Pentita di una scena di nudo. La confessione arriva da Amanda Seyfried, l'attrice, cantante e modella statunitense lanciata dal film cult "Mean Girls" del 2004. Da allora non si è più fermata: nel 2020 ha ricevuto il plauso della critica per la sua interpretazione dell'attrice Marion Davies nel film biografico "Mank", per la quale si è aggiudicata la sua prima candidatura al Golden Globe, al Critics' Choice Award e al Premio Oscar nella sezione migliore attrice non protagonista. Nel 2022 ha interpretato Elisabeth Holmes nella miniserie televisiva "The Dropout" per la quale ha ricevuto una candidatura al Premio Emmy come migliore attrice in una miniserie o film tv. Insomma, una carriera in ascesa.
scene di nudo quando era agli esordi della carriera, poco più che adolescente. "Avevo 19 anni e andavo in giro senza mutande, ma che scherziamo?!" dice alla rivista. E aggiunge: "Oh, lo so perché ho acconsentito: avevo 19 anni e non volevo turbare nessuno e volevo tenere il mio lavoro. Ecco perché".
Alla rivista Porter ha anche detto di essere stata fortunata perché è "uscita abbastanza illesa” dall'era antecedente al movimento #MeToo. Ma ricordando delle scene di nudo a lei richieste quando era una teenager, pone l'attenzione anche su un'altra nuova figura, appena entrata nel mondo del cinema e, secondo lei, fondamentale per evitare che le giovani attrici affrontino ciò che lei ha affrontato ragazzina: quella del coordinatore di intimità. "Avrei voluto essere un'attrice adolescente oggi, in un'era in cui i coordinatori di intimità sono un requisito e gli attori hanno molta più libertà di parlare e dire la loro opinione" ha detto l'attrice. Sul tema del coordinatore di intimità, nell'ultimo periodo, sono stati molti attori a esprimere la propria opinione. Questa figura, inserita a Hollywood per evitare scandali sui set, non sarebbe molto apprezzata dagli attori uomini. Tra tutti, Sean Bean di "Game of Thrones" si è opposto al suo uso rivelando che, secondo lui, il coordinatore di intimità toglierebbe spontaneità alle scene. Per le donne, invece, questa figura sarebbe fondamentale e la stessa Seyfried ha dichiarato che, se la avesse avuta nella sua adolescenza, quando era costretta a girare senza slip e senza guida le scene di sesso, avrebbe vissuto tutto con molta più serenità.
E oggi, a 36 anni, l'attrice svela un particolare degli esordi: al magazine "Porter" ha confessato di essere pentita di aver girato