Russia, la Duma approva la legge che vieta il cambio di sesso

Per Viacheslav Volodin è "puro satanismo" l'aumento del numero di transessuali tra gli adolescenti americani: "Non vogliamo che ci sia anche nel nostro Paese"

di EDOARDO MARTINI
15 giugno 2023
Una legge che vieta gli interventi chirurgici per cambiare sesso (Instagram)

Una legge che vieta gli interventi chirurgici per cambiare sesso (Instagram)

Una proposta di legge che vieta gli interventi chirurgici per cambiare sesso, a "eccezione dei casi di trattamento di anomalie congenite nei bambini". È quella che ha approvato in prima lettura la Duma in Russia.

In aggiunta a questo, all'anagrafe sarà proibito apportare modifiche ai documenti personali basati su certificati medici che indicano il cambiamento di genere.

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Il presidente della Camera bassa Viacheslav Volodin (Instagram)

La legge "sui fondamenti della protezione della salute dei cittadini"

Il progetto di legge, intitolato "Sui fondamenti della protezione della salute dei cittadini nella Federazione Russa", è stato approvato alla Camera bassa da 400 deputati su un totale di 450, rappresentanti di cinque partiti, tra cui il partito del Cremlino, Russia Unita. La norma propone anche di vietare il cambiamento di sesso nei documenti di identità e altri certificati ufficiali senza intervento chirurgico.

Il presidente della Camera bassa russa, Viacheslav Volodin, ha definito "puro satanismo" l'aumento del numero di transessuali tra gli adolescenti americani.

"Non vogliamo che ci sia questo nel nostro Paese. Puro satanismo", ha dichiarato il presidente durante la sessione plenaria del Parlamento russo che ha approvato in prima lettura la proposta di legge.

Tra il 2018 e lo scorso anno, infatti, più di 2.700 russi hanno cambiato genere sui documenti.

Anche il vicepresidente della Camera bassa, Piotr Tolstoi, è intervenuto sull'argomento dichiarando che questa legge mira a "preservare" non solo i valori culturali e familiari russi, ma anche i "fondamenti tradizionali" della nazione, evitando la "penetrazione dell'ideologia occidentale".

"La transessualità è una stato di malattia"

A rincarare la dose ci ha pensato infine il viceministro della Salute, Oleg Salagai, che ha stimato 996 richieste di modifica di genere nel 2022 promettendo che i transessuali continueranno a ricevere assistenza medica.

"Che la transessualità sia uno stato di malattia non desta dubbi", ha sottolineato. Le associazioni dei transessuali temono che dopo l'approvazione della legge saliranno alle stelle i suicidi tra i membri della comunità, molti dei quali stanno pensando di emigrare all'estero.

In aggiunta a questo bisogna anche sottolineare che le autorità russe sono accusate di gravi violazioni dei diritti delle minoranze sessuali.

A dicembre Putin firmò una nuova legge che proibiva anche tra gli adulti "la promozione" di quelle che vengono definite "relazioni sessuali non tradizionali".

Secondo molti esperti, si va così verso l'allargamento della legge che vieta "la promozione" degli "atteggiamenti sessuali non tradizionali" tra i minori.

Si tratta, quindi, di una norma che rende potenzialmente impossibile ogni manifestazione pubblica in difesa dei diritti delle minoranze sessuali e che è stata bocciata dalla Corte di Strasburgo perché discriminatoria e perché lede il diritto alla libertà d'espressione.

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Un dibattito all'interno della Camera bassa (Ansa)

Russia, l'ex Soviet Supremo

Con il termine Duma si intende ogni diversa assemblea rappresentativa della Russia moderna e della Russia storica. Quella di stato nell'Impero russo (l'ex Soviet Supremo) e quella della Federazione Russa corrisponde alla camera bassa ed elettiva del Parlamento russo. Quelle municipali invece erano consigli comunali, anch'essi elettivi. Duma è anche il nome del consiglio dei primi governatori della Russia, come anche dei consigli cittadini della Russia imperiale (Dume municipali). L'ex Soviet Supremo rappresenta la camera bassa dell'Assemblea federale, mentre la camera alta è il Consiglio federale. Con la Costituzione della Federazione Russa, ci sono 350 deputati in quello che prima si chiamava Soviet Supremo (Articolo 95), ognuno eletto per un mandato di sette anni (Art. 86). Nelle elezioni del 1993, 1995, 1999 e 2005, metà dei deputati erano eletti con il sistema proporzionale e metà era eletta nei singoli distretti.