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Alcune baby tartarughe giganti delle Seychelles
È festa all’Orto Botanico di Victoria alle Seychelles, dove per la prima volta in 122 anni di storia, sono nate 17 baby testuggini giganti. E, per l’Italia, c’è da andare orgogliosi, visto che ad applicare loro i nano-microchip necessari per il monitoraggio e il contrasto al traffico illegale, c’era il medico veterinario italiano Camillo Sandri. "Vulnerabili" di estinzione, le baby giganti torneranno a ripopolare l'isola di Curieuse, una delle 115 dell'arcipelago.
![Una testuggine gigante delle Seychelles al Parco Natura Viva](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/03/Testuggine-gigante-delle-Seychelles-al-Parco-Natura-Viva.jpg)
Una testuggine gigante delle Seychelles al Parco Natura Viva
Nate le prime 17 baby tartarughe giganti
Sesta spedizione nell’Arcipelago delle Seychelles, prima azione sul campo dopo il rinnovo dell’accordo internazionale tra il Parco Natura Viva di Bussolengo e il Seychelles Parks and Garden Authority. I ricercatori italiani hanno applicato 17 nano-microchip alle baby tartarughe giganti delle Seychelles, venute alla luce per la prima volta in 122 anni di storia del Botanical Gardens della capitale Victoria. Pesano tra 70 e 100 grammi a soli due mesi di vita, tra qualche anno queste “mini giganti” verranno rilasciate sull’isola di Curieuse per tornare a popolare tutti gli ecosistemi dell’Arcipelago, dove potranno superare i 100 anni di età e i 200 chili di peso.![La pesata di una delle 17 baby tartarughe giganti](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/03/pesata-1-scaled.jpg)
La pesata di una delle 17 baby tartarughe giganti
Una specie a rischio estinzione
“Vulnerabile” di estinzione, si tratta di una specie per la quale l’Italia nutre competenze scientifiche uniche grazie alla gestione di 11 esemplari al Parco Natura Viva e all’attività di ricerca pluriennale con l'Università di Bologna e nell’ultimo anno, anche con l’Università degli Studi di Milano. Una cooperazione, quella tra il know how zoologico italiano e l’ente governativo delle Seychelles, che già nel 2017 aveva portato alla “microchippatura” delle prime piccole testuggini giganti della nursery su Curieuse, con il risultato di azzerare i casi di traffico illegale dall’isola.![Camillo Sandri riposiziona le baby tartarughe giganti dopo la microchippatura](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/03/Camillo-Sandri-riposiziona-le-baby-tartarughe-giganti-dopo-la-microchippatura.jpeg)
Camillo Sandri riposiziona le baby tartarughe giganti dopo la microchippatura
Italia protagonista
“E’ per noi un onore e un privilegio mettere a disposizione strumentazioni e risultati di ricerca conseguiti in molti anni di studio e gestione, realizzati proprio grazie alla collaborazione con gli enti alle Seychelles”, spiega Camillo Sandri, medico veterinario e direttore zoologico del Parco Natura Viva di Bussolengo, rientrato da poco dalle Seychelles insieme alla psicobiologa Caterina Spiezio.![Camillo Sandri e Nathalie Dufresne (responsabile ricerca del Seychelles Parks and Garden Authority) durante la microchippatura](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/03/Camillo-Sandri-e-Nathalie-Dufresne-responsabile-ricerca-del-Seychelles-Parks-and-Garden-Authority-durante-la-microchippatura-2-scaled.jpg)
Camillo Sandri e Nathalie Dufresne (responsabile ricerca del Seychelles Parks and Garden Authority) durante la microchippatura
L’insidia della siccità e del commercio illegale
Ma un’altra insidia si aggiunge ad una situazione già fragile: la siccità globale di quest’anno lascia temere per la schiusa delle testuggini, minacciata da una stagione delle piogge molto “secca” con interi giorni senza scrosci. Il che espone le uova al rischio che non mantengano il giusto grado di umidità per rimanere vitali. “La lotta al commercio illegale per questa specie – aggiunge Camillo Sandri - con la dotazione dei primi nano-microchip nel 2017 ai quali si aggiungono i cinquemila consegnati lo scorso anno insieme a una bilancia in grado di pesare fino a 300 chili e una destinata alle neonate, purtroppo non basta. Perché quest’anno eravamo lì in quella che sarebbe dovuta essere una piena stagione delle piogge. E abbiamo dovuto fare i conti con gli effetti che può provocare il cambiamento del clima”.![Camillo Sandri durante la pesata di monitoraggio di una giovane tartaruga gigante](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/03/Camillo-Sandri-durante-la-pesata-di-monitoraggio-di-una-giovane-tartaruga-gigante-2-scaled.jpg)
Camillo Sandri durante la pesata di monitoraggio di una giovane tartaruga gigante