Eutanasia, aborto, comunità Lgbtq+. E ancora, dipendenze da droga e alcol, depressione e autolesionismo:
Papa Francesco alla Gmg in Portogallo torna a
parlare con i giovani di tematiche sociali.
L'invito a essere felici
Migliaia di giovani cattolici alla Gmg di Lisbona, in corso dall'1 al 6 agosto
Al
pranzo della Nunziatura, il 4 agosto, il Santo Padre ha incontrato 10 ragazzi e ragazze che partecipano alla
Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, provenienti da tutti i continenti.
"Siate felici - ha detto Francesco ai ragazzi - perché i Santi sono tutti felici non c'è un Santo triste". E ancora: l'invito a "difendere la vita, sempre", coinvolgendo le "persone alla vita nonostante le difficoltà e i problemi", "coltivare il dialogo con gli anziani", "andare avanti con gioia e speranza". E con una espressione calcistica ha esortato i ragazzi a "essere portieri" per parare i gol dei dispiaceri.
La Via Crucis dei giovani tra dipendenze e depressione
Tra i quali ci sono anche gli abissi della
depressione, l'autolesionismo, il timore "di non resistere alla
droga, alla pornografia, all'alcol", la "terribile sensazione" di non poter essere se stessi in una "
tirannia del corpo giusto", dove ciò che conta sono i selfie e i post e i successivi like. Sono questi alcuni dei tanti i dolori che i giovani arrivati a Lisbona per l'evento (in corso dal 1° agosto fino a domenica 6) confidano al Papa attraverso le meditazioni e le testimonianze della Via Crucis celebrata al parco Eduard VII. I ragazzi, a cuore aperto, confessano le loro vie crucis quotidiane "in una terra di specchi dove
ciò che conta è l'apparenza, l'immagine".
Papa Francesco accarezza una bambina. Il Santo Padre è in Portogallo per la Giornata mondiale della gioventù
"Soffriamo di ansia e depressione, problemi alimentari,
burnout. A volte ci chiediamo chi siamo e se vale la pena vivere la vita", si legge nei testi delle 14 meditazioni. "È una grazia e una benedizione aver vissuto quest'esperienza", dice
Clara, peruviana di 24 anni.
Sebastiano, 28 anni, racconta invece una frase che gli è rimasta impressa: "La fede è impopolare ma è coerente".
Maria Magdalena, 30 anni, dalla Guinea Equatoriale era accanto al Pontefice e ha gli occhi pieni di gioia. Ma a chi le chiede cosa si siano detti lei risponde: "Non è un segreto di Stato ma un segreto del cuore. Non lo posso dire".
Aborto e sessualità
I temi dell'aborto e dell'eutanasia, la cultura dello scarto, l'appello ad aiutare sempre gli altri, il dolore per le guerre: sono alcuni dei temi che sono stati affrontati durante il pranzo che Bergoglio ha avuto in Nunziatura con dieci giovani, tre dal Portogallo, una dal Perù, una dalle Filippine, una ragazza dalla Guinea Equatoriale; e ancora Usa, Palestina, Colombia, Brasile. Come detto si è parlato di interruzione di gravidanza: il Santo Padre cita infatti, tra i possibili disagi cita il
pentimento per un aborto, deciso per paura e nella convinzione che "il bambino non era ancora una persona".
Pellegrini portoghesi alla Gmg
E poi "Non è vero che
il sesso sia un tabù alla Gmg. Non lo è per i giovani e nemmeno nell'insegnamento che la Chiesa vuole dare sulla sessualità - sostiene don Benito Giorgetta, già docente di Teologia morale della sessualità e Bioetica dell'Istituto Teologico Abruzzese-Molisano di Chieti -. La Chiesa ha il coraggio di presentare la sessualità come senso di responsabilità e
rispetto della persona umana. E per poter parlare ai ragazzi di rapporti prematrimoniali, di
anticoncezionali, "prima annuncia dei valori e poi dà delle spiegazioni che sembrano delle negazioni [...] La Chiesa propone un cammino dove si riscopre la validità del corpo e non la sua mercificazione. La sessualità non va confusa con la genitalità".
Il Papa apre alla comunità Lgbtq+
Ma Bergoglio ha confermato anche la sua
apertura al mondo Lgbt e torna a dire che "
le transessuali sono figlie di Dio". Lo ha detto in un'intervista rilasciata alla vigilia della sua partenza per Lisbona e pubblicata da Vida Nueva. E in Portogallo, dove il Papa è stato investito dall'abbraccio delle migliaia di giovani della Gmg, ha ripetuto che la Chiesa deve aprire le porte a "tutti, tutti, tutti".
Il Papa sulla carrozzina mentre viene fatto salire sul volo che lo avrebbe portato in Portogallo (Photo by Andreas SOLARO / AFP)
Alla rivista spagnola ha dichiarato: "La prima volta che un
gruppo di transessuali è venuto in Vaticano e mi hanno visto, se ne sono andate piangendo, dicendo che avevo dato loro la mano, un bacio... Come se avessi fatto qualcosa di eccezionale per loro. Ma sono figlie di Dio!". ha detto alla rivista spagnola. Non è la prima volta che il Papa fa aperture senza precedenti nella storia della Chiesa. Alla Gmg di Rio de Janeiro nel 2013, nel corso del volo di ritorno dal Brasile, si chiese: "
Chi sono io per giudicare?" parlando dei gay. È poi diventato celebre il suo carteggio con
padre James Martin, il gesuita americano che porta avanti la pastorale per le
persone Lgbt. E il Pontefice riceve periodicamente il gruppo di transessuali che ha trovato nella parrocchia di Torvaianica. Infine, proprio prima di partire per Lisbona, rivolto ad un giovane trans, in un podcast dei media vaticani, Francesco ha assicurato: "Dio ci ama come siamo". Peccato che lo scatto in avanti di Papa Francesco su questi temi lasci ancora indietro il resto della Chiesa cattolica.