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Angelina Mango vince Sanremo 2024, la giovane rondine vola più in alto dei giganti

Dopo 10 anni dalla vittoria di Arisa con “Controvento” a trionfare all’Ariston è finalmente una donna

di BARBARA BERTI -
11 febbraio 2024

Angelina Mango vince Sanremo 2024: erano dieci anni che sul gradino più alto non c’era una donna. "Grazie grazie grazie” dice in lacrime la ventiduenne mentre riceve il premio.

Il 74esimo Festival della musica italiana finalmente parla al femminile grazie a “La noia” della figlia del grande Pino Mango. Lei, immensa, nonostante sia la più giovane in gara ‘rompe’ così il dominio maschile che ha caratterizzato il quinquennato Amadeus.

Dieci anni dall’ultima donna vincitrice a Sanremo

Angelina Mango vince il 74° Festival di Sanremo
Angelina Mango vince il 74° Festival di Sanremo

Per trovare una artista in cima alla classifica generale di Sanremo, infatti, bisogna tornare indietro di un decennio. Era il 2014 quando Arisa sbaragliò la concorrenza con “Controvento”, inno all’amore vero. “È una promessa: io sarò sempre al tuo fianco, qualunque cosa accada. Noi vogliamo cambiare la vita delle persone che amiamo, invece dobbiamo accettarle per quel che sono e condividere il loro percorso, facendo sentire tutto il nostro amore. Quando ho imparato ad accettarli e a stare vicina a loro senza pretendere nulla, ho recuperato il rapporto con i genitori” disse all’epoca Rosalba Pippa.

Angelina Mango riscatta il padre con “La noia”

Angelina Mango nell'ultima esibizione all'Ariston
Angelina Mango nell'ultima esibizione all'Ariston

La giovane vincitrice, 22 anni originaria di Matera, debuttante a Sanremo ma padrona del palco, la figlia d’arte, incanta con “La noia”, tra standing ovation e cori da stadio. Cresciuta sul palco sanremese grazie ai genitori, poi trionfatrice ad Amici, esplosa con il tormentone “Voglia di vivere”, Angelina Mango era tra le super favorite. E il pronostico è (finalmente) rispettato. D'altronde la sua ‘cumbia di noia’ non ha niente a che vedere con la noia di Alberto Moravia e del suo Dino, incapace di stabilire un vero contatto con le cose perché non riusciva a ‘passare attraverso’ la vita.

In salsa Mango è un’insalata di antitesi, la storia di esseri umani che accumulano estasi, tragedie nere e spazi vuoti, noiosi sì ma anche utili per prepararsi al domani. “La noia è tempo e ne rivendico il valore. È tempo che potenzialmente abbiamo a disposizione per noi stessi, in cui possiamo fare cose che piacciono, scoprire cose nuove” le parole della 22enne che ha scritto il testo con Madame e Dardust, due dei più grandi nel panorama cantautoriale attuale.

Angelina mango vince il premio per la miglior composizione musicale
Angelina mango vince il premio per la miglior composizione musicale

Alla sua ‘noia’ va, inoltre, il premio della sala stampa Lucio Dalla, il prestigioso riconoscimento assegnato dai giornalisti (radio, tv e web), accreditati alla sala stampa del Palafiori di Sanremo, e il premio Bigazzi per la miglio composizione musicale consegnato dal direttore d’orchestra del Teatro Ariston. “Mi sento così piccola tra i giganti  – dice – e provo emozioni così grandi”. 

Il dopo Sanremo

La cantautrice rivelazione della nuova scena musicale, dopo il successo dello scorso tour autunnale nei club completamente sold out – il primo tour di un’artista italiana a diventare una serie su TikTok – è pronta a tornare live con “Angelina Mango nei club 2024”, prodotto e organizzato da Live Nation. La vincitrice del festival è attesa a Roma (Atlantico, 11 ottobre), Napoli (Casa della Musica, 14 ottobre), Molfetta (Eremo Club, 16 ottobre), Nonantola (Vox Club, 19 ottobre), Firenze (Tuscany Hall, 21 ottobre), Padova (Gran Teatro Geox, 22 ottobre) e a Venaria Reale (Teatro Concordia, 24 ottobre).

Le donne in gara 

-74mo Festival della Canzone Italiana - Quinta ed Ultima Serata Teatro Ariston - Sanremo (IM) 10-02-2024
-74mo Festival della Canzone Italiana - Quinta ed Ultima Serata Teatro Ariston - Sanremo (IM) 10-02-2024

Le altre ‘quote rosa’ Annalisa, altra favorita della vigilia, chiude la sua avventura sanremese ricevendo la standing ovation dell'Ariston. La Scarrone torna a casa, comunque, con una piccola grande vittoria: è la donna con il più alto debutto in classifica su Spotify mondo con ‘Sinceramente’, brano che parla di una donna che rivendica il suo diritto di essere libera.

Loredana Bertè che, senza tanti giri di parole, aveva detto di essere lì per vincere nel nome della sorella Mimì (e per volare all’Eurovision) si deve accontentare del premio della critica, intitolato proprio a Mia Martini.

Loredana Berté
Loredana Berté

Capelli turchini e minigonne come da suo look iconico, la rocker 73enne con "Pazza” infiamma la platea raccontando un pezzo della sua vita: “Prima ti dicono sei pazza e poi, poi, ti fanno santa” canta, parlando di un amore potente per se stessa, arrivato dopo troppi “Mi odio”. Dopo la dodicesima volta sul palco, quindi, all’idolo di intere generazioni non resta che dedicare il brano “a tutti quelli che sono folli, perché follia per me fa rima con libertà”.

Fiorella Mannoia
Fiorella Mannoia

Altra veterana del festival: Fiorella Mannoia e la sua "Mariposa”. Il brano-manifesto che sottolinea l’orgoglio di essere donne senza cadere nel vittimismo, non entra nella cinquina finale. Peccato, perché la cantautrice romana porta l’impegno sociale e la lotta per i diritti delle donne tanto che la canzone cita Una nessuna centomila, l'evento e la Fondazione - di cui Mannoia è presidente - per la raccolta di fondi per i centri antiviolenza.

Diritti e rivendicazioni femminili anche per BigMama, all’anagrafe Marianna Mammone. La rapper avellinese, alla sua prima volta a Sanremo, canta "La rabbia non ti basta”. “Dedico il pezzo alla Marianna bambina e adolescente” le parole dell’artista che fin da piccola è stata vittima di bullismo dovuto al suo aspetto fisico e al suo peso corporeo. La sua confessione pungente e profonda non arriva neppure sul podio.

BigMama
BigMama

Ma dall’Ariston, BigMama di messaggi importanti ne ha mandati tanti “per essere la voce di chi non ha voce”. E, infatti, nel brano emerge chiaramente un concetto universale: “Parlo a chi è effeminato, basso, proviene da brutti quartieri o da un contesto sociale povero: è un brano per tutti, non parlo solo di corpo ma di quello che ci è successo. Devi essere il primo a credere in quello che vuoi” la spiegazione della rapper a cui nel 2020 è stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin, malattia da cui è guarita dopo un ciclo di chemio.