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Sfila senza trucco a Miss Inghilterra e vola in finale. La lezione body positivity di Melisa

È la prima volta che accade nei 94 anni del concorso. Ma la scelta coraggiosa è solo l’ultima di quelle fatte dalle Miss in questi anni: dal sogno della "pace nel mondo" alla ricerca dell’amore vero

di MAURIZIO COSTANZO -
7 settembre 2022
Melisa Raouf è arrivata alle finali di Miss Inghilterra senza nemmeno una pennellata di mascara (Instagram)

Melisa Raouf è arrivata alle finali di Miss Inghilterra senza nemmeno una pennellata di mascara (Instagram)

Molti anni fa in un camerino, davanti a uno specchio di luci, Anna Magnani agguantò la mano del suo truccatore pronunciando la celebre frase: “Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere neppure una. Ci ho messo tutta una vita a farmele venire, e le ho pagate tutte molto care”. Un messaggio forte ribadito a suo modo anche da Coco Chanel quando disse: “La bellezza comincia nel momento in cui decidi di essere te stessa”. E Melisa Raouf che, splendida nei suoi vent’anni, di rughe non ne ha neppure una ma bellezza da vendere sì, è esattamente questo che ha deciso di fare: essere se stessa. Perciò ha riposto rossetto, fard, cipria e mascara, decidendo di sfilare col suo viso acqua e sapone, entrando direttamente nella storia per essere la prima finalista in assoluto nei 94 anni di Miss Inghilterra a gareggiare senza un filo di trucco.
Melisa Raouf

Melisa Raouf, miss senza trucco

Per la serie ‘il coraggio premia sempre’, la studentessa universitaria originaria di Battersea, nel sud di Londra, dopo aver avuto l’ardire di presentarsi alle semifinali sfoderando un look senza make up, è stata premiata dalla giuria passando le selezioni. A ottobre sarà dunque tra le reginette di bellezza finaliste che si contenderanno l’ambitissima corona, e secondo alcune indiscrezioni, potrebbe tornare a sfilare col suo viso candido anche alla finalissima. La bella Raouf ha scelto, dunque, di lanciare un chiaro messaggio a tutte quelle ragazze che “si truccano solo perché si sentono obbligate a farlo. Invece – ha sottolineato - se una persona è felice e sta bene con se stessa, non dovrebbe essere costretta a coprire col trucco il proprio viso”. “Io mi truccavo fin da giovanissima – ha raccontato – perché senza mi sentivo incompleta. Ma non ho mai pensato di farlo solo per soddisfare determinati standard di bellezza. Recentemente poi ho acquisito più fiducia in me stessa, più consapevolezza, accettando di essere bella nella mia pelle: ed è stata una liberazione! Per questo ho deciso di mettere da parte il trucco”. L’obiettivo? Come ha dichiarato lei stessa in un’intervista: “Voglio aiutare a far sentire bene tutte le ragazze, far capire che non esistono standard, perché ognuna è bella a modo suo, difetti compresi”.
Melisa Raouf, 20 anni, è una studentessa di Scienze Politiche a Battersea, Londra (Instagram)

Melisa Raouf, 20 anni, è una studentessa di Scienze Politiche a Battersea, Londra (Instagram)

Ma attenzione, la giovane e bella Melisa dicendo questo non ha certo voluto ingaggiare una personale battaglia anti-trucco, anzi continua a pensare che, per chi lo desidera, sia giusto non rinunciare al make-up. Piuttosto, quel che ci teneva a far capire - e c’è riuscita in pieno, diventando paladina del #barefacetrendmovement - è l’importanza di non sentirsi in alcun modo obbligate a truccarsi. Perché abusare di rossetto e mascara solo per conformarsi a determinati canoni imposti dalla moda o dalla società? “Non lasciamo che il trucco diventi un’opzione predefinita e finisca per definire il nostro aspetto - ha ribadito anche in un suo post su Instagram, incoraggiando ragazze di ogni età a seguire la sua strada -. Deve essere una scelta a disposizione delle donne, che devono diventare capaci di accettare le proprie differenze e sentirsi libere di mostrarsi così come sono in ogni situazione”. Una scelta, la sua, in netta controtendenza con tutte le altre sue colleghe, che infatti si sono presentate in passerella negli ultimi anni talmente truccate, da spingere gli organizzatori del concorso britannico a introdurre il Bare Face Top Model, per riuscire a scorgere il volto ‘reale’ della ragazza, quello che si nasconde sotto le pesanti alterazioni del trucco.
Melisa Raouf, la Miss "acqua e sapone" (Instagram)

Melisa Raouf, la Miss "acqua e sapone" (Instagram)

La lezione body positivity di Melisa è una delle tante che arriva dal mondo delle Miss. Me ne accorsi anni fa, quando da giovane cronista fui inviato a una selezione regionale di Miss Toscana e alle reginette in posa chiesi dei loro sogni nel cassetto. La maggior parte, sempre mantenendo la posa plastica delle mani dietro la schiena che serve a far risaltare torace e seno, mi risposero un po' impacciate ma sorridenti: “La pace nel mondo”. Molte altre invece, più sincere, confessarono di mettere in cima alla lista dei desideri “L’amore, quello vero”. Una di loro, ricordo bene, smise addirittura per un attimo la tradizionale posa plastica imposta dal concorso, per mostrarmi un bracciale che aveva al polso, dove accanto a un ciondolino a coccinella portafortuna, pendevano le lettere TL (True Love). Alla più classica delle domande che un giovane cronista è chiamato a fare alle concorrenti di un concorso di bellezza popolato di giovanissime, ossia “Qual è il vostro uomo ideale?”, due delle reginette mi stupirono rispondendo: “Qualcuno che mi vuol baciare uguale anche se sono appena uscita dal dentista”. A cui fece eco un’altra: “Il mio Principe Azzurro? Non importa se non arriverà sul cavallo bianco, basta che un giorno gli andrò bene anche se non starò più a dieta”. A fine serata chiusi il taccuino un po' deluso di aver collezionato risposte scontate e assistito alla classica fiera delle banalità. Solo oggi, da cronista un po' datato, riaprendo quello stesso taccuino, ecco che come per magia, quelle stesse risposte che avevo all’epoca liquidato con ingiustificabile superficialità, a rileggerle sembrano acquistare un significato nuovo e valere oro.
Melisa Raouf è arrivata alle finali di Miss Inghilterra senza nemmeno una pennellata di mascara o un velo di cipria (Instagram)

Melisa Raouf è arrivata alle finali di Miss Inghilterra senza nemmeno una pennellata di mascara o un velo di cipria (Instagram)

Oggi che l’incanto della nostra epoca ci ha messo di fronte alle derive del mondo, e che abbiamo visto la guerra in Ucraina insanguinare strade e asili, “La pace nel mondo” delle Miss suona proprio come una bella risposta, anzi, forse il più bello dei desideri. Oggi che in mezzo alla frenesia del vivere quotidiano, tutto corre e velocemente si consuma e si perde, l’amore, quello vero delle Miss, risiede nell’attenzione. E la persona giusta, proprio come indicato da quella reginetta a quel concorso, è colui che è capace di comprarle a sorpresa quel bracciale che le piaceva tanto, solo perché passando insieme a lei davanti una vetrina, è stato attento a leggere nei suoi occhi. Oggi che stare nei limiti di bellezza è un obiettivo da raggiungere a tutti i costi, la persona giusta, proprio come sognava una di quelle giovani Miss, è colui che continuerà a trovarle uno spettacolo terreno e ultraterreno anche senza trucco, anche coi capelli arrabbiati, o in pigiama, o con le occhiaie e le rughe, la sera tardi o appena sveglie. O chi, pur di non vederle star male per la troppa dieta, sarà capace di preoccuparsi, al limite di sgridarle se non mangiano abbastanza, o metterle a tradimento lo zucchero nel caffè. La lezione delle Miss che oggi parla con la voce di Melisa Raouf, viene dunque in realtà da molto lontano. Anche scegliere di sfilare senza un filo di trucco o di rossetto, in quel loro mondo fatto di sfilate e riflettori, è una rivoluzione non da poco e una conquista. La bella Melisa, rompendo le catene della tradizione, ha scelto di non fare come tutte le altre, di non mostrare un volto diverso per ogni occasione, di non nasconderlo sotto strati di make up. Ma di mostrarsi così, al naturale, col suo viso così grazioso, solo acqua e sapone. Una scelta coraggiosa che ha conquistato tutti ovviamente. O almeno tutti coloro a cui piacciono - come recita un vecchio adagio - “solo le persone che brillano. Ma che per brillare non spengono nessuno”.