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Home » HP Blocco Grande » Giovanni Caccamo dà la parola ai giovani: “Un futuro è possibile, aiutatemi a cambiare il mondo”

Giovanni Caccamo dà la parola ai giovani: “Un futuro è possibile, aiutatemi a cambiare il mondo”

Il cantautore presenta a Luce! il suo nuovo progetto per creare un Manifesto per il Cambiamento, da consegnare al presidente della Repubblica e a Papa Francesco: "Le cose non saranno mai più come prima. Stiamo affrontando momenti di terribile crisi, ma proprio per questo dobbiamo scoprire le opportunità che si celano in queste situazioni"

Guido Guidi Guerrera
20 Aprile 2022
Giovanni Caccamo

Giovanni Caccamo

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Gratitudine e cambiamento sono le parole chiave del progetto firmato Giovanni Caccamo. Un invito rivolto a tutti i giovani attratti dalla prospettiva di dare vita a un nuovo corso di idee, per farne proprio manifesto di intenti all’insegna di un neo-rinascimento sociale. Lo scopo è quello di imprimere una svolta epocale determinante e ed è diretto a studenti e lavoratori, senza distinzioni di alcun genere: per partecipare basterà semplicemente rispondere per iscritto alla domanda “Cosa cambieresti della società in cui vivi e come?“. Il punto di vista di ciascuno potrà ispirarsi alle linee guida suggerite oppure essere totalmente originale, e magari per questo rivelarsi anche più interessante. Le ‘parole del cambiamento‘ proposte dal cantautore modicano attengono all’ambito socioculturale e prospettano tematiche quali l’accoglienza, la casa, i conflitti, le disuguaglianze e i principi democratici. Ma riguardano anche l’ambiente, la cura dell’ecosistema e le questioni inerenti alla equa sostenibilità e alla sana alimentazione. Infine non viene affatto trascurato l’aspetto spirituale che comprende i temi dell’amore, dell’arte, della bellezza, della compassione, senza dimenticare quanto sia centrale il nutrimento dell’anima. Per Giovanni si tratta di una sfida entusiasmante: “Una esperienza intensa, una sorta di avventura, iniziata con il mio tour ‘Parola‘ grazie al quale ho elaborato dentro di me nuove forme di consapevolezza che si sono tradotte nell’esigenza irrinunciabile di partire verso un viaggio da compiere tutti insieme. Un abbraccio corale per arrivare a scrivere le pagine di un futuro completamente nuovo da protagonisti della nostra vita”.

Cambiare è dunque la parola d’ordine del giovane cantautore siciliano, famoso per essere stato ‘pupillo’ dell’immenso Franco Battiato. Una urgenza di metamorfosi che rivela i segni precisi di un impegno del musicista sempre in armonia con l’esigenza della costante evoluzione tanto sul piano spirituale che culturale. “Stiamo attraversando momenti di terribile crisi – considera Giovanni -. Ma proprio per questo dobbiamo scoprire quante opportunità possano celarsi proprio in queste situazioni così difficili da affrontare: non a caso l’ideogramma cinese che rappresenta la parola ‘crisi’ racchiude in sé il duplice significato di ‘pericolo’ e ‘possibilità'”.

Il cantautore Giovanni Caccamo, 31 anni, insieme all’attore e regista Michele Placido, 75 (Foto Niko Coniglio)

Giovanni Caccamo è un giovane musicista che attraverso uno stile proprio di intendere l’arte ha lasciato indovinare delicatezza di sentimenti e grande sensibilità tanto nell’interpretare che nel comporre. La sua musica e i suoi testi raffinati sono stati offerti a cantanti come Emma, Malika Ayane, Francesca Michielin e Elodie, che forti di una peculiare espressività vocale ne hanno fatto brani di successo. Adesso è arrivato il momento di ‘Parola‘ , l’album della svolta, di una presa di coscienza nuova, di una acquisita, piena maturità artistica: “Stiamo perdendo la misura, il peso, il valore della parola. Le parole sono pietre, possono trasformarsi in pallottole”.
Parole di pietra pronunciate da Andrea Camilleri che hanno fatalmente ispirato il processo creativo di Caccamo, che ne hanno marchiato a fuoco l’immaginazione, impegnandolo in una gestazione durata quasi tre anni. Così oggi la parola detta diventa parola cantata per prendere nuova, ulteriore forma e tradursi nella promessa del fatto concreto. Idee di mutamento impresse in un manifesto collettivo.

Voci di altissimo livello hanno costellato la realizzazione di questo disco, Willem Dafoe, Patti Smith, Jesse Paris Smith, Liliana Segre, Aleida Guevara, e altre di enorme spessore come quelle di Michele Placido e Beppe Fiorello hanno accompagnato il tour di Caccamo trasformandolo in una esperienza tutte le volte diversa ed unica. Ma è la voce di Camilleri, simile a quella possente degli aedi dell’ellenismo classico, a imporsi, a fare da guida illuminando con la luce di un sapere antico la strada da seguire. Frasi forti e brucianti come una frustata che Giovanni ha raccolto, ha fatte sue e ha imparato a custodire per poterne far dono, con la convinzione che ogni parola ha la possibilità di uscire dal vuoto dell’astrattezza solo con l’impegno di tutti. E allora la sconvolgente crisi di oggi mostrerà sorprendentemente di essere il punto di partenza ideale da cui cominciare a costruire certezze per un domani migliore.

 

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Un post condiviso da Giovanni Caccamo (@giov_caccamo)

Giovanni, perché ‘gratitudine’?

“Ho sempre immaginato la nostra vita come una navicella spaziale di cui siamo i piloti. Davanti a noi abbiamo cento pulsanti: novantacinque di colore verde sono accesi, mentre i cinque rossi sono spenti. Questi rappresentano i problemi che quotidianamente rovinano e inquinano le nostre giornate per mille ragioni e costituiscono la potenziale causa della nostra infelicità. Poi un giorno arriva il punto di rottura, la crisi. Uno dei led si è improvvisamente illuminato. Indica che la nostra libertà è stata messa in discussione, e questo magari a causa di una inattesa pandemia. Siamo turbati dal fatto di aver dato per scontato ciò che non lo era per niente. La verità è che ci accorgiamo delle cose e diamo loro valore solo nel momento in cui le perdiamo. Essere sani, sapersi accontentare dei doni ricevuti, sentirsi felici solo per il semplice motivo di essere vivi, esige la necessità etica di coltivare in noi il sentimento della gratitudine. Solo nell’essere formica trovo pace, solo nel percepirmi come nota di passaggio nel contesto dell’armonia universale alleggerisco anima e mente dai pesanti macigni imposti dalle logiche dell’accumulo, dell’avarizia, dell’egoismo, della corsa a tutti i costi, di un’illusoria impressione di immortalità. Ed è così che mi riapproprio del mio respiro”.

Che cosa significa per lei cambiare?

“Arriva un momento storico in cui il cambiamento è nell’aria e si impone. Ci sono segni premonitori precisi. Lo respiri nell’aria e senti che davvero le cose non saranno mai più come prima. E come al solito ad annunciare le trasformazioni epocali si presentano avvenimenti inattesi che preoccupano e sono spesso ragione di sofferenza, soprattutto perché mettono in forse le nostre sicurezze. Ciò può creare abbattimento, depressione e voglia di mollare. Cedere a questo significherebbe però farsi schiacciare dagli eventi e, accecati dall’angoscia, non essere più in grado di riconoscere le immense potenzialità insite in ogni periodo di cambiamento. Un esempio molto vicino a noi è il Sessantotto che come un vento furioso e fatale fu capace a livello planetario di spazzare via le scorie di un mondo vecchio, asfittico e ingessato dalla paralisi del dopoguerra che sembrava non dovesse finire più. E invece…”.

Per Giovanni Caccamo “arriva un momento storico in cui il cambiamento è nell’aria e si impone. Avvenimenti inattesi sono spesso ragione di sofferenza, soprattutto perché mettono in forse le nostre sicurezze” (Foto di Marco Imperatore)

Come è nato questo progetto?

“In realtà mentre scrivevo ‘Parola’ si faceva strada nella mia mente quello che avrei voluto fosse un programma comune, allo scopo di dare senso compiuto a quel nuovo umanesimo invocato da Camilleri. Il mio desiderio era rispondere all’appello del grande scrittore cercando di coinvolgere il maggior numero di giovani come me. Orientativamente ho pensato che la fascia di età interessata dovesse essere al di sotto dei trentacinque anni, ma questo non significa escludere chi ha qualche anno in più se ha proposte interessanti. Per seguire da vicino questo percorso ho previsto una serie di simposi universitari che hanno recentemente preso inizio dalla IULM di Milano, e passando per diverse città italiane si chiuderanno con l’incontro di giugno all’Università di Venezia. Lo scopo è quello di approfondire il tema del cambiamento e stimolare un dibattito alla presenza di studenti ma anche di semplici interessati sul valore delle parole e delle idee”.

Sarà da solo o durante le sue visite agli atenei verrà affiancato dalla presenza dei docenti?

“Dipende dai casi. È possibile che alcuni incontri offriranno l’opportunità di sviluppare un dialogo con i professori presenti. In ogni caso la mia intenzione principale è quella di privilegiare al massimo il contatto diretto con i ragazzi, all’insegna di una comunicazione pienamente interattiva. Sarà perciò una occasione davvero unica per scambiarci opinioni e riflettere sui fatti inquietanti di oggi oltre che sulle articolate problematiche della nostra epoca, alla ricerca congiunta di risposte qualificate. Solo partendo da questi presupposti saremo pronti ad accettare e vincere le sfide che il futuro prospetta”.

Per partecipare al Progetto Cambiamento di Giovanni Caccamo basta andare sul sito giovannicaccamo.it e inviare una mail a cambiamento@giovannicaccamo.it (Foto di Antos Zarrillo Maietta)

Certi progetti per essere realizzati hanno bisogno di sostegno…

“Ho potuto contare sul supporto di due partner che mi soddisfano dal punto di vista etico, i cui principi coincidono con la mia personale visione del mondo. Quindi la mia scelta è stata molto precisa a partire dalla banca IFIS, istituto di credito disposto a incoraggiare e sostenere le iniziative giovanili mettendo a disposizione i necessari strumenti anche per chi ha risorse iniziali limitate. Pulsee è invece un brand di energia green al cento per cento, già mio sponsor per il disco fatto con Patty Smith ‘Il Cambiamento’. Questi erogatori di energia garantiscono in modo assoluto la provenienza delle fonti rinnovabili, con reale rispetto per l’ambiente. Credere profondamente in questi valori e cercare di metterli in atto è il modo migliore per mostrare corerenza”.

Giovanni, vuole spiegarci bene come fare per iscriversi al ‘Progetto Cambiamento’?

“Chi intende partecipare può consultare i termini del concorso sul mio sito giovannicaccamo.it, i contributi saranno accettati fino al trenta giugno inviandoli alla email cambiamento@giovannicaccamo.it. I testi più significativi saranno raccolti allo scopo di redigere il Manifesto di cui ho parlato, con all’interno le idee di cambiamento delle nuove generazioni. Agli studenti universitari e a tutti i partecipanti ho voluto aggiungere anche alcune eccellenze provenienti dai settori della musica, dello sport, dell’arte e della ricerca. Questo si tradurrà nel Manifesto finale che verrà pubblicato insieme al re-pack del disco “Parola” e  infine consegnato congiuntamente al Presidente della Repubblica e a Papa Francesco”.

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  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
  • Paese che vai inquinamento che trovi. O, se volete, un mal comune che non diventa affatto un mezzo gaudio. Secondo uno studio pubblicato su “The Lancet Planetary Health”, primo autore il professore Yuming Guo, sono infatti a appena 8 milioni le persone che possono dire di respirare aria pulita: lo 0,001% della popolazione mondiale, che vive su una percentuale irrisoria del globo terraqueo, lo 0,18%.

Per i rimanenti 7 miliardi e passa la situazione è grama, se non critica, con la concentrazione annuale di polveri sottili che è costantemente al di sopra della soglia di sicurezza indicata dall’Oms, Organizzazione mondiale della sanità (PM2.5 inferiori a 5 µg/m3), un limite oltre il quale il rischio per la salute diventa considerevole. E come se non bastasse la concentrazione media giornaliera globale è di 32,8 µg/m3, più del doppio della soglia Oms.

Lo studio pubblicato su “Lancet” è il primo al mondo ad aver ricostruito i valori giornalieri di polveri sottili, ovvero smog, su tutto il Pianeta, attraverso un metodo complesso e multifattoriale che ha permesso di ottenere dei valori anche nelle regioni non monitorate, grazie a un mix fatto di osservazioni tradizionali di monitoraggio della qualità dell’aria, rilevatori meteorologici e di inquinamento atmosferico via satellite, metodi statistici e di apprendimento automatico (machine learning).

Dati allarmanti, dunque. Per quanto qualche segnale di miglioramento comincia a intravvedersi, con il totale dei giorni con concentrazioni eccessive che sta diminuendo nel complesso. I dati degli ultimi 20 anni rivelano delle tendenze positive in Europa e Nord America, dove l’inquinamento da PM2.5 è sceso, ma non in Asia meridionale, Australia e Nuova Zelanda, America Latina e Caraibi, dove il trend è invece di crescita. Le concentrazioni più elevate di PM2.5 sono state rilevate nelle regioni dell’Asia orientale (50 µg/m3) e meridionale (37,2 µg/m3), seguite dall’Africa settentrionale (30,1 µg/m3). Poco da gioire, dunque e molto da lavorare.

#lucenews #inquinamento
  • L’arrivo della bella stagione ha il sapore del gelato 🍦

Golosi ma di qualità. È il rapporto degli italiani con il gelato artigianale secondo un’indagine di Glovo. Piattaforma di consegne, e Gusto17, brand gourmet, in vista del Gelato Day del prossimo 24 marzo.

Nel 2022 solo sull’app di Glovo gli italiani hanno ordinato più di 2 milioni di gelati, il 16% in più rispetto al 2021, con una media di 5.500 gelati al giorno, principalmente dalle gelaterie di quartiere, facendo aumentare le vendite del 138% per i piccoli esercenti. In particolare, il picco di ordini si registra alle 21.

Tra i gusti più amati dagli italiani ci sono: crema, pistacchio, nocciola e Nutella. Questa la Top 10 delle città più golose di gelato: Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Firenze, Catania, Bologna, Bari e Verona.

🍨E voi, amanti del gelato, qual è il vostro gusto preferito? 

📸 Credits: @netflixit 

#lucenews #lucelanazione #gelatoday
  • 🗣«Persi undici chili in poco tempo. Per cercare di rialzarmi iniziai un percorso con uno psicologo, ma ho capito presto qual era il motivo per cui ero caduta dentro quel tunnel. E ho iniziato presto a lavorare su di me, da sola.

Nel 2014 avevo ripreso ad allenarmi da pochissimo tempo, quando ho incontrato una donna, Luana Angeletti. Ho scoperto dopo che era la mamma di un amico, ma la cosa importante è quello che lei mi disse quella volta.

Che avevo una struttura fisica adatta a competere nella categoria bikini, nel body-building. Mi è scattato dentro qualcosa, ho iniziato a lavorare perché volevo migliorare e finalmente farmi vedere dagli altri, dopo che per otto anni non ero andata neanche al mare perché mi vergognavo del mio fisico e della mia scoliosi. Grazie a Luana sono passata dal nascondermi allo stare su un palco guardata da tante persone. È stata decisiva.

Imparate a volervi bene, e se non ci riuscite con le vostre forze, non abbiate paura di farvi aiutare e seguire da altri. È importantissimo».

Dai disturbi alimentari al body building, l
Gratitudine e cambiamento sono le parole chiave del progetto firmato Giovanni Caccamo. Un invito rivolto a tutti i giovani attratti dalla prospettiva di dare vita a un nuovo corso di idee, per farne proprio manifesto di intenti all'insegna di un neo-rinascimento sociale. Lo scopo è quello di imprimere una svolta epocale determinante e ed è diretto a studenti e lavoratori, senza distinzioni di alcun genere: per partecipare basterà semplicemente rispondere per iscritto alla domanda “Cosa cambieresti della società in cui vivi e come?". Il punto di vista di ciascuno potrà ispirarsi alle linee guida suggerite oppure essere totalmente originale, e magari per questo rivelarsi anche più interessante. Le 'parole del cambiamento' proposte dal cantautore modicano attengono all'ambito socioculturale e prospettano tematiche quali l'accoglienza, la casa, i conflitti, le disuguaglianze e i principi democratici. Ma riguardano anche l'ambiente, la cura dell'ecosistema e le questioni inerenti alla equa sostenibilità e alla sana alimentazione. Infine non viene affatto trascurato l'aspetto spirituale che comprende i temi dell'amore, dell'arte, della bellezza, della compassione, senza dimenticare quanto sia centrale il nutrimento dell'anima. Per Giovanni si tratta di una sfida entusiasmante: "Una esperienza intensa, una sorta di avventura, iniziata con il mio tour 'Parola' grazie al quale ho elaborato dentro di me nuove forme di consapevolezza che si sono tradotte nell'esigenza irrinunciabile di partire verso un viaggio da compiere tutti insieme. Un abbraccio corale per arrivare a scrivere le pagine di un futuro completamente nuovo da protagonisti della nostra vita". Cambiare è dunque la parola d'ordine del giovane cantautore siciliano, famoso per essere stato 'pupillo' dell'immenso Franco Battiato. Una urgenza di metamorfosi che rivela i segni precisi di un impegno del musicista sempre in armonia con l'esigenza della costante evoluzione tanto sul piano spirituale che culturale. "Stiamo attraversando momenti di terribile crisi - considera Giovanni -. Ma proprio per questo dobbiamo scoprire quante opportunità possano celarsi proprio in queste situazioni così difficili da affrontare: non a caso l'ideogramma cinese che rappresenta la parola 'crisi' racchiude in sé il duplice significato di 'pericolo' e 'possibilità'".
Il cantautore Giovanni Caccamo, 31 anni, insieme all'attore e regista Michele Placido, 75 (Foto Niko Coniglio)
Giovanni Caccamo è un giovane musicista che attraverso uno stile proprio di intendere l'arte ha lasciato indovinare delicatezza di sentimenti e grande sensibilità tanto nell'interpretare che nel comporre. La sua musica e i suoi testi raffinati sono stati offerti a cantanti come Emma, Malika Ayane, Francesca Michielin e Elodie, che forti di una peculiare espressività vocale ne hanno fatto brani di successo. Adesso è arrivato il momento di 'Parola' , l'album della svolta, di una presa di coscienza nuova, di una acquisita, piena maturità artistica: "Stiamo perdendo la misura, il peso, il valore della parola. Le parole sono pietre, possono trasformarsi in pallottole”. Parole di pietra pronunciate da Andrea Camilleri che hanno fatalmente ispirato il processo creativo di Caccamo, che ne hanno marchiato a fuoco l'immaginazione, impegnandolo in una gestazione durata quasi tre anni. Così oggi la parola detta diventa parola cantata per prendere nuova, ulteriore forma e tradursi nella promessa del fatto concreto. Idee di mutamento impresse in un manifesto collettivo. Voci di altissimo livello hanno costellato la realizzazione di questo disco, Willem Dafoe, Patti Smith, Jesse Paris Smith, Liliana Segre, Aleida Guevara, e altre di enorme spessore come quelle di Michele Placido e Beppe Fiorello hanno accompagnato il tour di Caccamo trasformandolo in una esperienza tutte le volte diversa ed unica. Ma è la voce di Camilleri, simile a quella possente degli aedi dell'ellenismo classico, a imporsi, a fare da guida illuminando con la luce di un sapere antico la strada da seguire. Frasi forti e brucianti come una frustata che Giovanni ha raccolto, ha fatte sue e ha imparato a custodire per poterne far dono, con la convinzione che ogni parola ha la possibilità di uscire dal vuoto dell'astrattezza solo con l'impegno di tutti. E allora la sconvolgente crisi di oggi mostrerà sorprendentemente di essere il punto di partenza ideale da cui cominciare a costruire certezze per un domani migliore.
 
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Un post condiviso da Giovanni Caccamo (@giov_caccamo)

Giovanni, perché 'gratitudine'? "Ho sempre immaginato la nostra vita come una navicella spaziale di cui siamo i piloti. Davanti a noi abbiamo cento pulsanti: novantacinque di colore verde sono accesi, mentre i cinque rossi sono spenti. Questi rappresentano i problemi che quotidianamente rovinano e inquinano le nostre giornate per mille ragioni e costituiscono la potenziale causa della nostra infelicità. Poi un giorno arriva il punto di rottura, la crisi. Uno dei led si è improvvisamente illuminato. Indica che la nostra libertà è stata messa in discussione, e questo magari a causa di una inattesa pandemia. Siamo turbati dal fatto di aver dato per scontato ciò che non lo era per niente. La verità è che ci accorgiamo delle cose e diamo loro valore solo nel momento in cui le perdiamo. Essere sani, sapersi accontentare dei doni ricevuti, sentirsi felici solo per il semplice motivo di essere vivi, esige la necessità etica di coltivare in noi il sentimento della gratitudine. Solo nell’essere formica trovo pace, solo nel percepirmi come nota di passaggio nel contesto dell'armonia universale alleggerisco anima e mente dai pesanti macigni imposti dalle logiche dell’accumulo, dell’avarizia, dell’egoismo, della corsa a tutti i costi, di un'illusoria impressione di immortalità. Ed è così che mi riapproprio del mio respiro". Che cosa significa per lei cambiare? "Arriva un momento storico in cui il cambiamento è nell'aria e si impone. Ci sono segni premonitori precisi. Lo respiri nell'aria e senti che davvero le cose non saranno mai più come prima. E come al solito ad annunciare le trasformazioni epocali si presentano avvenimenti inattesi che preoccupano e sono spesso ragione di sofferenza, soprattutto perché mettono in forse le nostre sicurezze. Ciò può creare abbattimento, depressione e voglia di mollare. Cedere a questo significherebbe però farsi schiacciare dagli eventi e, accecati dall'angoscia, non essere più in grado di riconoscere le immense potenzialità insite in ogni periodo di cambiamento. Un esempio molto vicino a noi è il Sessantotto che come un vento furioso e fatale fu capace a livello planetario di spazzare via le scorie di un mondo vecchio, asfittico e ingessato dalla paralisi del dopoguerra che sembrava non dovesse finire più. E invece...".
Per Giovanni Caccamo "arriva un momento storico in cui il cambiamento è nell'aria e si impone. Avvenimenti inattesi sono spesso ragione di sofferenza, soprattutto perché mettono in forse le nostre sicurezze" (Foto di Marco Imperatore)
Come è nato questo progetto? "In realtà mentre scrivevo 'Parola' si faceva strada nella mia mente quello che avrei voluto fosse un programma comune, allo scopo di dare senso compiuto a quel nuovo umanesimo invocato da Camilleri. Il mio desiderio era rispondere all'appello del grande scrittore cercando di coinvolgere il maggior numero di giovani come me. Orientativamente ho pensato che la fascia di età interessata dovesse essere al di sotto dei trentacinque anni, ma questo non significa escludere chi ha qualche anno in più se ha proposte interessanti. Per seguire da vicino questo percorso ho previsto una serie di simposi universitari che hanno recentemente preso inizio dalla IULM di Milano, e passando per diverse città italiane si chiuderanno con l'incontro di giugno all'Università di Venezia. Lo scopo è quello di approfondire il tema del cambiamento e stimolare un dibattito alla presenza di studenti ma anche di semplici interessati sul valore delle parole e delle idee". Sarà da solo o durante le sue visite agli atenei verrà affiancato dalla presenza dei docenti? "Dipende dai casi. È possibile che alcuni incontri offriranno l'opportunità di sviluppare un dialogo con i professori presenti. In ogni caso la mia intenzione principale è quella di privilegiare al massimo il contatto diretto con i ragazzi, all'insegna di una comunicazione pienamente interattiva. Sarà perciò una occasione davvero unica per scambiarci opinioni e riflettere sui fatti inquietanti di oggi oltre che sulle articolate problematiche della nostra epoca, alla ricerca congiunta di risposte qualificate. Solo partendo da questi presupposti saremo pronti ad accettare e vincere le sfide che il futuro prospetta".
Per partecipare al Progetto Cambiamento di Giovanni Caccamo basta andare sul sito giovannicaccamo.it e inviare una mail a cambiamento@giovannicaccamo.it (Foto di Antos Zarrillo Maietta)
Certi progetti per essere realizzati hanno bisogno di sostegno... "Ho potuto contare sul supporto di due partner che mi soddisfano dal punto di vista etico, i cui principi coincidono con la mia personale visione del mondo. Quindi la mia scelta è stata molto precisa a partire dalla banca IFIS, istituto di credito disposto a incoraggiare e sostenere le iniziative giovanili mettendo a disposizione i necessari strumenti anche per chi ha risorse iniziali limitate. Pulsee è invece un brand di energia green al cento per cento, già mio sponsor per il disco fatto con Patty Smith 'Il Cambiamento'. Questi erogatori di energia garantiscono in modo assoluto la provenienza delle fonti rinnovabili, con reale rispetto per l'ambiente. Credere profondamente in questi valori e cercare di metterli in atto è il modo migliore per mostrare corerenza". Giovanni, vuole spiegarci bene come fare per iscriversi al 'Progetto Cambiamento'? "Chi intende partecipare può consultare i termini del concorso sul mio sito giovannicaccamo.it, i contributi saranno accettati fino al trenta giugno inviandoli alla email cambiamento@giovannicaccamo.it. I testi più significativi saranno raccolti allo scopo di redigere il Manifesto di cui ho parlato, con all'interno le idee di cambiamento delle nuove generazioni. Agli studenti universitari e a tutti i partecipanti ho voluto aggiungere anche alcune eccellenze provenienti dai settori della musica, dello sport, dell’arte e della ricerca. Questo si tradurrà nel Manifesto finale che verrà pubblicato insieme al re-pack del disco “Parola” e  infine consegnato congiuntamente al Presidente della Repubblica e a Papa Francesco".
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