AstroDis lancia "Coming out", il singolo per viversela in libertà

L'autore della canzone è il primo "Rapper Attivista" d'Italia, attualmente impegnato anche per la giustizia climatica

di EDOARDO MARTINI -
11 giugno 2023
"Coming out" è il nuovo singolo di AstroDis

"Coming out" è il nuovo singolo di AstroDis

Coming out. Quante volte abbiamo sentito queste due parole? Da oggi - o meglio, dal 16 giugno quando sarà online - non serviranno più soltanto per dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere, ma rappresentano anche il titolo di una canzone. L’autore del brano è AstroDis, primo "Rapper Attivista" d'Italia, che sta iniziando a far parlare di sé grazie alla sua intraprendenza nell'utilizzare la musica come un mezzo per sensibilizzare su importanti tematiche sociali.
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AstroDis, il primo "Rapper Attivista" d'Italia

Coming out, il nuovo singolo a tema LGBT+

"Coming Out" è un brano socialmente attivo a tema Lgbt+ composto in collaborazione con Luca Sala, songwriter che si è affermato nel contesto musicale italiano grazie alla vittoria di Emma Marrone, nel 20121, del Festival di Sanremo con "Non è l’inferno", scritta da lui. Il testo del singolo in uscita il 16 giugno da un lato denuncia l'assurda omofobia dei nostri giorni, ispirandosi a una celebre frase di John Lennon: "Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l'amore, mentre la violenza e l'odio si diffondono alla luce del sole". Dall'altra invita i litiganti a smettere di dare importanza all'argomento, paragonando i gusti sessuali a quelli di qualunque altra cosa e che quindi non dovrebbero destare scalpore, vergogna o rabbia ma solamente indifferenza se diversi dai propri.

Il cantante parla del suo progetto chiamandolo "Musica per Cambiare", perché il suo obiettivo è comunicare che c'è del marcio attorno a noi, che difficile significa possibile e che sotto ogni disastro si nasconde un Astro.

 E chi ce ne poteva parlare meglio se non il diretto interessato che ha deciso di raccontarsi a Luce!

AstroDis, lei è stato nominato primo rapper attivista d’Italia. Va fiero di questo primato?

"Sono molto orgoglioso di essere riconosciuto come tale! Rapper Attivista è un appellativo che mi è stato assegnato la prima volta durante una serata, il presentatore per annunciarmi mi aveva definito così visto che sarei stato l’unico ospite che, oltre a rappare, avrebbe parlato e sensibilizzato su certi argomenti".

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Il matrimonio Queer celebrato nel trailer di "Coming Out"

Com’è nata l’idea del singolo "Coming out"?

"L’idea di 'Coming Out' è nata circa un anno e mezzo fa perché sentivo il bisogno di ampliare le mie battaglie. Mi son sempre battuto per la giustizia climatica ma reputo che anche la giustizia sociale debba progredire. Questo deve essere un mondo migliore per tutti.

Ho pensato fosse giusto partire dalla lotta Lgbt+ visto che tutti i problemi causati per l’omotransfobia sono evitabili (infatti la prima frase della canzone che ho scritto è stata: 'Con tutto quel che accade, col mondo a puttane, Ehi! Ma davvero dai peso a cosa mi piace?')".

È stato complicato scrivere questa canzone, per certi versi leggera all'ascolto, ma che tratta una tematica sociale difficile?

"Abbastanza, ho trovato qualche difficoltà a scriverla perché è stata la prima volta che ho provato a 'fare informazione' dando maggior priorità alle emozioni che ai fatti. Fino ad allora avevo sempre trattato le tematiche sociali in maniera nuda e cruda mentre questa volta il mio obiettivo è stato parlare dell’argomento senza far pesare la gravità della situazione!".

Nel testo troviamo questa frase: "Son libero di esprimere la mia sessualità!". Spera che possa diventare uno slogan per il futuro?

"Si spero molto che possa diventarlo. Anche se penso che il concetto di questa frase venga già usato in qualche slogan ma con parole diverse".

Ha un messaggio da mandare a chi ancora non 'si sente libero di esprimere la sua unicità'?

"A chi non si sente libero di essere se stesso vorrei dire: 'Impara a vivere felice da solo e fregatene degli altri!'. Spesso ci si annulla per il timore di cosa possano pensare gli altri, perché si ha paura a sentirsi esclusi e giudicati.

La vera domanda che bisognerebbe porsi secondo me è questa: 'È più importante cosa pensa di me qualche persona oppure la mia felicità? Sono più importante io per me oppure quello che pensa tizio e caio?'

Se poi il non sentirsi liberi è dato da un contesto pericoloso di omofobia allora qui il discorso è un po' più complicato, non mi sento di dare un consiglio perché dipende dalle circostanze".

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Alcuni dei cartelloni mostrati durante il matrimonio Queer presente nel trailer della canzone

Nel trailer del video si vede un matrimonio queer. Questa scelta è dettata dal fatto che giugno è il mese del Pride o c’è qualcosa di più?

"Abbiamo scelto di inserire nel video un matrimonio queer per trasmettere al meglio il messaggio che non c’è nulla di male ad espandere i diritti degli etero a tutti! Purtroppo in Italia i matrimoni egualitari sono ancora un sogno, le cose devono cambiare!

Riguardo il Pride abbiamo scelto di inserire nel video anche le tipiche manifestazioni di giugno per rappresentarlo al meglio".

Cosa sogna per il futuro?

"Il mio obiettivo sarà arrivare a più persone possibili, vorrei che le mie canzoni diventassero l’inno delle associazioni e degli attivisti che giornalmente si battono per il bene di tutti. Vorrei ispirare e motivare tutti quegli 'eroi' che desiderano qualcosa di più. Farò quindi del mio meglio per fare in modo che accada!"