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La ballerina sorda Carmen Diodato
Si può fare di una difficoltà una propria peculiarità? La risposta è sì e la dà Carmen Diodato, calabrese di Belvedere Marittimo in provincia di Cosenza, sorda dalla nascita. I medici le diagnosticarono all'età di due anni la "sordità grave bilaterale", ma lei non si è mai arresa ed è entrata a far parte del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo.
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La ballerina durante un'esibizione al Teatro Massimo di Palermo
"Avrei danzato ad ogni costo": tutta la determinazione della ragazza
Come lei raccontò tempo fa al giornale "La Sicilia": "Sono nata sorda pare per trasmissione ereditaria, ma sino a quando avevo due anni nessuno l’aveva mai diagnosticato. Il fatto che io non parlassi veniva ricondotto alla mia timidezza. Poi un giorno, a mia mamma è caduto per terra un oggetto voluminoso, c’è stato un gran baccano, tutti sono saltati in aria, mentre io neanche me ne sono accorta. È stato in quel momento che si è intuito ci fosse dell’altro". Dopo gli esami il referto fu chiaro, Carmen soffre di una ipoacusia grave bilaterale e per questo i genitori la portarono subito da una logopedista per insegnarle a parlare. "Non esistono i sordomuti, contrariamente a quanto si pensi - continua la ragazza - esistono i non udenti che non sentendo alcun suono, non riescono ad esprimerlo. In questi casi occorre insegnare il suono della parola e come emetterlo. Questo è quello che hanno fatto con me sin da quando avevo due anni. E infatti io oggi parlo". Ma ancor prima di parlare Carmen scoprì la musica: "Non sentivo la musica ma percepivo le vibrazioni sul pavimento in parquet e le onde sonore emesse dalle casse. Ero stregata da quell’armonia, come ipnotizzata e allora seguivo gli insegnamenti della mia maestra di ballo e danzavo". La prima audizione arriva a 12 anni alla scuola di danza del Teatro San Carlo di Napoli. Questo momento speciale coincide con i ricordi di tutti i sacrifici fatti dalla ragazza: "Quanti sacrifici ho fatto in quegli anni, ogni mattina mi alzavo fra le 4 e mezza e le cinque per studiare, alle otto andavo a scuola, mio padre mi veniva a prendere all’uscita per portarmi al San Carlo e riprendermi poi quasi a ora cena. Sono stati anni duri ma molto formativi, perché lì ho deciso che avrei danzato a ogni costo".![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/12/carmendiodatoballerinasordaitaliasgottalent1.jpg.webp)
L'esibizione di Carmen a Italia's Got Talent del 28 gennaio