Un’eroina protofemminista di fine Ottocento, ovvero la prima donna italiana a essere iscritta all’Ordine degli avvocati. E’ il nuovo ruolo di Matilda De Angelis (27 anni), l’attrice bolognese che è la protagonista di “La legge di Lidia Poët”, la nuova serie Netflix disponibile dal 15 febbraio. La serie, in sei episodi, è diretta da Matteo Rovere e Letizia Lamartire e scritta da Guido Iuculano, Davide Orsini, Elisa Dondi, Daniela Gambaro e Paolo Piccirillo. Nel cast, oltre alla De Angelis, ci sono Eduardo Scarpetta nei panni del giornalista Jacopo Barberis mentre Pier Luigi Pasino è Enrico Poët, fratello di Lidia, Sara Lazzaro e Sinéad Thornhill sono rispettivamente Teresa Barberis, moglie di Enrico, e Marianna Poët, la loro figlia. Dario Aita è Andrea Caracciolo.
Un po’ Sherlock Holmes e un po’ Perry Mason, la serie è un giallo storico che racconta una vera pioniera della Torino di fine Ottocento. La storia parte dalla sentenza della Corte d’Appello di Torino che dichiara illegittima l’iscrizione di Lidia Poët all’albo degli avvocati, impedendole così di esercitare la professione solo perché donna. Senza un quattrino ma piena di orgoglio, Lidia trova un lavoro presso lo studio legale del fratello Enrico, mentre prepara il ricorso per ribaltare le conclusioni della Corte. Attraverso uno sguardo che va oltre il suo tempo, Lidia assiste gli indagati ricercando la verità dietro le apparenze e i pregiudizi. La sua stella polare sono l’indipendenza e l’emancipazione, per cui lotterà tutta la vita e che la portano a diffidare totalmente dell’amore e del matrimonio. Almeno finché non conosce l’affascinante Jacopo Barberis, un misterioso giornalista che le passa informazioni e la guida nei mondi nascosti di una Torino magniloquente.Visualizza questo post su Instagram