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BigMama a Los Angeles: “Canto ciò che la gente ha bisogno di sentire”

La rapper di Avellino cresce musicalmente senza rinunciare ai messaggi sociali che l’hanno contraddistinta fin da subito. Sarà protagonista in California per Arezzowave in Los Angeles, insieme ai Piqued Jacks, Frida Bollani Magoni e al producer Fudasca

di GIOVANNI BALLERINI -
15 marzo 2024

Arezzowave in Los Angeles, ma che bella idea. Domenica 17 e lunedì 18 marzo la Fondazione ArezzoWave Italia porterà l'energia musicale italiana di 4 artisti emergenti, ma di qualità nella metropoli del sud della California in occasione del prestigioso MuseXpo di Burbank. Il primo giorno si esibiranno i Piqued Jacks che rappresentavano nel 2023 San Marino all’Eurovision e che hanno vinto Arezzo Wave nel 2016. Il 18 vedrà invece protagonisti la talentuosa pianista toscana Frida Bollani Magoni, figlia di Stefano Bollani e Petra Magoni, il producer Fudasca e la rapper BigMama che il grande pubblico ha scoperto all’ultimo Festival di Sanremo con il ritmato e deflagrante brano “La rabbia non ti basta” contro il bullismo.

L’artista avellinese, all’anagrafe Marianna Mammone, per i suoi testi e le sua intense performance è diventata il fulgido simbolo del body positive made in Italy, torna in America dopo pochi giorni, visto che il 22 febbraio 2024 è intervenuta nell’aula dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York per parlare di bullismo, body shaming e ogni tipo di violenza e discriminazione a una platea internazionale di 2.000 ragazzi tra i 16 e i 17 anni, che affollavano il Palazzo di Vetro.

-74mo Festival della Canzone Italiana - Quinta ed Ultima Serata Teatro Ariston - Sanremo (IM) 10-02-2024
-74mo Festival della Canzone Italiana - Quinta ed Ultima Serata Teatro Ariston - Sanremo (IM) 10-02-2024

L’intervista 

Marianna, se l’aspettava tutto questo successo? “Ho lavorato molto per cercare di averlo. Quello che non si vede e che viene effettuato nel backstage, è più di un anno di lavoro per realizzare un album come si deve, per crescere a livello canoro e di prestazione. Io tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo vuoto per evitare delusioni e penso che ho ancora tantissima strada da fare, però sono convinta di essere arrivata a un ottimo punto di partenza”.

Che per ben due volte la porta in America in poco tempo? “Non ci ero mai stata, ma è sempre stato un grandissimo sogno poterla visitare. Alla fine siamo tutti, anche senza volerlo, fanatici dell’America, perché la vediamo ovunque, nei film, nei video giochi e nei social. Anche io ho un po’ di american dream e quest’anno fare doppietta, fra l’altro in due città che volevo assolutamente visitare, è una gioia”.

Stavolta lo fa grazie ad Arezzo Wave, che è sempre stata attenta e ha promosso i migliori artisti emergenti. “Mi fa piacere essere entrata nel novero e sono molto grata a chi mi ha dato fiducia. In questo concerto porterò alcuni brani del nuovo album “Sangue”, che è uscito l’8 marzo. Sarò sempre me stessa, anche in America”.

>ANSA-FOCUS/ BigMaga all'Onu contro body shaming e bullismo
>ANSA-FOCUS/ BigMaga all'Onu contro body shaming e bullismo

Come testimonia lo speech all’Onu, lei l’inglese lo parla fluentemente … “Anche se non l’ho studiato a scuola, dove ho fatto tedesco come lingua straniera. Mi piace informarmi, viaggiare e poter parlare con la gente per cui è stato logico darmi da fare con l’inglese che ho imparato tramite i social, le letture, le canzoni”.

La musica come l’ha invece imparata? “Anche quella in maniera autodidatta. Vengo da una famiglia che apprezza la musica, ma non ha ascolti particolari. Così mi sono data da fare da sola e già molto piccola, a 6 o 7 anni, scrivevo canzoni per i miei fratellini e le registravo col cellulare di mia madre. Creare qualcosa è sempre stata una cosa che ho amato fare e sono partita dai testi, poi, sempre da sola, mi sono approcciata alla musica”.

Con ottimi risultati? “Si, ma la mia famiglia mi ha insegnato a puntare ad altro. E ora mi manca un esame a laurearmi in urbanistica al Politecnico di Milano, una mix fra architettura e ingegneria. Ho insomma un piano B, uno C e uno D e la cosa mi rende più tranquilla nella vita, ma mi sarebbe piaciuto curare un po’ più professionalmente la parte musicale".

E’ una donna di 24 anni davvero poliedrica? “Mi piace essere preparata. Quando parlo con le persone voglio che capiscano che so quello che dico. Ovviamente non c’è niente che cade dal cielo e ho lavorato tanto in vita mia per avere risultati”.

Bigmama il suo primo album Sangue
Bigmama il suo primo album Sangue

L’impegno sociale nelle canzoni

Anche a questo album sanguigno ha lavorato bene. Ci ha messo tutto, dal bullismo al femminismo, dal catcalling alla fratellanza, alla malattia … “E’ un po’ un libro della mia vita e ogni pezzo rappresenta un capitolo preciso di vissuto. Ho parlato delle cose che ritengo le più importanti da esprimere, delle tematiche che nella vita ho incontrato. Mi sono resa conto che molte persone avevano bisogno delle parole che ho detto e questo mi prova che il messaggio è arrivato. Ci sono cose che racconto in maniera scherzosa, altre con rabbia: è un disco molto reale. Non mi perdo certo in fronzoli, mi piace scrivere perché amo sfogarmi”.

Alcune canzoni le ha scritte con la sua fidanzata Lodovica Lazzerini? “Per ora insieme abbiamo fatto solo «La rabbia non ti basta», che ho portato a Sanremo. Ma, nella scrittura in generale mi ha aiutato tantissimo nelle melodie. Lei è un’autrice, ha una bella esperienza musicale e mi aiuta a raddrizzare le mie di melodie, che di solito sono più dirette, visto che vengo proprio dal rap. Lavoriamo proprio bene insieme perché, a differenza di molti autori che pretendono di avere l’ultima parola rispetto all’artista, con lei si crea un vero dibattito e alla fine troviamo un compromesso, come facciamo anche nella vita di tutti i giorni”.