo utile ribadire che sarà necessario mantenere, a mio avviso, tutte le tutele giuslavoristiche. E "anche per gli ex pazienti che necessiteranno comunque nella loro vita di maggiori controlli sanitari” rimarca la deputata Secondo la leghista “il tema dell'oblio oncologico deve essere affrontato al meglio, e questa proposta sarà un'occasione per mettere in campo la buona politica e per offrire ai malati oncologici di vivere una vita lunga, soddisfacente e senza discriminazioni e ostacoli iniqui”.Visualizza questo post su Instagram