L’onda del Toscana Pride a Lucca: sfilata sulle Mura e centro storico off-limits

Il possibile percorso del corteo: da piazzale Risorgimento a piazzale S.Donato, entrando da porta S.Pietro. Niente piazze e vie principali, attese 15mila persone. Il tragitto verrà ufficializzato il 4 settembre

di TERESA SCARCELLA
28 agosto 2024
Rimini; 04/08/2024: Comune RN Uff Stampa, Rimini Summer Pride ©Riccardo Gallini /GRPhoto

Il Toscana Pride a Lucca, il 7 settembre prossimo

Il settembre lucchese è alle porte e quest’anno porterà con sé, in via eccezionale, una novità pellegrina, forestiera, che irrompe nella routine cittadina. Il 7 settembre, il sabato che precede la festa per la Santa Croce, com’è già noto arriveranno a Lucca i colorati e rivoluzionari “invasori” del Toscana Pride. Per la prima volta l’appuntamento regionale con i diritti e le libertà chiude la stagione estiva, invece di aprirla, e lo fa in casa della pantera rossonera, che per un giorno potrà sfoggiare un manto multicolor e passeggiare “indomita e fiera” - è questo il claim di questa edizione - sotto gli sguardi della città, diffidenti e non. Il percorso, che in questi mesi è stato oggetto di incontri al tavolo fra organizzatori, amministrazione comunale e questura, verrà comunicato ufficialmente il 4 settembre nel corso di una conferenza stampa a Firenze, nella sede della Regione. Ma attraverso le prime indiscrezioni siamo già in grado di tracciarne almeno le tappe principali. Ritrovo al piazzale Risorgimento, in attesa dei partecipanti che arriveranno da tutta la Toscana (sono previste 15mila persone), con partenza prevista intorno alle 16.30. Verso dove?

Le trattative sul tragitto da seguire si sono aperte con il poco entusiasmo di chi dovrà, per forza di cose, accogliere il pride. Il sindaco di Lucca, Mario Pardini, fin dall’annuncio, ha giudicato inopportuna la scelta del periodo, di per sé già movimentato per la città, e ha preso nell’immediato le distanze, negando spontaneamente il patrocinio del Comune. Nulla di inaspettato visto che, al di là dell’apparente questione di ordine pubblico, c’è anche un’evidente lontananza politica, se vogliamo (come spesso accade) rinchiudere certe tematiche nella sfera dell’ideologia. Sono veramente una rarità le amministrazioni di destra che hanno scelto di patrocinare eventi e iniziative promosse dalla comunità Lgbtqia+.

Ad ogni modo la manifestazione non poteva essere vietata e quindi un punto di incontro andava trovato. Il nodo era fondamentalmente il passaggio per le vie o nelle piazze principali della città. Cosa ritenuta di complicata gestione non solo per la concomitanza degli eventi già in calendario per il “Settembre Lucchese” ma anche per il rischio di disordini e nervosismi, alla luce dell’acceso confronto politico, sui muri della città e tra i banchi del consiglio, e delle questioni che il pride porta con sé: tra tutte la guerra israelo-palestinese.

Il corteo, quindi, rimarrà alla larga dal cuore del centro storico. Ma, come in ogni trattativa che si rispetti, a un divieto segue una concessione. Se il centro storico è off limits, non lo saranno le Mura. Una sfilata lungo il viale alberato è garantita, anche se per un piccolo tratto. Considerando che sabato 7 sarà la seconda giornata di Murabilia, che occupa la fetta che da Porta Elisa arriva al Baluardo San Colombano, è altamente probabile che il serpentello arcobaleno entri da porta San Pietro, per poi salire sulle Mura urbane e da lì andare verso piazzale San Donato, punto di arrivo.