Istituire una giornata nazionale contro il body shaming. E’ quanto propone la deputata Martina Semenzato del gruppo parlamentare “Noi Moderati”, al lavoro anche sui disturbi alimentari. Nei giorni scorsi, nell’auletta dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, si è svolto l'incontro dell'Intergruppo parlamentare Body Shaming e Disturbi alimentari dal titolo “#I_m_perfetto, incontro sulla denigrazione dell'aspetto fisico e la conseguenza che questo può avere sui disturbi del comportamento alimentare”.
body shaming è un atto vile, di bullismo e razzismo, che ci costringe nel fisico e nella psiche” spiega l’onorevole Semenzato, ricordando che “il bullismo sta diventando sempre più di età infantile e corrisponde poi a bambini sempre più piccoli che si ammalano di disturbi alimentari”.
“È la gente che si sente legittimata a denigrare il corpo, e da lì parte una proposta di legge importante per l'istituzione della giornata contro il body shaming” dice ancora la deputata indicando il 16 maggio come data. “In questa proposta di legge vi è la sensibilizzazione dei ragazzi e il dar vita a iniziative di sensibilizzazione con un focus sulla denuncia. Non stare zitti, in silenzio ma palesarsi con gli amici, la famiglia, gli insegnanti” sottolinea la promotrice. “E si inizia da un tema urlato, come quello del body shaming, per dare luce a una malattia silenziosa che è quella dei disturbi alimentari” spiega l’onorevole.
L'incontro è stato l'occasione per presentare la proposta di legge della presidente dell’intergruppo Martina Semenzato per l'istituzione della Giornata nazionale contro il body shaming, ovvero la pratica di offendere qualcuno riguardo il suo aspetto fisico. “Il Su quest’ultimo tema, Semenzato ha presentato una mozione che sarà discussa in Aula a giugno. Tale atto prevede di identificarli come malattia sociale e dargli una dignità specifica nei Livelli essenziali di assistenza. Secondo Laura Della Ragione, direttrice del numero verde SOS Disturbi alimentari della Presidenza del Consiglio e dell'Iss, “sono più di tre milioni le persone colpite” da disturbi alimentari. “E c’è il problema di avere scarse strutture di cura, metà Regioni non ha strutture adeguate” sostiene l’esperta.Visualizza questo post su Instagram
La testimonianza: “Viviamo nella società dell’apparire”
Tra le testimonial dell’incontro “#I_m_perfetto” ci sono la modella e autrice del libro “Il potere dell'imperfezione” Giulia Accardi, la ballerina ex solista della Scala, Beatrice Carbone, e la presentatrice e content creator, Alice De Bortoli. Le tre donne, durante l'incontro, raccontano il rapporto difficile con la dieta e con l'immagine per come viene percepita sui social.“La tematica del body shaming e dell’accettazione del proprio corpo assume una valenza sempre più importante, in particolare nella società in cui viviamo, concentrata sull’apparire e sulla ossessiva volontà di perfezionarsi anche arrivando al limite di un disturbo alimentare” sono le parole di De Bortoli. “Sono sui social da quando ero abbastanza piccola e questo mi ha esposto sin da subito a giudizi, pareri (anche se non sempre richiesti) e opinioni riguardanti come sono, come mi muovo, cosa faccio e che decisioni prendo” testimonia l’influencer seguita da 2,2 milioni di follower. “I social hanno reso facile l’insinuarsi nella vita di tutti noi dei cosiddetti ‘leoni da tastiera’, che si nascondono dietro profili falsi o identità nascoste e riescono a minare la nostra autostima e a mettere in discussione l’immagine che noi stessi vediamo riflessa allo specchio” aggiunge.Visualizza questo post su Instagram