Analisi del sangue mestruale per svelare i segreti sulla salute femminile

Varie start up stanno analizzando questo fluido alla ricerca di nuove soluzioni. Ma mancano ancora fondi adeguati, anche per colpa dei pregiudizi

di AMBRA FRANCINI -
1 settembre 2023
sangue mestruale

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Ogni giorno un imponente numero di donne affronta le varie fasi del ciclo mestruale. Nonostante questa realtà sia una costante per circa la metà della popolazione mondiale, si sa ancora sorprendentemente poco sul sangue mestruale, sulle sue specifiche e su ciò che, potenzialmente, potrebbe rivelare sulla salute femminile. Negli ultimi tempi, però, l'interesse per il tema è aumentato esponenzialmente e innovazione e ricerca potrebbero essere la chiave per far luce su tutte queste questioni.

La start-up della dottoressa Naseri

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La dottoressa Sara Naseri, fondatrice della startup Qvin, durante uno speach in occasione della Markers Conference

A guidare un filone di questa rivoluzione c'è la dottoressa Sara Naseri. Unendo la sua profonda competenza medica con una passione imprenditoriale, l'esperta ha dato vita a Qvin, una start-up con base a San Francisco dedicata all'analisi dettagliata del sangue mestruale. La sua convinzione? Che questo fluido, spesso trascurato, potrebbe custodire segreti sulla salute femminile che ancora non abbiamo scoperto. Tuttavia, la strada verso la scoperta è in salita, data la scarsezza di ricerche preesistenti su cui basarsi. Proprio durante i suoi studi di medicina, in effetti, la dottoressa ha potuto constatare che l’unico report pubblicato sulla questione risale al 2012. Nell’articolo dedicato si descrivevano la composizione e la struttura del sangue mestruale e si individuavano 385 proteine specifiche, assenti nel sangue "normale". Il ciclo mestruale è un amalgama complesso di secrezioni vaginali, muco cervicale, cellule endometriali e, naturalmente, sangue. Questa miscela è ulteriormente influenzata dall'endometrio, una membrana che si prepara ogni mese per una potenziale gravidanza. L'espulsione dell'endometrio, quando la gravidanza non si verifica, dà origine al flusso mestruale. "Se il sangue è così fondamentale per la medicina tradizionale - riflette Naseri - perché quello mestruale è stato trascurato?". Il team di Qvin cerca di rispondere a questa domanda e spera di identificare col tempo correlazioni tra questo fluido corporeo e le informazioni ottenute dai prelievi sanguigni classici. Se i risultati preliminari sono incoraggianti, il potenziale è straordinario. La dottoressa, infatti, immagina che il sangue mestruale potrebbe un giorno essere utilizzato per diagnosticare o monitorare condizioni come il diabete o tenere sotto controllo i livelli del colesterolo.
 
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I limiti economici e culturali

Un lavoro simile, tuttavia, richiede una profonda comprensione dell'apparato riproduttivo femminile, un'area che nel tempo ha affrontato notevoli sfide, in primo luogo finanziarie. Nel contesto del Regno Unito, ad esempio, solo una minima frazione dei fondi per la ricerca medica è destinata alla salute femminile, nonostante i significativi problemi che il 31% delle donne nel Paese affronta quotidianamente. "Ottenere finanziamenti per studiare il sangue mestruale è difficile - sostiene la dottoressa Christine Metz, specialista in endometriosi presso gli Istituti Feinstein per la Ricerca Medica di Northwell Health (Long Island) - […] mi viene sempre detto 'dovresti lavorare sul cancro, c’è tanto più denaro' ed è vero. Non c'è proprio denaro disponibile per questo, ma vale la pena combattere sempre per ottenere anche un solo centesimo". Aziende come Qvin stanno portando avanti le ricerche tramite finanziamenti di capitale di rischio, nella convinzione che mostrare il valore dei test sul sangue mestruale come prodotti per i consumatori possa essere la strada più diretta per incentivare il cambiamento. Tuttavia, come sottolineano le esperte, quando si tratta di avvicinare gli investitori, spesso bisogna partire dalle fondamenta, chiarendo gli aspetti più basici legati al ciclo mestruale l'utilizzo di tamponi, assorbenti e coppette mestruali. La resistenza all'indagine sul sangue mestruale non è solo scientifica, ma anche culturale.
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La dottoressa Christine Metz insieme al dottor Peter Gregersen, co-direttore del Rose Studio

Theblood, un'altra innovativa start-up nata a Berlino, ha affrontato numerosi ostacoli nella ricerca di laboratori pronti a esaminare il sangue mestruale. La stessa società ha dovuto "iniziare da zero", come evidenziato dalla co-fondatrice Miriam Santer. Anche Metz ritiene che un certo "fattore di disgusto" influenzi negativamente l'interesse per la ricerca in questo campo. "Quando abbiamo iniziato a raccogliere il sangue mestruale per studiarlo - dichiara - diversi medici che ci hanno detto che non se la sentivano di chiedere un contributo alle loro pazienti. […] Ma quando abbiamo fatto un annuncio sui social media siamo riusciti a inserire ben 6.000 persone nel nostro registro. Ovviamente, sono andate oltre il ‘fattore disgusto'".

Endometriosi e i possibili vantaggi dei test sul sangue mestruale

La dottoressa Metz, in particolare, sta contribuendo in maniera significativa al Rose Studio (Research Outsmarts Endometriosis), che si pone l’obiettivo di analizzare il sangue mestruale per accelerare i tempi di diagnosi dell’endometriosi ed eventualmente migliorare i trattamenti dedicati a questa condizione. Estremamente dolorosa e debilitante, questa patologia comporta che il tessuto endometriale, che normalmente riveste l'interno dell'utero, cresca al di fuori di esso. La diagnosi può protrarsi a lungo nel tempo, fino a 12 anni, e può essere confermata solo chirurgicamente. Le opzioni di trattamento attuali si concentrano spesso sull'uso di ormoni, che possono comportare gravi effetti collaterali. Anche interventi drastici come l'isterectomia non offrono sempre la certezza di eliminare tutte le lesioni endometriosiche. Nonostante sia molto comune e colpisca quasi il 10% delle donne in età fertile, l’endometriosi ha sempre rappresentato un enigma medico e sociale.
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"The truth behind untested products period", ovvero la verità dietro i prodotti per l'igiene mestruale non testati (Facebook/the blood)

Per decenni, moltissime donne hanno sofferto in silenzio e si sono ritrovate a combattere con l’incomprensione o, peggio, con l’indifferenza altrui a causa di una mancanza di consapevolezza e di ricerca scientifica adeguata. Il fatto che una condizione così pervasiva sia stata affrontata in maniera adeguata solo in tempi recenti mette in luce la necessità di una maggiore attenzione e comprensione delle questioni legate alla salute femminile. Ricerche come quella condotta da Metz e dal team che la affianca si rivelano dunque enormemente preziose per questo scopo.

La testimonianza di Ashely Draper

La 36enne Ashley Draper, residente a Washington DC, ha risposto a un annuncio su Instagram di Qvin e ha deciso di prendere parte a uno studio mirato a dimostrare l’importanza dell’analisi del sangue mestruale nell'identificazione precoce del cancro cervicale. Per più di dieci anni, Ashley ha dovuto affrontare controlli semestrali a causa di risultati anormali dai Pap test. La procedura standard per questi test prevede l'uso di uno speculum per accedere alla cervice, da dove vengono prelevati campioni di cellule con uno speculum, senza l'ausilio di antidolorifici. Descrivendo l'esperienza, la Draper afferma: "È un processo piuttosto invasivo. Anche se sei lì in collaborazione con il medico, la procedura ti fa sentire come se fossi solo un oggetto. Sembra un metodo molto datato". Soffermandosi inoltre sui vantaggi, non solo economici ma anche psicologici, della nuova metodologia proposta da Qvin, aggiunge: "Se questo diventasse un prodotto standard, alleggerirebbe la mia ansia e mi darebbe una sensazione di maggiore controllo sui miei test medici". Affiancate da Qvin e Theblood, la Dottoressa Naseri e la Dottoressa Metz, insieme ad altre startup innovative, stanno dunque diventando il simbolo delle speranze di 800 milioni di donne. La loro passione e risolutezza potrebbero indicare l'alba di una nuova era nella comprensione e cura della salute femminile.