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Tenetevi le vocali, ridateci i diritti". È il grido di
Ambra Angiolini dal palco del
Concertone del Primo Maggio a Roma. La conduttrice e attrice a metà pomeriggio, sotto la pioggia battente, parla della
condizione lavorativa delle donne e della parità di genere che manca. L’hashtag del concerto è proprio
#ildirittochemimanca, in tendenza su Twitter per l'intero evento. L’appuntamento musicale di Roma vede
oltre 50 artisti per una vera e propria maratona musicale promossa da Cgil, Cils e Uil, con la conduzione di
Ambra Angiolini e Francesco Biggio.
Studenti e lavoratori in flash mob davanti al ministero dell'Istruzione per ricordare i ragazzi morti in alternanza scuola-lavoro
La diretta su RaiTre inizia nel ricordo di
Giovanni Parelli, il giovane che ha perso la vita a 18 anni nel suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro. Il ragazzo era al
quarto anno di studi in meccanica industriale al Centro di formazione professionale dell'Istituto salesiano Bearzi di Udine. “
La sicurezza non ha un colore e una bandiera, è di tutti, è una responsabilità collettiva di ognuno di noi. Se Lorenzo fosse qui ci direbbe che la vita è la cosa più sacra che abbiamo e dobbiamo onorarla al meglio” dicono i genitori dal palco
. E Ambra legge l’articolo 4 della Costituzione. In piazza San Giovanni in Laterano (e dintorni) una folla di oltre 300mila persone in un colorato tappeto d’ombrelli. Tra musica e
messaggi sociali, la festa va avanti nonostante la pioggia.
L'attrice romana 46enne al sesto anno di conduzione del concerto in Piazza San Giovanni (Instagram)
Il discorso sulla parità: "Armi di distrazione di massa"
Ambra Angiolini dal palco del
concerto del Primo Maggio a Roma punta il dito contro le disparità di genere. “Avvocata, ingegnera, architetta. Tutte queste
vocali in fondo alle parole sono, saranno
armi di distrazione di massa?” si chiede con una vena ironica la conduttrice. Poi l’affondo: “Ci fanno perdere di vista i fatti e i fatti sono che una donna su cinque non lavora dopo un figlio, che guadagna
un quinto in meno di un uomo che copre la stessa posizione". E sottolinea: "Non lo diceva già la
Costituzione nel 1949 che la donna doveva avere gli stessi diritti dell'uomo nell'articolo 36?”.
L'ex Ragazza di "Non è la Rai" incalza: "Voglio proporre uno scambio: riprendetevi le vocali in fondo alle parole, ma ridateci
il 20% di retribuzione". La conduttrice tuona ancora: "Pagate e mettete le donne in condizione di lavorare.
Uguale significare essere uguale, e finisce con la e". Quindi: “Come dice mia madre torniamo alla
ciccia, ma non quella che vedete sulle
nostre cosce”, dice ancora la conduttrice.
La Ministra Locatelli: inclusione lavorativa e dignità
Biggio-Angiolini, la coppia di conduttori del concerto del Primo Maggio a Roma (Instagram)
Se in piazza San Giovanni si celebra il Primo Maggio con la musica, a
Palazzo Chigi si svolge il Consiglio dei Ministri. La riunione dell'esecutivo vara un
nuovo decreto lavoro. "Nel Consiglio dei ministri è stato approvato il primo decreto attuativo della Legge 22 dicembre 2021, numero 227, 'Delega al governo in materia di disabilità', emanata nella scorsa legislatura grazie al lavoro del Ministro Erika Stefani" spiega in una nota il ministro per le Disabilità
Alessandra Locatelli. "Si tratta di un segnale importante che ho voluto fosse dato oggi, in questa importante ricorrenza, per ricordare che il
diritto al lavoro è per tutti" dice la ministra. "Per poter irrobustire le nostre comunità e il nostro Paese dobbiamo cambiare prospettiva iniziando a vedere in
ogni persona talenti e competenze sulle quali è possibile investire, sia nel settore pubblico che nel mondo privato" continua nella nota la politica. "Il percorso è iniziato già da tempo, a partire dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità ma la strada da fare è ancora tanta" ricorda Locatelli. E continua: "Con il decreto attuativo che riguarda la riqualificazione dei servizi pubblici per l'inclusione e l'accessibilità intendiamo
garantire a tutti i cittadini, sulla base dell'uguaglianza con gli altri, l'accessibilità universale ai servizi forniti dalle Pubbliche amministrazioni e soprattutto garantire ai
lavoratori con disabilità la possibilità di svolgere il loro lavoro in autonomia con la piena fruibilità degli spazi fisici e delle tecnologie alle postazioni di lavoro".