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Marciapiedi per ciechi: a Lima speciali segnali a terra indicano i negozi e uffici

Il progetto SightWalks nel comune di Miraflores: un'innovazione rispetto alla classica pavimentazione stradale

di DOMENICO GUARINO -
14 gennaio 2024
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Orientarsi in una città, soprattutto nei luoghi più frequentati e affollati, può essere un problema anche per le persone cosiddette normodotate. Immaginatevi cosa possano provare ciechi o persone ipovedenti. Da qualche anno per fortuna, l’esigenza di una maggiore autonomia delle persone con disabilità visive nei loro spostamenti si va sempre più affermando ed è legislativamente riconosciuta. Tanto che, soprattutto in luoghi nevralgici come le stazioni o gli aeroporti, o contesti  ad alta densità di spostamenti, si stanno diffondendo sistemi di guida tattile costituiti da una pavimentazione in elementi modulari in grado di aiutare i ciechi ad orientarsi nel flusso spesso caotico di persone e cose, o negli attraversamenti viari, altro punto critico della mobilità urbana.

Pavimenti stradali in rilievo a prova di disabilità

Piste costituite da elementi modulari di pavimentazione a rilievo (in gres porcellanato, in conglomerato cementizio o in PVC speciale) per esterni o per interni, o indicazioni puntuali disposte sul pavimento per segnalare la fermata di un autobus, il punto dove è collocato il semaforo acustico, l’ingresso di uffici pubblici, il percorso protetto da seguire e così via.
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Pavimentazione a rilievo o speciali segnali posti sul manto stradale permettono alle persone cieche o ipovedenti di orientarsi e spostarsi in autonomia

Trattandosi di un linguaggio tattile, dotato di sei vocaboli (o codici) e di regole sintattiche, la sua riconoscibilità da parte di ciechi o ipovedenti dipende dalla stretta osservanza delle norme contenute nelle Linee guida per la progettazione di Loges-Vet-Evolution, reperibili nel sito dell’Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi e Ipovedenti (Inmaci). Si tratta dunque di sistemi che creano e definiscono percorsi preferenziali  e diretti in grado di fornire riferimenti spaziali e di mobilità per chi non vede o vede poco. Non siamo però in presenza di elementi che possano ‘illustrare’ il contenuto di una strada, che possano fornire, cioè, elementi in grado di aumentare la conoscenza dello spazio circostante, indicando ad esempio le attività commerciali che si incrociano camminando.

Marciapiedi per ciechi: la novità in Perù

La  novità in questo caso viene da un distretto del Perù: nel comune di Miraflores infatti, grazie al progetto SightWalks  - opera del produttore di cemento peruviano Cemento Sol in collaborazione con l’agenzia Circus Grey - i marciapiedi sono stati ripensati in modo da agevolare queste persone nella ricerca delle attività commerciali. Va detto che, contrariamente a quanto si pensa, proprio i marciapiedi sono uno dei luoghi peggiori per gli ipovedenti, a causa soprattutto dell’inciviltà molto diffusa. Spesso infatti sono un ricettacolo di ostacoli (pensate alle biciclette allucchettate ai pali della segnaletica) o di sporcizia (le deiezioni canine non raccolte) che trasformano quelli che dovrebbero essere contesti assolutamente sicuri in luoghi infidi, in cui stare perennemente in allerta.
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Le speciali lastre sui marciapiedi che indicano la presenza di esercizi pubblici e commerciali

Miraflores è uno dei 43 distretti che fanno parte della provincia di Lima e, con questa scelta, si pone decisamente all’avanguardia sulla strada delle pari opportunità. In futuro il progetto dovrebbe essere adottato da tutti i quartieri della capitale, ma sono in corso contatti anche con  città del mondo. Ma come funziona questa tecnica? Semplice: le lastre dei marciapiedi sono state completamente ridisegnate con segni distintivi per indicare alle persone la tipologia di negozio o ufficio che si trovano ad incrociare. Che si tratti di una una farmacia, un negozio di alimentari, un ristorante, ma anche di una banca o un ospedale, avranno un’apposita segnaletica che sarà in grado di ‘comunicare’ la loro presenza agli utenti. I quali dovranno solo toccare il suolo con il bastone “sentendo” così il numero di segnali presenti sul terreno.