"Romance Gap": Bumble smaschera gli stereotipi di genere in ambito "dating"

L'app di incontri in cui sono le donne a fare la prima mossa ha promosso una ricerca da cui emerge che il 77% delle intervistate sente su di sé aspettative ben definite durante gli appuntamenti romantici

di AMBRA FRANCINI -
28 settembre 2023
Whitney Wolfe Herd

Whitney Wolfe Herd

Con più di 100 milioni di iscritti, Bumble è un'app di incontri e social networking nata nel 2014 da un’idea di Whitney Wolfe Herd, ex co-founder di Tinder. La piattaforma, che fa capo allo stesso gruppo di cui fanno parte anche Badoo e Fruitz, si distingue per un’attenzione particolare ai valori di equità, gentilezza e rispetto e per il suo approccio "women-first", poiché pone al centro di tutto le donne, dando loro il controllo totale sulle interazioni online.

Le dinamiche di Bumble e le sue peculiarità

L'applicazione funziona sulla base della localizzazione e attraverso un sistema di 'swipe', per cui scorrendo a destra si comunica l’interesse verso un profilo e scorrendo a sinistra si passa invece al profilo successivo. La vera particolarità di quest’app di dating, però, è che solo le donne e le persone non binarie possono fare la prima mossa e avviare una conversazione. Se entro 24 ore non viene inviato alcun messaggio, il collegamento viene eliminato. Questa dinamica introduce un equilibrio decisamente diverso da quello di altri siti di incontri. In effetti, sono molti i punti che rendono Bumble unica nel suo genere. Innanzitutto, consentire alle donne di prendere l'iniziativa è fondamentale per contrastare i messaggi indesiderati o le avance inappropriate. La piattaforma, inoltre, ha introdotto diverse innovazioni come la verifica del profilo tramite intelligenza artificiale, le videochiamate all'interno dell'app senza condividere informazioni personali e il rilevatore di immagini inopportune. Allo stesso tempo, l'app ha posto un forte accento sulla moderazione e la tutela, introducendo, ad esempio, un divieto sui messaggi di body shaming e fornendo un supporto gratuito ai membri della sua community in caso di eventi traumatici online. Attraverso partnership, risorse e funzionalità dedicate, la  cerca dunque di creare un ambiente sicuro e solidale per tutti i suoi utenti, ponendosi come obiettivo principale l'empowerment delle donne.

Le iniziative politiche e sociali

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L'app di dating dove sono solo le donne e le persone non binary a poter prendere l'iniziativa

Nel 2019 la fondatrice di Bumble, Whitney Wolfe Herd, ha giocato un ruolo chiave nell'approvazione di una normativa in Texas che ha reso punibile l'invio non consensuale di fotografie intime. Questa stessa iniziativa ha trovato sostegno anche in Virginia e California e nel 2021 Bumble ha guidato una campagna nel Regno Unito per combattere il cyberflashing. Invece lo scorso anno la piattaforma ha introdotto una variante open-source del suo sistema di rilevamento, con l'obiettivo di assistere l'intero settore tecnologico nella prevenzione di questo fenomeno, che prevede l'invio di immagini oscene a sconosciuti online, spesso tramite trasferimenti Bluetooth o AirDrop tra dispositivi. Bumble inoltre supporta attivamente "Love is respect", un'iniziativa della US National Domestic Violence Hotline, mirata alla creazione di una maggior consapevolezza nei giovani sull'identificazione delle molestie nel panorama degli appuntamenti online. Nel 2022, l’app di dating si è anche unita per prima a StopNCII.org, con l'obiettivo di impedire la diffusione non autorizzata di immagini private su internet. E quest'anno la piattaforma ha collaborato anche con Partnership on AI per una guida sullo sviluppo responsabile e la condivisione nell’ambito dell’intelligenza artificiale.

Stereotipi e aspettative di genere in ambito "dating": la ricerca

Sebbene si siano compiuti passi avanti verso una maggiore parità, gli stereotipi legati ai ruoli di genere e certi tabù di vecchia data permangono ancora oggi, influenzando notevolmente le dinamiche degli incontri amorosi. Alcuni atteggiamenti che vengono considerati affettuosi o apprezzabili quando espressi dagli uomini, ad esempio, possono essere visti in una luce meno positiva se adottati dalle donne. Per questo Bumble ha realizzato un'indagine che mette in luce come certi elementi intimamente connessi con l’identità di genere influenzino gli incontri e la sfera sentimentale in Italia. Analizzando i risultati della ricerca, condotta in collaborazione con Metrica Ricerche su un gruppo di oltre 1000 donne italiane di varie età, è emerso che il 59% delle partecipanti ha osservato negli ultimi cinque anni un miglioramento significativo nel campo della parità di genere. Le aree in cui sono stati riscontrati maggiormente i progressi comprendono la vita di coppia e l'ambito sociale, seguiti dal settore sportivo e dalla ricerca scientifica. Meno soddisfacenti risultano essere invece gli ambiti della cultura, della politica e, in particolare, del mondo lavorativo e delle retribuzioni, settori in cui le donne sentono di non aver ancora raggiunto traguardi significativi.
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Whitney Wolfe Herd è stata co-fondatrice di Tinder

Un nuovo termine: "Romance gap"

La maggior parte delle donne intervistate ha sottolineato come, nella sfera relazionale, esistano ancora comportamenti e aspettative profondamente legati all'identità di genere. Per descrivere questa dicotomia tra ciò che ci si aspetta dagli uomini e ciò che invece si pretende dalle donne, Bumble ha coniato il termine "Romance Gap", che mette in evidenza le incongruenze presenti ancora oggi nelle dinamiche di corteggiamento e all'interno delle relazioni di coppia. In effetti, il 77% delle donne che hanno preso parte alla ricerca ha affermato di sentire aspettative ben definite quando si parla di appuntamenti romantici. Ad esempio, pressoché metà delle intervistate (46%) ha espresso riluttanza ad apparire troppo sicura di sé durante i primi incontri e il 45% ha ritenuto necessario "fare la dura" e mostrarsi un po’ "inaccessibile" durante le prime fasi della conoscenza. Una considerevole porzione di donne (61%) ha temuto invece di sembrare eccessivamente insistente o disperata. Per adeguarsi a determinati canoni e non deludere le aspettative del partner, oltre metà delle partecipanti (il 58%) ha rivelato di aver modificato il proprio atteggiamento e, di conseguenza, la propria natura.
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Naomi Walkland, vicepresidente di Bumble

A proposito del "romance gap" la vicepresidentessa di Bumble, Naomi Walkland, ha dichiarato: "Molte donne si riconosceranno in questa sensazione. Quegli attimi di incertezza in cui ti domandi se mandare o meno un messaggio, timorose di sembrare troppo insistenti, quei momenti in cui si attende che sia l'altro a fare il primo passo, o l'ansia di apparire troppo audace o inesperta. Con Bumble, il nostro obiettivo è fornire un ambiente dove le donne possano prendere l'iniziativa e interagire rispettando le proprie condizioni fin da subito. Ma da sole non possiamo rivoluzionare le norme sociali". Secondo Walkland, il "romance gap" è un grande ostacolo che rende complicato instaurare legami autentici e basati sulla parità. Si tratta di una discrepanza, ha affermato la vicepresidentessa, che andrebbe innanzitutto riconosciuta per dare avvio a un dialogo trasparente sulla percezione che abbiamo di noi stesse, dei partner e delle relazioni in generale. Anche quando si tocca la sfera sessuale, più di metà delle donne (53%) si mostra aperta e desiderosa di avere un compagno con il quale discutere serenamente sull'argomento. Tuttavia, in ambito relazionale, permangono alcune preoccupazioni: quella di essere criticate per le esperienze passate, di non essere percepite come sufficientemente femminili o di subire critiche per le proprie convinzioni riguardanti la parità di genere. L'app è stata progettata proprio per questo: per fornire alle donne gli strumenti necessari per sfidare questi tabù, consentendogli di stabilire le regole del gioco e di decidere quando e come iniziare una conversazione basata sull’equilibrio e il rispetto reciproco.

La situazione italiana dalle parole della dottoressa Locati

In Italia è in corso una trasformazione: la maggior parte delle donne ritiene che, nel 2023, i concetti tradizionali di romanticismo siano obsoleti e abbiano bisogno di essere completamente rivisti. Attualmente, l'aspirazione femminile è orientata verso un "Romanticismo Contemporaneo", fondato sull'uguaglianza, il rispetto reciproco e l'abolizione degli stereotipi di genere.
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La psicologa Valeria Locati

Per questa ragione, circa l’80% delle donne che hanno preso parte alla ricerca di Bumble ha espresso forte ammirazione per le prese di iniziativa femminili nelle relazioni. La dottoressa Valeria Locati, psicologa ed esperta di relazioni di Bumble, ha osservato che la distinzione marcata nei comportamenti e nelle aspettative di genere sta gradualmente diminuendo tra i più giovani. Le nuove generazioni cercano nell’altro comprensione, profondità emotiva e affinità, e si mostrano piuttosto trasparenti nel definire ciò che vogliono da un rapporto sentimentale. Nonostante questo, rimane un'impronta culturale che condiziona in special modo le donne, soprattutto quando decidono di approcciarsi per prime e finiscono per riflettere più del necessario sulla possibilità di mostrarsi per come sono realmente. "La paura di apparire troppo o troppo poco - sostiene l'esperta - influisce sul livello di serenità e di intraprendenza nelle relazioni, facendo desiderare ancora una volta alle giovani donne una virata significativa verso l’uguaglianza tra i partner e la costruzione di un rapporto sano e soddisfacente".