Vladimir Luxuria: "Miss Italia rifiuta le ragazze trans? Scelta fuori tempo"

L'ex parlamentare: "Se uno ha compiuto la transizione, e pertanto è donna a tutti gli effetti, deve presentare il certificato di nascita?”. Intanto la finale di Miss Toscana non sarà a Casciana Terme

di BARBARA BERTI
20 luglio 2023
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Miss Italia non apre alle donne trans? Una scelta fuori tempo”. Così Vladimir Luxuria, ex deputata, interviene sul dibattito. Nei giorni scorsi, la padron del concorso di bellezza più famoso d’Italia, Patrizia Mirigliani, aveva ricordato che il regolamento parla chiaro sulla partecipazione di donne trans.
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Le finaliste dell'edizione 2022 del concorso insieme a Patrizia Mirigliani (Instagram)

“Sin da quando è nato, il mio concorso prevede nel suo regolamento la precisazione secondo la quale bisogna essere donna sin dalla nascita” aveva sottolineato Mirigliani. Dichiarazioni che sono arrivate dopo che in Olanda, per la prima volta, la reginetta di bellezza è la modella Rikkie Valerie Kollé, nata maschio. Per Mirigliani quell’incoronazione è solo un pretesto per cercare pubblicità. “Ultimamente i concorsi di bellezza cercano di fare notizia usando anche delle strategie che secondo me sono un po’ assurde” aveva detto.
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Rikkie Valerie Kollé con Miss Universo Olanda (Instagram)

Vladimir Luxuria: "Favorevole alle pari opportunità"

Ecco, quindi, che Vladimir Luxuria non ci sta. “Io sono favorevole alle pari opportunità. Così come credo debbano valere nello sport, altrettanto deve accadere per un concorso di bellezza” sostiene l’opinionista, attrice e commentatrice pugliese. “Trovo fuori dal tempo che si escluda dalla partecipazione al concorso di bellezza di Mirigliani un transgender che ha ultimato la transizione e pertanto è donna a tutti gli effetti” aggiunge colei che meglio di altri sa di cosa parla visto che si definisce transgender perché la sua identità di genere non corrisponde al sesso di nascita.
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Nel 2006 è stata eletta alla Camera dei deputati diventando la prima parlamentare transgender in Europa (Instagram)

Quindi lancia l’affondo a Mirigliani: “Perché, se uno ha compiuto la transizione e pertanto è donna a tutti gli effetti, deve presentare il certificato di nascita?”. Secondo l’ex parlamentare “bisognerebbe semplicemente farle un provino, come accade con tutte le altre concorrenti”. E sulla patron del concorso, Patrizia Mirigliani, rivela un aneddoto inedito. “Confesso che l'ho sentita dopo l'elezione di Miss Olanda e in quell'occasione le ho rinnovato l'auspicio che le feci quando, anni fa, mi chiese di essere giurato al concorso e le feci notare che accettava un giurato transgender ma non una concorrente” racconta la madrina del Matera Pride che si terrà sabato 22 luglio.
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L'ex parlamentare sarà la madrina della terza edizione del Matera Pride che si terrà sabato 22 luglio (Instagram)

Ma anche in quel frangente, la patron del concorso di bellezza più famoso d'Italia è stata irremovibile. “Mi ha detto che ormai era tardi per inserire nuovi concorrenti e ha espresso la paura che potesse diventare come il caso di Denny Mendez, che quando vinse a suo tempo si disse che aveva vinto per il colore della pelle. Ma in realtà, Denny ha vinto perché e solare e bellissima” continua. L’attivista per i diritti civili – in particolare per quelli della comunità Lgbt – è fermamente convinta che oggi, nel 2023, siano assolutamente maturi i tempi per rivedere il regolamento dello storico concorso.
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L'attrice debutterà a teatro con lo spettacolo "Princesa" al Festival di Borgio Verezzi il 26 luglio (Instagram)

“Penso sia ormai veramente fuori dal tempo escludere delle donne in tutto e per tutto dal concorso” dichiara l'attrice che debutterà a teatro con lo spettacolo "Princesa" al Festival di Borgio Verezzi il 26 luglio. E precisa: “Poi certo, per chi non ha ultimato il cambio di genere ci sono dei concorsi appositi, ma qui è differente. E' ormai scaduto il tempo per non includere le persone che hanno cambiato sesso a Miss Italia”.

Patrizia Mirigliani: "Le cose devono andare per gradi"

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Patrizia Mirigliani, la patron del concorso di bellezza (Instagram)

La patron del concorso, Patrizia Mirigliani, ai microfoni di RTL 102.5 spiega la scelta di non aprire alle donne che non sono donne fin dalla nascita. “Queste sono decisioni delicate, se miss Olanda ha ritenuto opportuno includerle sono felice per loro, ma spero non fosse l’unica transgender del concorso, anche io ho lanciato nel concorso con protesi ma non ho fatto di loro una bandiera assoluta” sostiene Mirigliani.
 
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“Dico solo che le cose devono andare per gradi, l’Italia è un Paese delicato e particolare. Inoltre, al momento, solo due transgender hanno richiesto di partecipare a Miss Italia" aggiunge. "La tradizione di un concorso che esiste da 84 anni ha una sua importanza, ma non ho nulla in contrario riguardo a chi decide di ammettere donne che non sono nate donne a concorsi di bellezza, a patto che non sia strumentale” conclude Mirigliani.

Il concorso saluta Casciana Terme

Per 40 anni la finale di Miss Toscana si è svolta a Casciana Terme, nel Pisano. Ma l'incoronazione della reginetta del Granducato 2023 non avverrà nella città termale. La separazione "consensuale" giunge dopo una serie di incontri tra il sindaco di Casciana Terme, Mirko Terreni, e Gerry Stefanelli della Syriostar, concessionaria per la regione toscana del marchio di Miss Italia. Alla base problemi di ordine economico. Le spese per organizzare l'evento non sarebbero più sostenibili dal Comune e i tanti sponsor che per quattro decenni hanno creduto nell'evento si sono piano piano tirati indietro. Finisce, quindi, quel binomio iniziato nel 1982 quando l’Unione Sportiva rappresentata dal presidente Romano Agostini, dal consigliere Carlo Lazzerini e dal segretario Fabrizio Cignoni siglò l’accordo con Ugo Matteoli della Vegastar per svolgere a Casciana la finale regionale del concorso del quale da poco l’agenzia aveva ottenuto l’esclusiva.