L'onda verde negli Stati Uniti. Perché è diventato il colore del diritto all'aborto?

Dall'idea di due donne argentine alle manifestazioni che incendiano gli Usa del post-Roe

di MARIANNA GRAZI
3 luglio 2022
Usa abolizione aborto proteste

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Si dice: "Verde speranza", ma non è questa emozione a prevalere nelle proteste che in questi giorni infiammano, da nord a sud, da est a ovest gli Stati Uniti. Un'onda di proteste, di rivendicazioni per un diritto prima strappato con la forza, poi imposto, quindi limitato e adesso di nuovo cancellato: il diritto all'aborto. Nel momento in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade, venerdì scorso, la rabbia dei sostenitori si è riversata nelle strade. Molte persone si sono vestite di verde.
Usa proteste aborto

Manifestanti pro-aborto protestano

Da Washington a New York a Los Angeles, donne e uomini hanno marciato e gridato con bandane verdi al collo, portando striscioni verdi e rilasciando fumo verde nell'aria. Per le attiviste dell'altro emisfero si tratta di una scena familiare: le donne dell'America Latina indossano il verde per rivendicare i diritti all'aborto da quasi due decenni. Ora guardavano con stupore la loro onda espandersi negli Stati Uniti. La bandana verde è diventata un simbolo universale dei diritti all'aborto, un segno di solidarietà tra gli attivisti di tutta l'America Latina. Il suo viaggio è iniziato in Argentina generazioni fa.

La storia del colore verde simbolo del diritto all'aborto

L'idea è stata ispirata dalle Madri di Plaza de Mayo, le donne che alla fine degli anni '70 si riunirono davanti al palazzo presidenziale di Buenos Aires per protestare contro la scomparsa delle loro figlie e dei loro figli, rapiti dalla giunta militare al potere durante la cosiddetta "Guerra Sporca". In testa le donne indossavano sciarpe bianche fatte di stoffa usata per i pannolini dei bambini. Decenni dopo, due donne argentine ebbero un'idea simile. Marta Alanis, fondatrice di "Cattolici per il diritto di decidere in Argentina", si stava preparando per un raduno nazionale di donne nel 2003: l'aborto, illegale nel Paese sudamericano, era un tema controverso anche tra le femministe, ma quell'anno lei e le altre attiviste speravano di creare un consenso unanime sui diritti all'interruzione di gravidanza.

L'uso delle bandane versi associate alle lotte per il diritto all'aborto è nato in Argentina nel 2003

Alanis aveva intenzione di portare le bandane al raduno per attirare l'attenzione ma voleva un colore nuovo, non il bianco, che era stato preso dalle madri, e non il viola, il colore tradizionale del movimento femminista. Chiamò la sua amica Susana Chiarotti per un brainstorming. "Che ne dici del verde?" Chiarotti suggerì. Il colore rappresentava la natura, la crescita, la vita. Di fronte a un movimento definito "pro-vita", Chiarotti pensò: "Il termine vita dovrebbe tornare a noi". Alanis e Chiarotti ordinarono quasi 3.000 bandane per il raduno del 2003 a Rosario, in Argentina: il successo era assicurato. Le bandane apparvero in prima pagina sul giornale locale: "Per la prima volta 10.000 donne hanno chiesto la depenalizzazione dell'aborto, il diritto alla contraccezione e a decidere quando e quanti figli avere", riporta Pagìna 12.

La diffusione dentro e fuori l'Argentina

L'immagine dei manifestanti più aborto in Argentina

Le bandane verdi si sono diffuse in tutta l'Argentina e le ragazze hanno iniziato a legarle allo zaino, mettendosi talvolta nei guai nelle loro scuole cattoliche. Le attiviste le hanno indossate in occasione delle massicce proteste contro i femminicidi nel 2015 e nel 2016. Quelle proteste, motivate dall'omicidio di una 14enne argentina, sono cresciute fino a diventare un movimento in tutta l'America Latina noto come "Ni Una Menos"(Non una di meno). Nel 2018, racconta Alanis, "l'uso della bandana verde era esploso nelle strade. Era ovunque". Quell'anno, l'Argentina si avvicinò più che mai alla legalizzazione dell'aborto. Migliaia di attivisti per i diritti dell'aborto si riunirono fuori dal Congresso di Buenos Aires per sostenere una legge storica che avrebbe depenalizzato la procedura: un'immagine che ha fatto il giro del mondo. La proposta di legge fu  bocciata, ma il momento ha galvanizzato il movimento.

Aborto legale nei Paesi cattolici ma gli Usa marciano in senso opposto

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"Tenete i vostri rosari lontani dalle nostre ovaie" recita il cartello delle manifestanti pro aborto

"Si cominciò a parlare di aborto ovunque, nelle case, nei quartieri, nelle panetterie", ha detto Alanis. Quell'anno, ha detto, il Paese iniziò a esaurire il tessuto verde. Nel dicembre 2020, il Senato argentino ha votato per la legalizzazione dell'aborto - un cambiamento incredibile nel Paese natale di Papa Francesco. A quel punto, la bandana verde ha iniziato a diffondersi anche fuori l'Argentina. È apparsa in Cile, in Perù, in Colombia. Gli attivisti di ogni Paese iniziarono a creare le proprie versioni finché nel settembre 2021, la Corte Suprema del Messico ha votato per la depenalizzare l'aborto, a febbraio 2022 quella colombiana l'ha seguita. L'aborto è ora depenalizzato in tre dei più grandi Paesi dell'America Latina, tutti a maggioranza cattolica. Molti di questi attivisti sono rimasti sbalorditi, la scorsa settimana, nel vedere che la decisione della Corte Suprema ha portato gli Stati Uniti nella direzione opposta. Il Paese della "Democrazia assoluta" è ora diventato uno dei tre al mondo, con la Polonia e il Nicaragua, a rendere più severo l'accesso all'aborto nel XXI secolo. Per questo l'onda verde ha 'risalito la corrente' ed è arrivata a far sentire la propria voce negli States. E il mondo intero osserva preoccupato, sperando che la vita – ma delle donne – vinca anche questa volta.