Taylor Swift, un’altra “gattara senza figli” al fianco di Kamala Harris

Il suo endorsement era atteso da tempo, la celebre popstar americana lo ha ufficializzato dopo il dibattito Harris-Trump, con un post ironico su Instagram che potrebbe valere molto

di MARCO PILI
11 settembre 2024
Taylor Swift sul palco durante l'ultimo Eras Tour (ANSA)

Taylor Swift sul palco durante l'ultimo Eras Tour (ANSA)

“Con amore e speranza, una gattara senza figli”. Finisce con un tocco di ironia e satira il post che la cantautrice statunitense ha pubblicato sui suoi canali social negli ultimi istanti del primo dibattito Harris-Trump, risultato particolarmente favorevole alla candidata del Partito democratico. E l’endorsement di Taylor Swift, secondo i principali analisti politici, è destinato ad aumentare ancora una volta il crescente fervore che si sta assestando attorno alla figura di Kamala Harris.

Che la cantautrice originaria della Pennsylvania fosse molto più vicina all’elettorato e alle idee del ticket composto, nella carica di vicepresidente, da Tim Walz, era cosa risaputa. Ma in pochi si sarebbero aspettati una dichiarazione così puntuale e contenente numerosi attacchi a Donald Trump e al suo vice J.D. Vance. Fu proprio Vance, nel 2021, a definire Kamala Harris e Alexandria Ocasio-Cortez “un branco di gattare senza figli con vite miserabili” durante un’intervista su Fox News condotta dal giornalista Tucker Carlson, storicamente vicino agli ambienti di estrema destra. Ed è proprio questa una delle frasi che il team di comunicazione della popstar ha scelto per ufficializzare il supporto a Kamala Harris, in quella che la performer ha definito una vera e propria “lotta per la verità, contro la disinformazione”.

I deep fake con l’AI rilanciati da Trump

Poche settimane fa, infatti, la cantante 34enne era stata oggetto di numerosi deep fake, immediatamente rilanciati dai canali social ufficiali di Donald Trump, nei quali il suo volto era stato sovrapposto a quello del celebre Uncle Sam, un’icona negli States. Un evento che potrebbe aver invogliato la cantautrice a prendere una posizione ben più netta di quella già assunta nel corso del 2020 quando, visto il risibile distacco tra Biden e lo stesso Trump, decise di schierarsi per la prima volta nel corso della sua carriera a fianco del partito dell’asinello. Un supporto giudicato dagli analisti fondamentale per spostare migliaia di voti in bilico, in particolar modo negli stati contesi.

La lotta per i diritti: dall’aborto alla comunità Lgbtq+

Come è possibile leggere nel post, però, non sono state unicamente motivazioni personali a spingere la popstar a supportare il duo Harris-Walz. “Sono stata incoraggiata e colpita dalla sua decisione di scegliere come compagno di corsa Tim Walz, che da decenni difende i diritti Lgbtq+, la fecondazione in vitro e i diritti delle donne sul proprio corpo. Ho fatto le mie ricerche e ho fatto la mia scelta. La ricerca è tutta vostra, così come la scelta”, ha scritto su Instagram.

Ma ciò che colpisce è, ancora una volta, la profondità del messaggio lanciato da Taylor Swift ai suoi 283 milioni di follower. Non un invito a fidarsi ciecamente del suo giudizio personale, bensì ad informarsi, a ricercare, ad approfondire. Un consiglio più unico che raro, in particolar modo nel mondo dei social, laddove immediatezza e colpo d’occhio stanno sempre più degradando la soglia di attenzione degli utenti, stimata attorno a pochi secondi.

Un’immagine o uno stile dal carattere iconico come, ad esempio, il trend Brat, avrebbero impattato in modo ben diverso nei milioni di feed interessati dalla notizia. Ma quella di Taylor Swift è più di un endorsement, è una lotta per i diritti e per la verità.

Le fake news e la confusione di Donald Trump

Durante il dibattito, ancora una volta, il candidato dell’elefantino non ha perso l’attimo per rilanciare alcune delle più celebri fake news che, stavolta, i moderatori di ABC News hanno immediatamente corretto. Dagli immigrati che “mangiano cani, gatti e altri animali domestici” alle teorie secondo le quali “i democratici vorrebbero l’aborto fin dopo la nascita”, il dibattito ha fatto emergere un Trump decisamente in difficoltà nei confronti di un’agguerrita Kamala Harris, la quale aveva già avvisato l’opinione pubblica della sua rinnovata predisposizione al confronto: “Da procuratrice ho avuto a che fare con criminali di ogni tipo: predatori sessuali, truffatori e imbroglioni. Conosco che tipo è Donald Trump”, riferendosi ai numerosi processi e alle condanne che pendono sul tycoon.