Migranti, Cate Blanchett al Parlamento Europeo: "Esternalizzazione pratica disumana"

L'attrice e ambasciatrice di buona volontà dell'Unhcr chiede che l'impegno per i rifugiati continui, tramite "dialogo, collaborazione, non slogan"

di MARIANNA GRAZI -
8 novembre 2023
UNHCR Goodwill Ambassador Cate Blanchett adresses the EU Parliament mini plenary session

UNHCR Goodwill Ambassador Cate Blanchett adresses the EU Parliament mini plenary session

L'attrice Cate Blanchett, ambasciatrice di buona volontà dell'agenzia Onu Unhcr, ha esortato oggi, 8 novembre, l'Unione Europea a rafforzare il sostegno ai rifugiati e ai Paesi ospitanti. L'invito rivolto ai rappresentanti degli Stati riuniti nell'aula del Parlamento a Bruxelles è poi quello di garantire che la politica del blocco "si concentri sulla loro protezione e non sulla fortificazione dei confini".

Il conflitto in Israele

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L'attrice australiana durante la mini sessione plenaria a Bruxelles

"Nelle scorse settimana abbiamo visto con orrore le violenze in Israele e a Gaza il conflitto ha mietuto migliaia di vite. L'Unchr, assieme ad altre organizzazioni ha chiesto un cessate il fuoco umanitario e il rilascio degli ostaggi", ha sottolineato l'attrice australiana parlando all'Eurocamera. Alle sue parole l'Aula della Plenaria si è plasticamente divisa: è scattato l'applauso dalla sinistra dell'emiciclo, mentre il resto dell'Assemblea è rimasto in un grave silenzio, simbolo di quanto sulla questione della guerra che sta insanguinando da un mese la Striscia non ci sia una comune opinione né accordo sul da farsi.

Dialogo e collaborazione, non slogan

Blanchett, da sempre impegnata in iniziative culturali, sociali e ambientaliste, ha più volte collaborato con l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati di cui è diventata ufficialmente ambasciatrice di buona volontà nel maggio 2016, al ritorno da una missione nel campo profughi in Giordania.
 
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In apertura della mini sessione plenaria a Bruxelles, l'australiana lancia subito una stoccata: "Dieci anni fa, siamo rimasti tutti sconvolti dalla perdita di centinaia di vite umane quando una barca sovraffollata affondo' vicino all'isola di Lampedusa. Nel decennio successivo, molti altri sono morti allo stesso modo. E tra dieci anni, le persone continueranno ad annegare vicino alle nostre coste, a meno che qualcosa cambi". L'ambasciatrice umanitaria insiste: "Le situazioni complesse richiedono soluzioni complesse, dialogo, collaborazione, non slogan e (altri) slogan. Trovare soluzioni sostenibili nei Paesi di origine, transito e destinazione è l'unica strada. In questa stanza ci sono persone con percorsi, culture, politiche e punti di vista molto diversi, ma condividiamo tutti un'umanità comune e dobbiamo unirci per rimettere le persone, la nostra umanità, al centro dell'asilo", ha aggiunto.

L'appello: "Aumentare il sostegno ai rifugiati"

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L'attrice ha invitato L'Unione europea a estendere l'aiuto ai rifugiati

Rivolgendosi ancora al Parlamento europeo, la Premio Oscar ha detto: "Dovete capire che nessuno mette i propri figli su una barca a meno che l'acqua non sia più sicura della terra". "Ringrazio l'Ue per il suo sostegno finanziario di lunga data ai rifugiati e a chi li ospita a livello globale e chiedo che il sostegno continui e aumenti. Il mondo ci guarda", ha aggiunto l'attrice australiana. Il cui appello giunge mentre l'Unione Europea sta cercando di rivedere le regole sull'asilo e la migrazione per ridurre l'immigrazione irregolare e i Paesi membri stanno cercando di trovare un accordo, con l'Italia che lunedì ha annunciato di voler costruire centri in Albania per ospitare i migranti che cercano di arrivare nel nostro Paese.

Cate Blanchett: "Esternalizzazione politica inefficace e disumana"

Nel mondo, 114 milioni di persone sono state cacciate dalle loro case per sfuggire a violenze, conflitti, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. "Con un numero di possibili sfollati ai massimi storici, la flessibilità dei finanziamenti umanitari non è mai stata così urgente", ha dichiarato la 54enne. "Investiamo nell'istruzione e nei mezzi di sussistenza per garantire alle famiglie opportunità nel luogo in cui si trovano, in modo che non debbano spostarsi. Nessuno beneficerà di una generazione di giovani alienati ed esclusi".
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L'australiana ha condannato la pratica dell'esternalizzazione della gestione dei migranti

E le pratiche di esternalizzazione della gestione della migrazione sono "politiche inefficaci e disumane" che hanno "fatto sprecare miliardi di dollari dei contribuenti" e sono ormai "un approccio screditato e in gran parte abbandonato", ha evidenziato ancora l'ambasciatrice di buona volontà Unhcr. Accusando, rivolta all'Assemblea, "coloro che ora mettono in dubbio la Convenzione sul diritto d'asilo", chiedendosi se "abbiano mai incontrato un rifugiato o sono stati costretti ad affrontare il costo umano di politiche dannose come l'esternalizzazione".