Dopo l’emendamento per l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole, presentato da Riccardo Magi di +Europa, via libera anche all’ordine del giorno per la prevenzione del tumore al seno.
L'Aula della Camera ha infatti approvato questa mattina all'unanimità l’emendamento presentato alla Manovra dalla parlamentare di Italia Viva Maria Elena Boschi, con il quale si impegna il governo “ad adottare, per quanto di competenza, tutte le misure necessarie per garantire l'immediata attuazione dei progetti sperimentali di rafforzamento dell'adesione e dell'estensione dello screening mammografico per il tumore al seno su tutto il territorio nazionale, garantendo campagne di screening gratuiti per le donne nelle fasce d'età 45-50 anni e 70-74 anni a carico del Servizio sanitario nazionale”.
Ogni anno sono 50 mila le donne che si ammalano di cancro al seno in Italia: mettere in atto strategie sempre più all’avanguardia nelle cure e nella prevenzione è quindi fondamentale, così come far sì che queste siano alla portata di tutte e capillari sul territorio.
Intanto dalla scienza arrivano buone notizie in termini di diagnosi: un team di ricercatori dell’Università di Edimburgo ha sviluppato un nuovo metodo di screening in cui, combinando l’analisi laser con un tipo di intelligenza artificiale, è possibile identificare la presenza del cancro già nelle primissime fasi.
Questa tecnica, rapida e non invasiva, rivela infatti lievi cambiamenti nel flusso sanguigno che si verificano all’inizio della malattia, note come stadio 1a, non rilevabili con i test attualmente esistenti. Il test è stato sperimentato con successo su un campione pilota e ha dimostrato un’accuratezza del 98% . Potrebbe anche permettere una diagnosi più specifica dei sottotipi di cancro al seno, consentendo un trattamento più personalizzato.